Palazzo Trentini
Trento
via Manci, 27
0461 213111
WEB
Economia e arte. Dalla bottega al video
dal 30/5/2007 al 2/6/2007
dalle 9 alle 19

Segnalato da

Ufficio stampa Festival dell'Economia




 
calendario eventi  :: 




30/5/2007

Economia e arte. Dalla bottega al video

Palazzo Trentini, Trento

Mostra proposta dall'Aspart - associazione che riunisce dal 1999 alcune gallerie Trentine - nella quale sono esposte le opere di sei autori tra i piu' significativi della scena artistica contemporanea: Joseph Beuys, Santiago Sierra, Corrado Zeni, Matteo Peterlini, Gian Marco Montesano, Mark Kostabi. Fotografie, video, sculture e dipinti, nell'ambito del Festival dell'Economia 2007.


comunicato stampa

a cura di ASPART - Galleristi del Trentino

Gallerie coinvolte e artisti:

Galleria d’Arte Argo: Joseph Beuys e Santiago Sierra.
Buonanno Arte Contemporanea: Corrado Zeni e Matteo Peterlini.
Studio d’Arte Raffaelli: Gian Marco Montesano e Mark Kostabi.

Nell’ambito del Festival dell’Economia in programma a Trento dal 30 maggio al 3 giugno 2007, l’ASPART - Galleristi del Trentino, associazione che riunisce dal 1999 alcune gallerie Trentine, organizza, negli spazi di Palazzo Trentini di Trento, dal 31 maggio al 3 giugno 2007, una mostra d’arte nella quale saranno esposte le opere di sei autori tra i più significativi della scena artistica contemporanea.
L’obiettivo dell’Aspart è la promozione dell’arte contemporanea in Trentino, attraverso la costituzione di una rete fra le singole risorse e le diverse esperienze maturate negli anni sul territorio. “Con questa mostra”, dice la Presidente dell’Aspart Patrizia Buonanno – “si intende porre in evidenza lo stretto legame esistente fra la produzione artistica ed il pensiero che interpreta la dimensione personale e la sfera sociale dell’individuo. Un legame non esente da una forte carica che solo l’arte riesce a rielaborare e re-interpretare in un linguaggio universale”.

La Galleria d’Arte Argo presenta: Joseph Beuys e Santiago Sierra.
Joseph Beuys (1921-1986) rappresenta una delle personalità più significative e discusse tra gli artisti e gli operatori culturali dell’avanguardia europea. Ogni suo lavoro ha una componente espressamente autobiografica, riconoscendo al pensiero creativo e all’agire sociale un ruolo primario per il progresso e lo sviluppo di un mondo senza divisioni evidenziando così i limiti dell'economia capitalistica.
Santiago Sierra, artista nato a Madrid nel 1966 è noto per le sue performance provocatorie che sempre suscitano una sorta di scandalo. Il suo lavoro, realizzato attraverso l’utilizzo di mezzi espressivi che vanno dalla scultura minimalista, alla fotografia e alla performance, si caratterizza per una costante presa di coscienza e messa in discussione del “sistema” sul quale è fondata la società contemporanea.

Lo Studio Buonanno Arte Contemporanea di Mezzolombardo propone due giovani artisti italiani:
Corrado Zeni (Genova 1967) e Matteo Peterlini (Rovereto 1970).
Il lavoro di Corrado Zeni si basa da sempre su contenuti relazionali, riferiti esplicitamente alla ricerca sociologica. Metodo di Corrado Zeni è dunque quello dell’indagine condotta attraverso lo strumento della pittura. Il suo lavoro va inscritto in quella tipologia stilistica che affonda le radici tanto nella storia del dipingere quanto nell’arte concettuale e nella fotografia.
Matteo Peterlini esplora in modo capillare il rapporto tra la realtà e l'uomo. Fotografia, installazioni video, progetti internet sono i media espressivi usati come strumenti di indagine del reale. Come guardiamo alle cose, perchè le vediamo così, come pensiamo e come entriamo in relazione con il mondo sono le questioni di matrice antropologica e fenomenologica da cui e a cui il lavoro si rivolge.

Lo Studio d’arte Raffaelli propone gli artisti Gian Marco Montesano e Mark Kostabi.
I soggetti dei lavori di Gian Marco Montesano sono i riferimenti alla storia di questi ultimi cinquant’anni. I temi nascono non da una analisi oggettiva e distaccata della rappresentazione ma piuttosto da una attenzione personale, anche estesa verso un universo collettivo fatto di accadimenti e di ideologie, costringendo l’artista ad essere a volte retorico ma più spesso ironico.
Kostabi inventa sulle tele teatri immaginari, fondali di un'ipotetica rappresentazione. Sono frammenti di luoghi riconoscibili di città o citazioni di opere di celebri autori sui quali i personaggi di Kostabi, muti manichini, si muovono come protagonisti silenziosi che appartengono ad un mondo dove le azioni sono congelate nei gesti che rendono le figure prive di identità.

In occasione della mostra e’ stato realizzato un catalogo con il testo critico di Giovanna Nicoletti.

Opening 31 maggio

Palazzo Trentini
Via Manci 27 Trento
dalle ore 9.00 alle ore 19.00

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