Galleria Bellinzona
Milano
via Alessandro Volta, 10
02 6598631
WEB
Omaggio a Baselitz
dal 23/5/2007 al 9/7/2007
dal martedì al sabato 16.00-19.30; giovedì fino alle 21

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Georg Baselitz



 
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23/5/2007

Omaggio a Baselitz

Galleria Bellinzona, Milano

In mostra oltre 30 incisioni, in un'antologica che propone alcuni pezzi storici, come Hirte e Rebel, realizzati prima dei celebri capovolgimenti prospettici. Esposte anche opere piu' recenti, in un percorso cronologico utile a comprendere il linguaggio delll'artista che, nel lavoro inciso, trova tutta la forza del segno, ma anche ampie gestualita'.


comunicato stampa

Incisioni

L’artista tedesco, presentato con una personale di opere grafiche già nel 2003, torna alla Galleria Bellinzona con oltre trenta incisioni, in un’antologica che propone alcuni pezzi storici di grande valore, come Hirte e Rebel, del 1965, prima dei celebri capovolgimenti prospettici. Sono poi esposte opere più recenti, in un percorso cronologico utile a comprendere appieno il linguaggio del maestro che, nel lavoro inciso, trova tutta la forza del segno, ma anche ampie gestualità.

Per l’occasione sarà anche esposta la cartella “Imperia Suite - ein Portrait”, che vede la collaborazione fra Baselitz e il fotografo tedesco Hans Hermann. La cartella è composta da 3 xilografie stampate da Baselitz nel 2005, nonché 17 fotografie originali di Hermann interamente dedicate all’amico pittore.

Per Baselitz l’incisione è di primaria importanza e come afferma lo stesso artista, “Nella grafica si può dimostrare in maniera molto presente il soggetto perché più immediato rispetto al dipinto, dove il medium pittorico si sovrappone all’immagine, mentre l’incisione lascia trasparire il disegno, diversamente appunto nascosto”.

Scrive Paolo Savardi, nel saggio introduttivo al catalogo del 2003: «Nell’affrontare un'opera di Baselitz, la prima impressione è che l’artista abbia in sé la memoria di una avanguardia - l’espressionismo - che ha caratterizzato il secolo appena trascorso. Ma se la lezione espressionista si coglie nell’estetica del segno, nella volontà pittorica di sostenere la forma attraverso una leggibilità esteriore, l’artista travalica il percorso consueto nel preciso momento in cui scompagina l’ordine costituito delle cose, il loro rispondere a leggi fisiche certe, confutabili solo nel dominio visionario e libero dell’arte. Baselitz non rovescia le sue opere bensì le dipinge a rovescio, come se il nucleo centrale della terra avesse traslato - in un cielo estremo - il punto attrattivo della forza di gravità. Il processo creativo ci restituisce, con bassi toni cromatici, ritratti e paesaggi che conservano solidità, capacità narrante e vivono contigui - di opera in opera - a comporre i molteplici protagonisti dell’esistere quotidiano».

Note biografiche

Georg Baselitz nasce a Deutschbaselitz, in quella che successivamente diventò la Germania Orientale, nel 1938. Nel 1956, si trasferisce a Berlino Est, e nel 1957 a Berlino Ovest. A Berlino Ovest prende il nome di Baselitz in onore della sua città natale.

Baselitz sostiene di essere stato profondamente influenzato dall’espressionismo astratto americano e in particolare dal lavoro di Jackson Pollock, di cui conobbe quando era studente dell’Accademia di Belle Arti di Berlino Ovest. Deciso a trovare alternative all’arte del Realismo Socialista e all’Art Informel, Baselitz inizia ad interessarsi all’espressione artistica dei malati di mente. La sua prima mostra – a Berlino Ovest nel 1963 – provoca scalpore, e diversi opere - "La Grande Notte nel Secchio" e "Uomo Nudo" vengono sequestrati perché ritenuti indecenti. Nel 1965, Baselitz trascorre sei mesi a Villa Romana a Firenze, dove realizza la serie di quadri "Tierstück". Il soggiorno fiorentino fu il primo di una serie di viaggi in Italia: in particolare dal 1976 al 1981 Baselitz utilizza uno studio a Firenze e nel 1987 allestisce uno studio ad Imperia, che utilizza ancora oggi.

Nel 1969 Baselitz inizia a dipingere le proprie opere con il soggetto capovolto, arrivando a capovolgere il punto naturale di vista delle opere: la figura capovolta è infatti divenuta uno dei segni più caratteristici delle sue opere. Negli anni ‘70 ritrae paesaggi con il tema del quadro nel quadro. Nel 1983 realizza l’importante composizione "Cena notturna a Dresda" e per un periodo i temi cristiani figurano in modo cospicuo nella sua opera. Oltre alla pittura e alla scultura, Baselitz lavora con numerose altre tecniche, come la xilografia l’incisione in linoleum, con libri illustrati, acqueforti, disegni, acquarelli, e si è cimentato altresì come scenografo.

Nel 1975 l’artista si reca a New York, dove allestisce uno studio per breve tempo e realizza due paesaggi sassoni e i disegni "Aquila". Si reca poi in Brasile per la Biennale di San Paolo. Nel 1980 la sua fama è già consolidata e viene scelto per rappresentare la Germania alla Biennale di Venezia. La sua partecipazione alla Biennale lo fa collocare tra le file dei pittori/scultori. Alla fine degli anni ‘80 numerose mostre a livello internazionale hanno reso omaggio al suo talento. A Bonn è stata recentemente inaugurata una retrospettiva che illustra 45 anni dell’artista. Baselitz ha fortemente influenzato la generazione degli artisti dei primi anni ’80. I suoi lavori sono profondamente legati alle problematiche del dopoguerra tedesco, anche se nel corso della sua carriera Baselitz ha sempre cercato di rompere stilisticamente con ciò che aveva realizzato in passato.

Nel 2003, la Galleria Bellinzona presenta nelle sue sedi di Milano e Lecco trenta opere incise del maestro. Accompagna l'evento un catalogo èdito dalla Galleria Bellinzona, introdotto da Paolo Savardi, che presenta tutte le opere esposte.

Nel 2004, la città di Genova dedica al maestro una mostra di opere recenti allestita presso il Palazzo della Borsa. L'esposizione è promossa dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Federale di Germania, quale contributo tedesco a "Genova 2004 - Capitale Europea della Cultura". Nel 2004 gli è conferito il PRAEMIUM IMPERIALE per la pittura.

Nel 2007 il Museo d'Arte Moderna di Lugano gli dedica un’ampia antologica. 150 opere tra dipinti, sculture in legno, incisioni monumentali e disegni ripercorreranno, dagli esordi alle ultime prove del 2006 appartenenti alla serie Remix, l’intera carriera dell’artista.

Inaugurazione: giovedì 24 maggio, dalle 18 alle 21

Galleria Bellinzona
Via Volta, 10 - Milano
Orari: dal martedì al sabato 16.00-19.30; giovedì fino alle 21
Ingresso libero

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Nicola Villa
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