Un incontro a quattro voci per parlare di cose diverse, raccontarsi idee e immagini, conoscere altri sogni e pensieri. Ogni collettiva e' cosi', il punto di convergenza di un dialogo in cui entrare e ascoltare. A meta' di settembre a Padova nella Galleria Estro si incontrano quattro artisti: Ivana Falconi, Francesca Forcella, Francesco Simeti e Marta Valenti.
Un incontro a quattro voci per parlare di cose diverse, raccontarsi idee
e immagini, conoscere altri sogni e pensieri. Ogni collettiva è
così, il punto di convergenza di un dialogo in cui entrare e
ascoltare. A metà di settembre a Padova nella Galleria Estro si
incontrano quattro artisti : Ivana Falconi, Francesca Forcella,
Francesco Simeti e Marta Valenti.
Un cumulo di barattoli di vetro trasparente, una volta riempiti di
sughi, olive, marmellate, sottoaceti e ora invece pieni di cacca. Cacca
finta ma che vale per vera nel progetto installativo di Ivana Falconi.
Merda d'artista di forme e colori variegati, depositata su un pezzo di
verdissimo pratino sintetico e con una moneta infilata dentro. Decine di
barattoli e decine di monete da tutto il mondo che descrivono la vita
della gente, una massa globale che compra, mangia ed espelle in un ciclo
continuo di consumismo. Un'essenzialità esistenziale fulminante, che
blocca l'umanitÃ
in un'immagine semplice e secca. Miliardi di individui accomunati solo
dai soldi e dalla defecazione: inizio e fine di una catena da cui non si
può sfuggire.
Francesco Simeti sta attento al mondo che ci raccontano i media di carta
stampata. Guarda cosa succede e poi osserva come viene trattato sui
giornali, quelli che compra e legge come qualsiasi altra persona. Il
risultato è che i media traducono la cronaca in un flusso ininterrotto
di sottofondo, come la TV accesa col volume basso, percepito dal
pubblico come qualcosa di fiction che avviene in una dimensione lontana
dalla nostra vita quotidiana. Tutto scivola sull'anima del pubblico come
i fogli dei quotidiani tra le dita. Francesco Simeti elabora così
particolarissime
carte da parati, con cui riveste stanze e fa pannelli. Una carta da
parati che s'attacca sulla superficie, che si nota di passaggio da uno
spazio all'altro, esattamente come il nostro occhio sulle notizie/foto
dei giornali. Ma se guardi con attenzione, i motivi decorativi delle sue
carte d'arredo nascono dalla traduzione in modulo di foto di cronaca.
Soldati in marcia in Bosnia che diventano una sagomina mossa di un rombo
su sfondo colorato. Spiazzano e ti prendono alla sprovvista. La realtÃ
esterna che ti entra in casa. Per titoli Francesco mette le didascalie
che accompagnavano
la fotografia sulla pagina del ritaglio.
Marta Valenti invece sogna, sente, immagina di giorno e di notte. Quello
che vive a livello onirico ed emotivo, lo ricerca poi nella realtà in
autoscatti fotografici in giro per un settembre veneziano. La fotografia
come mezzo per rapprendere emozioni, sensazioni vissute con
l'immediatezza panica di un'energia a briglia sciolta. Immagini sospese
leggere e aeree stampate su pvc, che si muovono all'aria in sedici
sfaccettature diverse di uno stesso volto.
Infine Francesca Forcella, che è arrivata al terzo momento conclusivo
di un ciclo pittorico cominciato qualche anno fa: all'inizio i ritratti,
poi le scene con più personaggi e ora gli interni domestici. Una
pittura che vorrebbe essere fotografia in bianco e nero, spesso
volutamente sbozzata e un po' sporca per mantenere l'idea di una traccia
essenziale, che non perda il concetto in dettagli e rifiniture. Adesso
le persone sono scomparse; un trittico che apre su un salone prima pieno
di mobili e identità , poi vuoto, in cui la vita é passata e sta per
tornare. Un momento di attesa bloccata, in assenza di presenza umana,
col respiro sospeso.
Ivana Falconi (Locarno 1970) vive e lavora a Cadenazzo (CH).
Francesca Forcella (Atri 1974) vive e lavora a Torino.
Francesco Simeti (Palermo 1968) vive e lavora a New York.
Marta Valenti (Roma 1977) vive e lavora a Roma.
Mostra a cura di Olga Gambari
Inaugurazione giovedì 13 settembre, ore 19
GALLERIA ESTRO Via San Prosdocimo, 30
35139 Padova Italia Tel/fax 0498725 487