Il fotografo immortala le perversioni e le devianze che da sempre pervadono il mondo, contestualizzandole in maniera impeccabile all'interno dei canoni tipici della comunicazione moderna.
Bambola!
A cura di Alessia D’Epiro e Luigi Pagliarini
Secondo Pagliarini «l’artista, che si definisce fotografo ma che in questo intervento si esprime da scultore e decoratore, immortala le perversioni e le devianze che da sempre pervadono il mondo, contestualizzandole in maniera impeccabile all’interno dei canoni tipici della comunicazione moderna. Il suo è un tentativo estremo di dissacrare un certo modello di vita, rendendone evidenti tutti i limiti. Dalla semeiotica della moderna cinematografia, alla pornografia forzata fino ad arrivare alla nuova retorica del giornalismo, Corvi passa in rassegna tutte le dimensioni dell’estetica della comunicazione nelle cosiddette società moderne, esaltandone la bruttura». «Il segreto delle immagini in mostra – aggiunge D’Epiro - è custodito nello stato d’animo con cui le attrici protagoniste del servizio vivono questa bizzarra avventura: assolutamente nessuno. Queste bambole non partecipano, non vedono, non vivono e non soffrono; le si può piegare, tagliare, sporcare, legare; esse non si sentiranno mai offese o in imbarazzo poiché, al di là delle proprie sembianze antropomorfe, non sono che plastica. Non agiscono. Non pensano». Le foto di Fabrizio Corvi non ritraggono quindi atteggiamenti di vita o perversioni dell’uomo ma sono forme indifferenti alle quali ognuno attribuisce il significato che ha dentro di sé. La malizia è solo negli occhi di chi guarda.
Fabrizio Corvi (Frosinone, 1963) si dedica da diverso tempo alla fotografia professionale ed ha all’attivo migliaia di scatti effettuati per la ricerca e la selezione di location cinematografiche e televisive. Oltre ad immagini Still Life di pregio assoluto per la pubblicità e l’editoria, realizza reportage sull’architettura e il folklore di diversi borghi medievali italiani. Ha partecipato ad un numero ormai incalcolabile di esposizioni collettive di fotografia architettonica. Dal 2004 si dedica quasi esclusivamente alla fotografia d’autore. Nel 2006 ha vinto il I premio al Satricum Doc Film Festival per la realizzazione del miglior documentario turistico in concorso. E’ iscritto all’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau Visual.
Ecoteca
Via Caboto, 19 - Pescara
Orario: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 18.30 alle 2 di notte
Ingresso libero