Alle ore 11.00 inaugurano le mostre Luce e corpo con Federica Bottoli e Amos Crivellari e Cursus e Recursus con Annibel Cunoldi. La Bottoli, fotografa di moda, (...) riesce ad inquadrare il corpo umano in una dimensione più intensa, più vigorosa e nello stesso tempo surreale. L'azione creativa di Amos Crivellari si snoda su pochi elementi: il movimento, la luce, l'obiettivo. Le installazioni di Annibel Cunoldi sono, per la maggior parte, marcate dall'uso della parola.
Luce e corpo
con Federica Bottolo e Amos Crivellari
Cursus e recursus
con Annibel Cunoldi
Francesca Bottoli, fotografa di moda, attraverso una forte luminositÃ
dei bianchi e un'ovattata intensità dei neri, riesce ad inquadrare il
corpo umano in una dimensione più intensa, più vigorosa e nello
stesso tempo surreale. La forma non è quella immediatamente visibile,
o quella reale, ma quella della staticità , quella del riflesso, quella
della luce; è il volume della forma che l'artista vuole raccogliere.
Ciò che Bottoli evidenzia è dunque la ricerca dell'immobilismo, come
a creare una pausa che sottolinea la consistenza fisica del corpo, ne
dà così una dimensione spaziale, mentre l'obiettivo segue la forma,
ne fa risaltare la materia, raccoglie e descrive la luce che questa
dirama. E se da un lato la staticità segna ogni composizione,
dall'altro l'instabilità della posizione, il precario equilibrio,
conduce lo spettatore a leggere le opere con lo sguardo curioso
dell'indagatore.
L'azione creativa di Amos Crivellari si snoda su pochi elementi: il
movimento, la luce, l'obiettivo. La sua fotografia tende a raccogliere
il movimento della luce e di seguirla nelle sue variazioni cromatiche e
nei cambi di intensità . Allo spettatore non viene offerta la realtÃ
o l'oggetto materiale, ma ciò che questo riflette o come fonte
luminosa origina. Allora le luci colorate dei neon permettono "una
fotografica che diventa pittura" (Aloisi) che però con questa, almeno
sotto l'aspetto squisitamente tecnico, poco ha da condividere, se non
l'azione puramente gestuale, che diventa così protagonista poiché la
fotografia di Crivellari non subisce modificazione in fase di stampa,
né viene filtrata attraverso tecniche digitali; tutto origina dal
movimento, da quello stretto rapporto esistente tra l'occhio
dell'artista e l'obiettivo della macchina.
Le installazioni di Annibel Cunoldi sono, per la maggior parte, marcate
dall'uso della parola che, grazie alla sua flessibilità interpretativa
(poiché carica di significati semantici), ci pone in uno stato di
riflessione e di ripensamento. Il filo rosso, che l'artista ha inteso
costruire, si muove all'interno della linea del tempo. Lo fa citando
l'origine delle civiltà più conosciute, riportando le date di
nascita di alcune culture e delle loro religioni, rendendo così
evidente l'originalità di ogni storia, le loro diversità temporali,
ma soprattutto l'impossibilità di trovare un'unica ed esclusiva genesi
che possa essere espressione di un unico mondo, e così la negazione
della possibilità di un solo sentiero del divenire. Mediante questa
diversità Annibel Cunoldi materializza la sua concezione
dell'evolversi del pensiero attraverso le griglie linguistiche, una
forma espressiva che rende evidente la forza comunicativa della parola.
Il quotidiano berlinese "Tagesspiegel" ha scritto in un profilo
dell'artista: chi frequenta abitualmente inaugurazioni, tavole rotonde o
serate artistiche con artisti o curatori, deve incontrare Annibel
Cunoldi, riconoscibile dal suo cappello nero, nelle sue incursioni sulla
scena artistica. Non si può immaginare una testimone chiave più
adatta del processo di trasformazione della città , in quanto Annibel
Cunoldi lo osserva da artista e da autrice al tempo stesso. Le due forme
d'espressione s'incrociano nel suo lavoro e gli conferiscono chiarezza
intellettuale e precisione estetica. La metafora da lei sviluppata della
griglia linguistica venne già presentata in varie occasioni, ma sempre
creata per il luogo specifico (...).
Catalogo con testi di Diego Collovini
Inaugurazione domenica 16 settembre ore 11
Orari di Galleria
martedì, mercoledì e sabato 17.00 - 19.30
giovedì e festivi 10.00 - 12.30; 17.00 - 19.30
AI MOLINI
Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Portogruaro (VE)