La mostra raccoglie una decina di immagini di grande formato in bianco e nero, che ben rappresentano il particolare approccio visuale del fotografo nei confronti delle forme architettoniche.
Forme
a cura di Caterina Gerardi e Paola Lena
La mostra, che raccoglie una decina di immagini analogiche di grande formato in
bianco e nero, presenta una sintesi dei lavori più noti del fotografo triestino che
ben rappresentano il particolare approccio visuale che l'Autore ha nei confronti
delle F O R M E architettoniche. Dopo aver lavorato molto nel ritrarre la natura di parchi
e giardini di villa, oggetto delle precedenti mostre, questa volta Adriano Perini si
sofferma particolarmente sull'opera dell'uomo. E' infatti l'aspetto architettonico
il soggetto privilegiato in questa mostra, sia che prenda forma da un'operazione
effettuata sulla natura, sia che si esprima attraverso la creazione di manufatti.
Come ha avuto modo di scrivere Guido Cecere sull'autore triestino :
"Funzionale ed opportuna limitazione del campo di presa " è la definizione che il
dizionario fornisce per il termine "inquadratura".
Si addice perfettamente al lavoro di Adriano Perini, poiché esso si presenta come il
risultato di meditate ed equilibrate scelte nella visione.
Un lavoro "a togliere", un esercizio della contemplazione che non richiede velocità
anzi, al contrario, lentezza e desiderio di trasmettere quasi un senso di rispetto
per la natura e per certi magici equilibri che talvolta l'uomo ha saputo stabilire
con essa, quando si è espresso al meglio con l'architettura.
E' una fotografia in cui si percepisce una concentrazione tesa e sospesa, a volte
ricca di un'atmosfera quasi metafisica, grazie anche ad una luce precisa e
tagliente.
Una fotografia che nel bianco e nero trova origini antiche e classiche, una
fotografia straight anche se le etichettature sono sempre un po' strette e
rischiose. La scelta del formato medio per la ripresa e la particolare cura per la
stampa, eseguita secondo le migliori tradizioni chimiche, conferiscono a tutto il
lavoro un'alta qualità che si traduce non solo in preziosità formale (che anche il
non esperto percepisce), ma soprattutto in una ricchezza di messaggi che vanno ben
oltre la descrizione superficiale, ed arrivano ad un "bello-profondo" con semplicità
e coerenza".
Adriano Perini ha al suo attivo molte mostre personali in Italia, Slovenia, Austria,
Ungheria e Slovacchia e i suoi lavori sono conservati presso archivi pubblici e
collezioni private.
E' inoltre responsabile delle attività dell'Associazione Culturale PHOTO IMAGO,
Centro per l'Archiviazione e Divulgazione dell'Immagine Fotografica di Muggia.
Inaugurazione: Sabato 19 maggio, alle ore 20
Fondo Verri
via Santa Maria del Paradiso, 8a - Lecce
Orario: dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 17 alle 22