Mostra di pittura. "In lui l'ingrediente amore e' essenziale, tutto, nelle sue opere, parla di questo sentimento, a partire dai tanti ritratti di persone care, dai paesaggi e dalle nature morte." (Emiliano Canali).
Antologica
Non bastano tutti i colori dell'arcobaleno
Per dipingere quello che sei
Il rosso del tuo cuore, l'oro
Dei tuoi occhi luminosi
Il verde della tua Felicità
La mia stessa quando ti guardo e sorrido
La mia tela vuole il tuo viso impresso
La mia matita sono i miei sentimenti
Amore,purezza,grazia sono gli ingredienti
Della mia voglia di amarti[…].
In questa poesia di Federico Rubini, intitolata “L’immagine di te”, la “voce” si
sposa meravigliosamente con lo sguardo. La donna amata, per rimanere immortale nella
memoria, deve essere declamata dalla poesia e la sua immagine catturata dalla
pittura. Il poeta, colpito dalla vivacità della propria musa rimane abbagliato da
tale bellezza, si sente inadeguato perché privo di tutti i mezzi convenienti per
esprimerla. L’amore è il sentimento utile per riuscire a rapire il meraviglioso, chi
ama possiede l’ingrediente per raffigurarlo; poeti, musicisti, pittori, hanno questo
elemento, essi non possono farne a meno, è la loro linfa vitale. Io, nel mio
piccolo, l’ho cercato e, quando ho visto i quadri di Gennaro Perone, posso dire di
averlo in parte trovato. In lui l’ingrediente amore è essenziale, tutto, nelle sue
opere, parla di questo sentimento, a partire dai tanti ritratti di persone care, dai
paesaggi e dalle nature morte.
Uomo estremamente gentile, sorridente, a volte timido ma ben sicuro delle sue idee,
una correttezza d’animo che si evince anche dalle sue opere, dove la tradizione
pittorica, fatta di accurata analisi del vero, del disegno, della pazienza
certosina, di pennelli e di colori ad olio sono le radici del suo essere artista.
Perone non ama l’attuale frenetico mondo artistico dove invadente è la presenza di
“…poveristi, … assemblatori, … installatori, i realisti video-virtuali, i masochisti
( i massacratori del proprio corpo ), gli animalisti all’incontrario e via di
seguito” , lui guarda al glorioso passato proponendo a sua volta un originale
risultato stilistico privo di qualsiasi inutile imitazione. Chi sono i “maestri” di
Gennaro Perone? Sicuramente Giorgio Morandi, Ottone Rosai, Mario Mafai ( La Scuola
Romana ), senza dimenticare la Metafisica e i grandi ritrattisti del nostro
Rinascimento, Antonello da Messina, Raffaello, Leonardo.
Artista-Artigiano, questa la migliore definizione da dare a Gennaro Perone; artista
perché riesce, con la sua pittura, a non farci rimanere inerti, bloccati, ma ci
aiuta a elevare mente e spirito e artigiano perché, come detto precedentemente, i
virtuosismi sperimentali, non fanno parte del suo bagaglio culturale e tecnico[...].
(Emiliano Canali)
Inaugurazione 19 maggio 2007
Palazzo Capitani
Piazza del Popolo - Ascoli Piceno
Orario: 9 - 19
Ingresso libero