A-lice in wonderland. "Non c'e' cielo, non c'e' vento, non ci sono mai rumori nei paesaggi che mi spingo ad attraversare; e la cura del dettaglio e le inquadrature non vogliono essere altro che false impressioni, mascherate dalla diversita' del supporto e delle idee mentali". N. Digirolamo.
A-lice in wonderland
Esiste una fisicita', una consistenza spaziale in un paese delle meraviglie?
Lontani dalla corposita' materiale del mondo reale, dalla devianza immaginifica di una natura che assume sempre più caratteristiche umane ed appare sempre più squarciata dal cemento e dall'asfalto dei poteri forti, si ha come l'impressione che il bene prezioso nella realta' sia come confezionato, imbustato in tanti immaginari quadri, ciascuno dei quali costituisce un universo limitato.
La Alice di Carroll passa da un quadro all'altro e ciascun mondo dal quale esce pare non avere alcun punto di contatto con gli altri nel quale entra. Così in sostanza si presentano le immagini della serie del mio lavoro.
Non c'è cielo, non c'è vento, non ci sono mai rumori nei paesaggi che mi spingo ad attraversare; e la cura del dettaglio e le inquadrature non vogliono essere altro che false impressioni, mascherate dalla diversita' del supporto e delle idee mentali.
Se vogliamo possiamo chiamare tutto questo 'assurdita''; nel mio non sentire da audioleso ho udito assurdita' al cui confronto i sogni delle nostre stravaganze appaiono sensati come dizionari.
Galleria Icipici
Via Giulia 96, Roma
Aperto: Martedi'-Sabato, dalle 10.30 alle 19
Ingresso libero