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28/5/2007

Omaggio a Fabrizio Clerici e Leonor Fini

Associazione Culturale Profumo d'arte, Roma

Dal Surreale al Metafisico

a cura di Salvatore Colantuoni

Opere grafiche storiche, come le litografie di Giorgio de Chirico “Il fiume misterioso” e “L’autoritratto in costume”, rari bozzetti di Salvador Dalì o disegni che sarebbero divenuti fondali e quinte per il cinema di Federico Fellini a firma di Giuliano Gèleng. Ma soprattutto un omaggio a due pittori surreali, belli e famosi, visionari e veggenti come Fabrizio Clerici e Leonor Fini. A questi due geni dell’arte italiana e alla scuola surreale e metafisica romana contemporanea è dedicata la mostra “Dal Surreale al Metafisico”, allestita nella galleria Profumo d’Arte in via Mantegna all’Eur dal 29 maggio.

In Francia come in Italia, Clerici e Fini diventarono il nucleo dell’intellighenzia dell’epoca insieme a Cocteau, Dalì, Moravia, Sciascia, De Chirico, Picasso. Sono innumerevoli le persone famose ritratte dai due e le loro opere sono presenti in tutti i maggiori musei del mondo, Vaticano compreso (in mostra anche una foto che ritrae Paolo VI giocare a scacchi con Fabrizio Clerici).

La rassegna “Dal Surreale al Metafisico – omaggio a Fabrizio Clerici e Leonor Fini” ospita molte opere uniche e grafiche, nonché una monumentale bibliografia dei due artisti, compresa la sceneggiatura dei “Cavalieri della Tavola Rotonda” di Jean Cocteau e il “Satiricon” di Petronio Arbitro, eleganti e rare opere, numerate e illustrate da Fabrizio Clerici. A corredo della mostra, allestita fino al 31 luglio 2007, sono presenti pitture, opere grafiche e sculture di: Valerio Adami, Enrico Benaglia, Federico Carrera, Francesco Casorati, Salvador Dali’, Giorgio de Chirico, Franco Fortunato, Giuliano Gèleng, Orio Gèleng, Mark Kostabi, Piero Mocci, Michael Parkes, Rabarama, Pino Tersigni.

Spesso, Surrealismo e Metafisica si fondono come a voler sorprendere chi crede di poter collocare un autore in una o nell’altra corrente artistica. In ambedue i casi il risultato dell’opera è l’immediata corrispondenza di pensiero o, come in questa mostra, di gesto pittorico senza alcun controllo razionale, morale o estetico sul risultato finale.

Per questo i surrealisti fanno dell’ “Automatismo Psichico” (ricorrendo alla psicanalisi freudiana), e del sogno, le fonti di ispirazione della Surrealtà, dove magicamente, ogni contraddizione pittorica trova la sua soluzione.
E la metafisica, che può essere “tradotta” in cambiamento, trasformazione, scienza delle proprietà fisiche di oggetti e figure, si muove al di là della realtà pur cercando di spiegare la natura dell’essere.
La mostra non poteva comprendere tutti gli artisti che hanno fatto del Surrealismo e della Metafisica, il soggetto della propria esistenza; ne poteva escluderne altri che invadono un campo per i quali non sono riconoscibili ma che la magia della pittura li accoglie e li trasforma, integrandoli>.

Salvatore Colantuoni
storico dell’arte
curatore della mostra
Cenni biografici su Fabrizio Clerici e Leonor Fini
Nati negli anni ‘10 e morti negli anni ‘90 dello scorso secolo, hanno percorso il ‘900 vivendo a chilometri di distanza, tra Roma e Buenos Aires prima e Parigi poi), con la stessa passione per il Surrealismo. Una volta incontrati, negli anni ’40, non si sono più lasciati. Abili disegnatori, pittori, scenografi, costumisti, appartenenti all’alta borghesia senza compiacersene, omosessuali dichiarati e felici, visionari, inattuali ai più, hanno prima scandalizzato i benpensanti dell’epoca, per poi sedurli affascinandoli con le loro opere.
La Mostra è stata realizzata in collaborazione/patrocinio di

Comune di Roma
Municipio RM XI

Galleria d’Arte
“segnidisogni”
http://www.segnidisogni.it

Atena Soc. Cop.
Visite Culturali
http://www.atenapsc.it

Residence Domizia
B&B
http://www.domiziasrl.it

Galleria Profumo d'arte
Via Andrea Mantegna, 10 - Roma
Ingresso libero

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