Oltre 60 scatti raccontano un percorso lungo 40 anni e il rapporto dell'artista napoletano con la fotografia, per lui media poetico e veicolo primo di espressione, oltre che materia d'insegnamento da 15 anni all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Un'intera sala e' dedicata al mare, inteso come orizzonte, come infinito, come territorio di proiezione mentale.
Infiniti
“Le foto di Fabio Donato sono superfici scandite da ritmi regolari. Gli oggetti non valgono per sé, per la loro invadenza percettiva, ma per il posto che occupano nello spazio, per le trame che riescono a intessere. La sua fotografia è costruzione trasparente di linguaggio: nulla è consegnato all’improvvisazione o all’estro.” Angelo Trimarco
Venerdì 18 maggio 2007, nelle sale adibite alle esposizioni temporanee di arte contemporanea del Museo di Capodimonte a Napoli, la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e la Fondazione Morra, inaugurano la Mostra di fotografia di Fabio Donato dal Titolo “Infiniti”, coordinata e organizzata da Peppe e Raffaella Morra.
Oltre 60 scatti raccontano un percorso lungo 40 anni e il rapporto dell’artista napoletano con la fotografia, per lui media poetico e veicolo primo di espressione, oltre che materia d’insegnamento da quindici anni all’Accademia di Belle Arti di Napoli. La ricerca di Donato ha radici lontane, negli anni settanta, quando, dopo gli studi di architettura, assunse il ruolo di ‘fotografo di scena’ lavorando nel campo dell’arte e del teatro, per poi estendere il suo interesse ad altri ambiti del quotidiano sperimentando margini e possibilità del linguaggio fotografico.
Dopo le numerose esposizioni, fra cui ricordiamo quelle presso la Galleria Diaframma di Milano (1971), Lucio Amelio a Napoli (1979), San Paolo del Brasile Museo de Arte (1981), la partecipazione alla Biennale di Venezia (1982), Lincoln Centre di New York, (1985), lo Studio Morra di Napoli nel 1998, e La Habana (1999), la città dedica a uno dei suoi principali fotografi una mostra nelle sale del Museo di Capodimonte che, con il titolo ‘Infiniti’, si configura come un’antologia poetica.
Fra le opere in mostra, la foto-installazione in bianco e nero frutto dell’allora rivoluzionaria intuizione con la quale tornò nel 1970 dal suo viaggio in India: fra i soggetti raffigurati non visi o paesaggi, solo i piedi scalzi che oggi accompagnano chi attraversa attraversa uno dei corridoi della Metropolitana di Napoli.
Nella serie La Città – portata avanti dagli anni ‘70 fino agli scatti recenti, datati 2006 – protagonisti visivi sono dettagli urbani, dapprima osservati in esterno, oggi dall’interno, dove finestre e televisori o monitors diventano soglie e confini del privato, interfacce con l’esterno o altro da sé. L’occhio indaga, scava, scopre.
Un’intera sala è dedicata al mare, inteso come orizzonte, come infinito, come territorio di proiezione mentale. Leitmotiv dell’intera ricerca di Fabio Donato, autore di numerose pubblicazioni, sono da sempre il flusso temporale, il doppio, l’Altro da sé, la soglia come linea di demarcazione, la moltiplicazione all’infinito della diversità. Mosso da intenzionalità progettuale, seleziona le inquadrature, aspetta il momento per ‘fermare’ soggetti già previsti, non casuali.
Dettagli, stratificazioni, frammenti e sequenzialità, in parte inediti, delineano un Fabio Donato ‘poeta dell’obiettivo’ oltre che ‘reporter di cultura’. Il Catalogo, per le edizioni Morra, raccoglie i testi di Nicola Spinosa, Ennery Taramelli, Mario Franco, Maurizio Conte, Angelo Trimarco, Loredana Troise, Irene Manco, Luciano D’Alessandro.
Inaugurazione 18 maggio 2007
Museo di Capodimonte
via di Miano, 2 - Napoli
Orario: tutti i giorni dalle ore 14 alle 19.30, mercoledì chiuso
Biglietti: Euro 7,50