Long Playing, Musicassette e Compact Disc in mostra: l'arte al servizio della musica. I dischi esposti appartengono alla collezione di Maurizio Bolla, che si avvale per questa occasione dei testi critici di Anselmo Brutti e Rino Rossi.
Long Playing, Musicassette e Compact Disc
A cura di Maurizio Bolla
Testo critico: Anselmo Brutti, Rino Rossi
Spesso il mondo musicale ha incrociato la propria strada con quello dell'arte, grandi artisti, come Warhol, hanno realizzato le copertine dei dischi dei grandi musicisti contemporanei. I dischi esposti appartengono alla collezione di Maurizio Bolla, che si avvale per questa occasione dei testi critici di Anselmo Brutti e Rino Rossi.
Ri cover Abili è una mostra, che la Galleria Marconi propone fuori programma, è che può essere considerata come il controaltare di Mind Games, una collettiva curata da Karin Andersen nel 2006. Se in Mind Games gli artisti erano stati invitati a crearsi un'immagine musicale fittizia, creando anche falsi dischi, qui le copertine sono tutte autentiche ed è l'arte che si mette al servizio del discorso musicale.
“L’apertura di nuove frontiere dello spazio sonoro può allargare anche a dei concetti visivi il dato acustico. Nel momento in cui la mancanza delle tradizionali strutture compositive non rimanda più all’ascoltatore quella risposta determinata da condizioni percettive, misurabili e riconoscibili il suono continua ad essere se stesso, anzi afferma a maggior ragione il suo sé incorporandosi proprio in un’altra condizione, diversa appunto, ma proprio per questo più completa. L’immagine che ne esce fuori e che lo accompagna nella sua diffusione, ovviamente non soltanto acustica, gli permette di presentarsi per quello che esso realmente è.
Il fare artistico allarga il campo fino ad assumere una maggiore definizione con la sua veste grafica che, se mi si concede il calembour, non solo riveste, ma investe, ingloba e congloba. In genere le etichette discografiche hanno quasi sempre affidato la realizzazione delle copertine dei dischi dei loro migliori artisti ad altrettanti esperti dell’immagine, come graphic-designer, fotografi, pubblicitari o artisti di chiara fama, e la banana di Andy Warhol sulla copertina del disco dei Velvet Underground ne è praticamente l’archetipo di questo connubio”. (Anselmo Brutti)
“Nel passaggio della fruizione dalle strade (e dalle sale-concerto) alle mura domestiche l’ascoltatore ha mutato piuttosto radicalmente ruoli ed atteggiamenti nei confronti della musica. Mutato nella forma e mutuato nella sostanza. Il supporto inciso (sia esso long-playing, musicassetta o compact-disc) ha travalicato la sua stessa natura, assumendo il meta-valore di feticcio a tre dimensioni : soggetto sonoro (nel contenuto musicale); oggetto muto (nella sua fisicità) ; proiezione psicotropa (della sfera emotiva). Il packaging ( la dimensione tattile/visiva) ha via via accresciuto la sua centralità per nutrire lo spirito dei soggetti più esigenti e solleticare la fantasia del “terzo occhio”. [...] Le realizzazioni grafiche (in special modo dei progetti stazionanti nell’underground) sono state investite dai venti (contro e sotto)culturali spiranti da qualsivoglia direzione: dadaismo, plagiarismo, esoterismo, fluxus, minimalismo, pop-art, situazionismo, action painting, futurismo, sculture sonore (solo per nominarne alcuni). In tal modo l’esplosione di cotanta creatività ha condotto alla cancellazione del labile confine esistente tra la musica e lo scrigno che la racchiude : si compenetrano a tal punto che risultano indistinguibili le influenze dell’una sull’altro. Citando Eddie Prevost, se “nessun suono è innocente”, sicuramente più di una copertina avrà qualche pena da scontare!!!” (Rino Rossi)
scheda tecnica
Inaugurazione ore 18.30
Galleria Marconi
C.so Vittorio Emanuele II, 70 - Cupra Marittima (AP)
Orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20
Ingresso libero