Museo Civico delle Cappuccine
Bagnacavallo (RA)
via Vittorio Veneto, 1/a
0545 280911
WEB
Mino Maccari
dal 2/6/2007 al 4/8/2007
martedi' - domenica 10-12 16-19
0545 280816
WEB
Segnalato da

Tatiana Tomasetta



approfondimenti

Mino Maccari



 
calendario eventi  :: 




2/6/2007

Mino Maccari

Museo Civico delle Cappuccine, Bagnacavallo (RA)

Bagnacavallo presenta il primo Maccari, quello del periodo tra le due guerre mondiali, legato alla rivista Il Selvaggio, che l'autore diresse per quasi vent'anni. Sono esposti disegni, incisioni, opere grafiche e piccole tavole ad olio. A Cervia in mostra soprattutto oli e acquerelli degli anni 60 e 70. A margine di entrambi i percorsi espositivi e' visibile un programma audiovisivo su 30 anni di attivita' dell'autore.


comunicato stampa

L'eta' selvaggia / Cose mai viste

Con l'intento di estendere l'offerta di grandi eventi culturali sul territorio e di qualificare le
opportunità di soggiorno nel periodo estivo, la CNA provinciale di Ravenna ha individuato quest'anno due momenti e due prestigiosi contenitori d'arte per una grande mostra dedicata all'opera di Mino Maccari.

A fianco dell'ormai tradizionale appuntamento ai Magazzini del Sale di Cervia, giunto alla sua quarta edizione, quest'anno si associa il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, spazio vocato da alcuni decenni alle arti figurative e, in particolare, alle tecniche dell'incisione.

Potendo contare anche su intese di collaborazione già collaudate dagli Uffici turistici delle due Amministrazioni, è stato avviato un progetto che intende investire sia la costa che l'entroterra del Ravennate con una manifestazione di originale spessore culturale legata ad un grande artista del Novecento italiano.

All'interno della vastissima produzione di Maccari (Siena 1898 - Roma 1989) sono stati individuati, presso importanti collezioni romane, alcune opere ad olio ancora inedite che hanno ispirato il titolo della mostra, parafrasando una celebre raccolta di Ugo Ojetti.

La disposizione delle due mostre vede collocato a Bagnacavallo il primo Maccari, quello del periodo tra le due guerre mondiali, legato alla rivista Il Selvaggio, che l'autore diresse per quasi vent'anni, facendone una delle principali officine culturali del suo tempo. Saranno esposti qui disegni, incisioni, opere grafiche a tecnica mista, ma anche piccole tavole ad olio che meglio identificano il Maccari più noto ed apprezzato fino alla fine degli anni '40.

A Cervia, invece, saranno presentati soprattutto oli ed acquerelli degli anni '60 e '70, tra cui si segnala una tavola particolare, dipinta su entrambi i lati.

A margine dei due percorsi espositivi sarà visibile, sia a Cervia che a Bagnacavallo, un interessante programma audiovisivo di circa un'ora, realizzato sugli ultimi trent'anni di attività dell'autore, con interviste e servizi televisivi a lui dedicati, appositamente montati in occasione della scelta, caduta sull'artista toscano nel 2006, per l'Anno dell'Italia in Cina promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, allorché un'antologica di 140 opere di Maccari, intitolata Satira e Tenerezza ha goduto di ben quattro allestimenti in diverse città della Cina.

La mostra estiva promossa così dalla CNA provinciale, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, sarà accompagnata da un apposito catalogo contenente tutte le opere esposte sia a Cervia che a Bagnacavallo, oltre che da visite guidate lungo tutta l'estate 2007.


Note biografiche

Mino Maccari (Siena, 1898 – Roma 1989), scrittore, disegnatore satirico, pittore, giornalista, editore del Novecento. Nasce nel 1989 in una famiglia della piccola borghesia senese. Fin da piccolo estroverso e dotato di una vivace intelligenza visiva, è portato verso il disegno libero con il carboncino, ma il padre, professore di lettere, cerca in tutti i modi di indirizzarlo verso studi umanistici. Completati gli studi secondari si iscrive all'università. Interventista come molti giovani del suo tempo, partecipa a soli diciannove anni come ufficiale di artiglieria di campagna alla Grande Guerra.

Alla fine del conflitto riprende a Siena gli studi universitari e nel 1920 si laurea in giurisprudenza. Nel tempo libero si dedica alla sua vera passione: la pittura. Questo periodo molto tormentato del primo dopoguerra trova in Maccari terreno fertile per il suo carattere vivace, beffardo e polemico, che lo porta sia a partecipare agli scontri sociali nel paese, sia come personaggio non secondario alla Marcia su Roma del 1922.

Nel 1924 viene chiamato da Angiolo Bencini a curare la stampa della rivista Il Selvaggio, dove gli vengono pubblicate le sue prime incisioni. Dopo alcuni anni di convivenza tra lavoro al giornale e lo studio legale, agli inizi del 1926 lascia la professione forense per assumere la direzione del Selvaggio che terrà fino al 1942. Nel frattempo, negli anni che vanno dal 1927 al 1930, si fa conoscere al grande pubblico come pittore partecipando a varie mostre nazionali. Sempre nel 1930 Maccari lavora a Torino a La Stampa come caporedattore e ha come direttore lo scrittore Curzio Malaparte.

Per la sua opera pittorica ricca di evidenti accentuazioni cromatiche e pennellate veloci, il disegno violento unito al tratto vivo del segno grafico delle sue incisioni, viene riconosciuto dalla critica artista completo. Nel secondo dopoguerra continua ancora ad acquisire riconoscimenti, merito di un prolifico lavoro creativo a presentare alcune mostre personali, nel 1962 gli viene affidata la presidenza dell'Accademia dei Lincei e riesce ad ottenere addirittura una mostra personale a New York alla Gallery 63.

Dopo una vita passata al centro dell'attenzione, organizzatore di roventi e contraddittori dibattiti sulla cultura del secolo scorso, con il suo ultimo sorriso beffardo e canzonatorio disegnato sul volto, muore senza grandi clamori, in silenzio, quasi 92enne a Roma nel 1989.


I luoghi espositivi

Il Museo Civico delle Cappuccine a Bagnacavallo
Situato nell'ex Convento delle RR.MM. Cappuccine di San Girolamo, il Museo Civico delle Cappuccine" è un complesso armonioso molto ampio, disposto attorno ad un chiostro centrale e fianco del Parco Pubblico. Il Museo comprende la Sezione di Arte Antica, la Sezione di Arte Moderna e Contemporanea, il Gabinetto delle Stampe e la Sezione Naturalistica "Pietro Bubani".

Di particolare rilevanza è l'attività di studio e conservazione nel campo della grafica, intrapresa dal 1988 con l'istituzione del Gabinetto delle Stampe. Ricco di circa un migliaio di opere antiche e di più di 7.000 incisioni contemporanee, il Gabinetto delle Stampe è oggi promotore di un'intensa attività espositiva e di ricerca intorno alle diverse tecniche calcografiche. Non solo luogo deputato alla conservazione, dunque, ma centro promotore di iniziative volte alla diffusione.


Cervia, il Magazzino del Sale "torre"

Ambiente estremamente suggestivo nel cuore storico della città, fa parte, insieme al Magazzino del Sale Darsena e alla torre San Michele, dell'antica area dedicata allo stivaggio e alla commercializzazione del sale di Cervia. La sua costruzione risale al 1691, data antecedente il trasferimento della città dalle saline all'attuale posizione sul mare avvenuta qualche anno dopo, dal 1698 in poi.

Questa splendida costruzione, testimonianza della passata attività prevalente dei cervesi, ancora oggi è apprezzata e ammirata soprattutto per la sua struttura interna che ricorda quella di una cattedrale. A tre navate e sei campate, il suo interno mostra un ambiente imponente, articolato da colonne e archi che lo caratterizzano e ne fanno il simbolo del passato salinaro della città. Al suo interno venivano stivati oltre 100.000 quintali di sale cervese in attesa di distribuzione.

Recuperato di recente attraverso un attento restauro e riportato al suo antico splendore, il magazzino è sede molto ambita per esposizioni e attività culturali di vario genere. E' suggestivo scenario anche per sfilate di moda e servizi fotografici di grande qualità artistica.

Custode nel passato del prezioso "oro bianco" (il sale) prodotto dalle nostre saline il magazzino, oggi è custode della cultura e delle tradizioni della civiltà salinara che proprio in questo luogo storico trovano la loro perfetta collocazione. Due ante del magazzino infatti sono sede permanente di MUSA, museo interattivo che propone, attraverso percorsi guidati, la magica scoperta delle fasi di produzione del sale, dall'ingresso dell'acqua marina alla estrazione del pregiato "sale dolce". I percorsi conducono inoltre alla scoperta del lavoro e della vita dei salinari attraverso una importante raccolta di documenti storici con immagini, testi e attrezzi usati nell'arte antica della produzione del sale.


Uffici stampa:
CNA - Antonia Gentili
Tel. 0544 298636
agentili@ra.cna.it

Comune di Bagnacavallo - Remo Emiliani
Tel. 0545 280816
remiliani@racine.ra.it

Turismo Comune di Cervia - Annalisa Canali
Tel. 0544 915262
canalia@comunecervia.it

3 giugno-5 agosto:
Museo Civico Bagnacavallo
Via Vittorio Veneto 1/a - Bagnacavallo
Orari: in inverno da martedi' a domenica 10-12 15-18, in estate da martedi' a domenica 10-12 16-19

24 giugno-19 agosto:
Magazzini del Sale
Cervia
Orari: tutti i giorni dalle 20 alle 24

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