Galleria San Ludovico
Parma
Borgo del Parmigianino, 2/b
0521 218914 FAX 0521 231142

Sacro e profano
dal 14/9/2001 al 21/10/2001
0521 218968 FAX 0521 231142
WEB
Segnalato da

Barbara Pecchini - Uff. Stampa Pal. Pigorini



approfondimenti

Roberto Peroncini



 
calendario eventi  :: 




14/9/2001

Sacro e profano

Galleria San Ludovico, Parma

Mostra personale di Roberto Peroncini. La mostra, che si svolge contemporaneamente in due sedi separate, presenta circa 50 opere, di cui circa una trentina in S. Ludovico e la parte restante presso un chiostro dell'abbazia di S. Giovanni Evangelista in centro a Parma. Le opere risalgono tutte al periodo successivo al 1990 e provengono da collezioni private e da altre personali dell'artista. Si tratta di sculture in legno e in cartongesso e di dipinti realizzati con tecnica mista: olio, tempera acrilica, smalti, vernici.


comunicato stampa

personale di Roberto Peroncini

La mostra, che si svolge contemporaneamente in due sedi separate, presenterà circa 50 opere, di cui circa una trentina in S. Ludovico e la parte restante presso un chiostro dell'abbazia di S. Giovanni Evangelista in centro a Parma. Le opere risalgono tutte al periodo successivo al 1990 e provengono da collezioni private e da altre personali dell'artista. Si tratta di sculture in legno e in cartongesso e di dipinti realizzati con tecnica mista: olio, tempera acrilica, smalti, vernici.

Le opere appartengono all'area astratto-informale e, nell'ultima fase, anche figurativa. I soggetti riguardano paesaggi, nudi e composizioni varie. I testi del catalogo, pubblicato dal Centro Grafico Record (CGR) di Parma, sono curati dal noto scrittore Guido Conti.

Mostra organizzata dall'Assessorato alla Cultura Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma.

Roberto Peroncini è docente di grafica pubblicitaria all'istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma.
Ha esposto varie volte a Parma in spazi pubblici e privati esordiendo la prima volta nel 1986 allo studio d'arte Nazzari per poi continuare con personali e collettive in Italia e all'estero in gallerie e musei come palazzo Te a Mantova nel 1988. Sappiamo che in ogni epoca caratterizzata da un grande progresso predomina sempre una ragione astratta. All'organico subentra l'inorganico, all'esperienza vissuta la casualità della macchia, o del segno, alla forma l'informe. In una situazione che si muove per folli accelerazioni, le generazioni di artisti precipitano ora l'una sull'altra, le tendenze si frantumano e si confondono. Per gli artisti che lavorano in questa situazione il problema rimane quello di inserirsi direttamente nella realtà contestuale, in cui si annodano fenomeni sensoriali, linguistici e concettuali - è questo il caso di Roberto Peroncini - nelle cui opere si oggettivano dati e svelamenti autobiografici, memoriali, primari, simbolici, senza per altro condizionamenti dichiaratamente naturalistici, o di utilizzo subordinato allo spazio dimensionale dell'arte informale. Le opere di Peroncini si trovano in sintonia con un presente in cui emergono nuclei vitali di energia e di assorbimento che implodono ed esplodono nello stesso tempo, nuclei che scavano su se stessi, per piani "differenti" di realtà, secondo relazioni che intaccano i sistemi impedendo loro di essere eterocroni.

Se è vero che una componente di misticismo è parte integrante di ogni esperienza "astratta" della pittura - e il dato risulta inconfutabile per motivi diversi, sia interni alla storia della pittura sia afferenti alla sua fruizione -, allora può risultare forse meno sorprendente che un artista come Peroncini abbia voluto misurarsi con un tema così individuato in senso figurativo e narrativo. In effetti, la chiave scelta da Peroncini è quella puramente evocativa, senza alcun riferimento esplicitamente figurativo, sulla qual chiave si innestano però alcuni motivi che permettono l'identificazione precisa non tanto del tema, quanto del movente ispiratore e insieme dello scopo cui mirano le opere. Due sono i motivi primariamente riconoscibili: intanto l'evidente serialità, la necessità interna all'opera di essere letta come un unicum, diviso, per utilizzare una metafora musicale.

Una scommessa, questa, per nulla facile, che rifiuta anche, giustamente, il ricorso, che pure sarebbe legittimo, ai simboli; solo colori, materie, forme, devono, per Peroncini, comunicare, arrivare a occhi, cuore e mente. Allora, se questo riesce, anche un grande quadro nero può diventare l'inquietante pala di un altare laico.

Inaugurazione 15 Settembre 2001 alle ore 17.00 presso la Galleria S. Ludovico di Parma (ingresso via Cavour)

Orario: tutti i giorni, lunedì escluso, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. L'ingresso è gratuito.

Curatore catalogo: Guido Conti

con il contributo di:
Banca Monte Parma
Barilla
Parmalat
Segea Gazzetta di Parma
Unione Parmense degli Industriali

Barbara Pecchini
Ufficio Stampa Palazzo Pigorini (Comune di Parma)
tel. 0521/218914 - fax 0521/231142
Via Repubblica, 29 - 43100 Parma

Parma, Chiesa di S. Ludovico in B.go del Parmigianino e
Refettorio del monastero S. Giovanni Evangelista

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