Quel che resta della Trans-Avanguardia - Le geografie del Gender. Le immagini mostrano luoghi, figure a sagoma intera, interazioni tra corpi e altre presenze sceniche. Basile' dimostra di cercare costantemente un confronto tra diversita' umane affrontando il tema della transessualita'. In tutte le sue opere il racconto si svolge attorno ad icone figurative nelle quali il digitale aggiunge elementi, modulando colori e operando sottolineature grafiche.
Quel che resta della Trans-Avanguardia - Le geografie del Gender
Oggi le donne di Matteo Basilé non sono più sole e la sua visione sulla
bellezza prende nuove strade,
a conferma che i veri artisti sanno rimettersi sempre in gioco. Le immagini
appaiono più aperte
mostrando luoghi, figure a sagoma intera, interazioni tra corpi e altre
presenze sceniche. Ma soprattutto,
assieme alle ricorrenti presenze femminili, ecco aggiungersi la
transessualità. Ulteriore terreno di
indagine figurativa, il tema della transessualità occupa un territorio di
confine mettendo a confronto
i generi sessuali.
A sostituzione della preannunciata mostra The Saints are coming, questa
inedita personale dell¹artista
romano ci immerge in un ambito di trasformazioni corporee, di superamento di
alcuni stati fisici,
questa volta assolutamente terreni. Basilé dimostra di cercare costantemente
un confronto tra diversità
umane, creature ibride e affascinanti per la loro ambiguità.
Se la ³Santitಠè intesa da Basilé come possibilità di superamento e
trascendenza della condizione
fisica, spesso vissuta in modo traumatico, soprattutto se subordinata a
determinate categorie sociali
o all¹appartenenza sessuale, allora Quel che resta della Trans-Avanguardia
conserva e rafforza la
tematica della mostra annunciata in precedenza.
Il corpo si traveste e si trasforma, esibisce la sua dignità universale,
teatralizza la scena in un gioco
trasversale di epoche e stili. Gli stessi luoghi divengono una presenza
catalizzante, protesi del corpo
che esalta le sue attinenze barocche e il sapore kubrickiano di
³fantascienza nel passato².
Con una forte volontà di decostruire un sistema di ³caste² e rompere gli
schemi di rappresentazione
prestabiliti, Basilé si riferisce soprattutto ad alcuni momenti salienti
della storia dell¹arte occidentale,
cogliendone i motivi visivi per proiettarli nella contemporaneità. Prendendo
spunto da atmosfere
libertine, costumi e usi seicenteschi che possono rinviare al famoso scritto
³Les Liaisons dangereuses²
di Choderlos de Laclos, Basilé riversa tali riferimenti in una
contemporaneità oramai contrassegnata
dall¹interscambiabilità dei sessi e dei generi.
L¹artista, tra i pionieri dell¹arte digitale europea, usa la materia
elettronica in modo del tutto autonomo,
con un¹intenzione di matrice ³umanista² che sviluppa una profonda indagine
sull¹uomo contemporaneo.
In tutte le opere il racconto di Basilé si svolge attorno ad icone
figurative nelle quali l¹elettronica
aggiunge elementi, modulando colori e operando sottolineature grafiche.
Tra le mostre personali di Matteo Basilé (Roma 1974) ricordiamo: Matteo
Basilé-Utopia, Museo d¹arte moderna Vittoria
Colonna, Pescara, 2006; No Man¹s Land, Guidi & Schoen, Genova, 2006;
Primordialità Alchemica, Galleria Pack, Milano,
2005; Lord of the Flies, Galerie Beukers, Rotterdam, 2004.
Ha inoltre partecipato a numerose esposizioni collettive tra quali On the
edge of vision - New idioms in Indian & Italian
contemporary art, Victoria Memorial Hall, Calcutta/National Gallery of
Modern Art, New Delhi/National Gallery of Modern
Art, Mumbai; Arterritory. Arte, Territorio, Memoria, Centrale Montemartini,
Rome, 2006; Natura e Metamorfosi, Urban
Planning Exhibition Center, Shanghai/ Creative Art Center, Beijing, 2006;
Sound & Vision, Museo della Città/Palazzo della
Penna, Perugia; Il Male. Esercizi di pittura crudele, Palazzina di Caccia di
Stupinigi, Torino, 2005; Italian Six, Barbara Davis
Gallery, Houston, 2003.
Basilé è stato vincitore del New York Price, Columbia University, 2002/2003.
Info artista:
http://www.matteobasile.com
Inaugurazione: martedi' 22 maggio 2007 dalle 18 alle 21
Galleria Pack
Foro Bonaparte 60 - Milano
Orari: da martedi' a sabato dalle 13 alle 19.30
chiuso dal 28 luglio al 28 agosto
Ingresso gratuito