Galleria Studio G7
Bologna
via Val d'Aposa, 4/a
051 2960371 FAX 051 266497
WEB
Ordire trame
dal 18/5/2007 al 29/6/2007
da lunedi' a sabato 15.30 e 19.30; in giugno la galleria rimarra' chiusa il sabato

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Galleria Studio G7




 
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18/5/2007

Ordire trame

Galleria Studio G7, Bologna

Pinuccia Bernardoni, Jorunn Monrad, Adele Prosdocimi, Ketty Tagliatti, 4 artiste che lavorano in maniera simile, come spinte da una positiva ossessione sullo stesso tema. Non una mostra sul lavoro femminile ma un atteggiamento rituale nell'affrontare il quotidiano lavoro con i propri mezzi espressivi. Disegni, dipinti, ricami, a cura di Angela Madesani.


comunicato stampa

Ordire trame è il titolo della rassegna curata da Angela Madesani, ospitata contemporaneamente dalle gallerie G7 di Bologna (inaugurazione sabato 19 maggio) e Il Chiostro di Saronno (inaugurazione sabato 24 maggio) fino al 30 giugno.

In mostra sono i lavori di Pinuccia Bernardoni, Jorunn Monrad, Adele Prosdocimi, Ketty Tagliatti, per la prima volta insieme in una mostra. Quattro artiste autonome che lavorano, tuttavia, in maniera simile, come spinte da una positiva ossessione sullo stesso tema. Da qui il titolo della rassegna. Non è una mostra sul lavoro femminile. Sarebbe limitativo e oggi in fondo un po’ anacronistico, e infatti se ciascuna artista nella specificità della propria ricerca, nell’ “ordire trame”, fonda il proprio lavoro su una delicatezza, una profondità e un’attenzione per la realizzazione dell’opera che sono per molti aspetti riconducibili ad una sensibilità tutta femminile, d’altro canto sono ormai lontane sia le battagliere rivendicazioni, sia le dichiarazioni di specificità del proprio operare che semmai è riconducibile a un atteggiamento rituale, questo sì comune a tutte, nell’affrontare il quotidiano lavoro con i propri mezzi espressivi

A partire dal 2003 Ketty Tagliatti (1955) lavora sulla rosa, che torna in tutte le sue opere. Disegno, ricamo: sono le rose del suo giardino sacrificate in una sorta di ritualità laica, dove il tempo dell’azione è sospeso, in fondo un inno alla morte. Nessuna velleità naturalistica, di emulazione della realtà, piuttosto la sua è una sintesi dell’operare, della costruzione di un percorso creativo. È un lavoro lento, che necessita un’attesa meditata, in controtendenza con quanto ci viene proposto quotidianamente.

Protagoniste del lavoro pittorico di Jorunn Monrad sono delle forme organiche, animali, che si ripetono all’interno delle sue tele in tricromia. Una ricerca, la sua, attenta e articolata in cui un ruolo particolare è riservato all’ambito percettivo. Immagini fluttuanti che passano dal nostro occhio.

Da qualche tempo a questa parte l’interesse di Pinuccia Bernardoni (1953) è incentrato principalmente sul disegno. Una pratica che si sviluppa nella tensione a dare tridimensionalità al disegno. Disegno antropomorfico in cui lei stessa con il suo corpo è modulor. Il grande pastello con cui traccia il segno sulla carta velina funziona come un bulino morbido. Il suo è un rapporto fisico, intenso, sensuale con la materia e con il supporto. Il soggetto, per certi versi ossessivo, sono le foglie, che si trasformano sino a cancellare il punto di partenza.

Da qualche tempo Adele Prosdocimi (1954) lavora a una mappatura dei simboli. La riflessione è strettamente legata al nostro tempo. Mappatura che la porta a cogliere le connessioni tra loro, le differenze certo, ma anche i motivi comuni, le contaminazioni. Ha cercato, al di là della materia, di scoprire la parte generativa dell’esistenza, la voglia di andare alle origini come già era stato negli altri suoi lavori: le forme naturali, i disegni dei ricami.

Nel catalogo Cristina Casero analizza il percorso della critica e l’evolvere della interpretazione dell’arte femminile, soprattutto a partire dagli anni Settanta quando si afferma la consapevolezzadi del punto di vista femminile come uno dei possibili sguardi sul mondo: occorre distinguere la produzione artistica di autrici donne - alcune delle quali già timidamente si muovevano nel ricco panorama dell’arte rinascimentale, da Artemisia Gentileschi a Sofonisba Anguissola - dalle espressioni artistiche che dichiaratamente si connotano al femminile, diffuse nel mondo occidentale soprattutto a partire dagli anni settanta del Novecento.

Immagine: Pinuccia Bernardoni, Nero di foglia, 2006, barretta ad olio su carta, cm 98x105

Inaugurazione sabato 19 maggio ore 18

Galleria Studio G7
Via Val D'Aposa 7g Bologna
Orari: da lunedì a sabato 15.30 /19.30; in giugno la galleria rimarrà chiusa il sabato

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