L'artista mette in discussione il problema del segno nella sua duplice scansione di significante e significato e indaga la complessa relazione tra arte e comunicazione. In tal senso la rappresentazione dell'alfabeto non e' mero segno grafico, ma si richiama alle sue valenze semantiche e fonetiche, suggerendo al riguardante di ricercarne il motivo ispiratore nella poesia. Una serie di ceramiche completa la mostra.
Personale
Nella fase attuale del percorso artistico di Alessandro Giorgi il filo conduttore
della "distruzione creativa" che sottende alla poetica del suo intero lavoro si
arricchisce di una nuova riflessione. L'artista mette in discussione il problema del
segno nella sua duplice scansione di significante e significato, per arrivare,
infine, ad indagare la complessa relazione tra arte e comunicazione. In questo senso
la rappresentazione, nel lavoro recente di Giorgi, dell'alfabeto non viene
considerata soltanto come segno grafico, ma riprodotta in tutte le sue valenze
semantiche e fonetiche. I testi che entrano a far parte delle sculture di Alessandro
Giorgi sono infatti spesso scritti in latino a sottolineare, attraverso la scelta di
una lingua che tanto valore dava al ritmo e alla metrica, l'importanza, non soltanto
visiva, della struttura fonetica del testo.
La coniugazione poi del linguaggio di due materiali anche "ritmicamente" tanto
distanti come il marmo, che richiama la lentezza e la durata per la sua durezza e
per il lavoro che richiede e il neon, che rimanda invece alla velocità, alla
scansione intermittente di tempi in rapida sequenza, alla esistenza effimera per la
sua fragilità, suggerisce allo spettatore di ricercare nella poesia il motivo
ispiratore. È infatti la raccolta di poesie d'amore La cenere ringrazia della brace
e della favilla dell'amico scrittore e critico d'arte Sebastiano Grasso, la musa di
alcune delle opere recenti di Giorgi-quelle, in particolare, in cui il linguaggio si
fa ambiguo fino a caricarsi di valenze erotiche che, in una languida sinestesia,
coinvolgono tutti i sensi.
Nella serie delle ceramiche che completano la mostra, create con l'intento di
diventare elemento costitutivo dell'arredo urbano, torna ad essere affidata al
colore, che nell'opera di Giorgi è struttura e mai ornamento, la funzione di
ricomporre l'effetto geometrico in un nuovo orizzonte percettivo.
Inaugurazione: sabato 2 giugno 2007 alle 19
Museo d'Arte Contemporanea Casa del Console
Via Roma 61 - Calice Ligure
Orari: giovedi'-sabato 17-20, domenica 10.30-12.30 e 15.30-18.30
Ingresso libero