L'intento della mostra e' scandagliare il mondo della prostituzione attraverso l'interpretazione di 6 artisti, di cui 4 giovani frequentatori dell'Accademia di Belle Arti di Brera.
A Milano riapre una casa chiusa...
Alle ore 12 di sabato 12 maggio 2007 si svolgerà il vernissage con un rinfresco al
quale è stato invitato anche l'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio
Sgarbi.
L'intendo della mostra è scandagliare il mondo della prostituzione senza ipocrite
remore, attraverso la luce - certamente parziale - dell'arte e tramite la lettura
artistica sul fenomeno della prostituzione, della schiavitù sessuale, raccontando
storie di ragazze costrette alla vita di strada, con un parallelo ed un confronto
ideale con l'antica pratica del meretricio, precedente la "Legge Merlin".
L'esposizione intende rifuggire sia dalla condanna morale del fenomeno sia dalla sua
esaltazione.
Gli stereotipi del mondo della prostituzione (sia quelli delle "case chiuse", sia
quelli "del marciapiede"), decontestualizzati ed inseriti nella cornice di una
normale casa di ringhiera del centro di Milano, consentiranno una lettura diversa e
"sdrammatizzata" di una realtà che, nonostante la sua larghissima diffusione, oggi
rappresenta ancora un inconfessabile tabù.
L'ambizione di questa esposizione è indurre una riflessione sulla vita delle donne,
degli uomini, dei bambini, dei transessuali e dei transgender che, in alcuni casi
sotto costrizione, in altri per libera scelta, offrono i propri corpi al mercato
cittadino.
Le e i prostituti sono persone normali, cittadini di Milano che mercanteggiano sé
stessi ad altri cittadini della metropoli.
Ognuno di loro ha un sogno. Ognuno di loro è crisalide in trasformazione.
A tal proposito, per meglio conoscere, senza filtri, la realtà della prostituzione,
saranno proiettati a ciclo continuo due filmati con storie di ragazze e ragazzi di
strada, realizzati dall'Associazione ALA (www.alainrete.org) che da anni realizza
progetti di aiuto alle prostitute.
L'esposizione vedrà la partecipazione di 6 artisti, di cui 4 giovani artisti
frequentatori dell'Accademia di Belle Arti di Brera.
L'esposizione ha il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e
dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Nel cortile sarà parcheggiata uno spider
degli anni '50, oggetti d'epoca e manichini che aprono uno squarcio sulla variopinta
umanità che si prostituisce e che fruisce dei servizi dell'amore a pagamento.
Con il patrocinio di : Comune di Milano - Assessorato alla Cultura
Associazione culturale artistica M'Arte
Corso Garibaldi 11 - Milano