Equilibri in gioco. In mostra 40 opere pittoriche recenti e 20 bozzetti che coprono uno spazio temporale piu' ampio. Le tele mostrano quel rigore tipico di tutta la sua ricerca, che qui si concede qualche liberta' affidandosi sovente ad un segno curvilineo.
Equilibri in gioco
a cura di Luigi Cavadini
Si apre martedì 5 giugno alle ore 18, presso l’ex-chiesa di San Francesco a Como, in Largo Spallino, una rassegna della produzione recente (2000-2007) di Alvaro Molteni, uno dei decani degli artisti comaschi. Nato a Como nel 1920, sul finire degli anni Trenta l’artista lavora come disegnatore prima nello studio che Aldo Galli aveva a Como con Algo Sala e poi in quello di Carla Badiali. Per il loro tramite, soprattutto grazie a Badiali, comincia a frequentare lo studio di Manlio Rho dove si davano convegno i pittori e gli architetti - fra cui Radice e Terragni - esponenti di una delle stagioni più feconde dell’arte e dell’architettura nella città di Como.
Molteni, attento alle considerazioni e alle riflessioni di questi personaggi più anziani di lui, ormai avviati sulla strada del razionalismo (gli architetti) e dell’astrattismo geometrico (i pittori e gli scultori), realizza i suoi primi dipinti astratti che trovano un certo apprezzamento nell’ambiente tanto che nel 1942 sembra destinato a far parte della pattuglia degli artisti comaschi che partecipano alla Biennale d’Arte di Venezia nel Padiglione del Futurismo italiano allestito da Filippo Tommaso Marinetti. Alla fine il suo nome non comparirà in quella rassegna, forse perché ritenuto troppo giovane, cui partecipano invece Carla Badiali, Mario Radice, Manlio Rho, G. Aristide Bianchi, Cordelia Cattaneo, Carla Prina ed Eligio Torno. Ma Alvaro non si dà per vinto e continua a dipingere per passione in modo riservato per alcuni decenni, fino alla mostra personale che gli viene dedicata nel 1983 dalle Serre Ratti di Como a cura di Luciano Caramel.
Da allora si sono succedute molte esposizioni in gallerie e spazi pubblici, ma una delle occasioni più gradite all'artista e qualificanti per la sua storia è senza dubbio è stata la presentazione di alcune sue opere nella mostra “Astrattismo storico italiano. Il caso Como” che fu presentata al Museo Parisi Valle di Maccagno (VA) e alla Galleria del Design e dell’Arredamento di Cantù tra 2001 e 2002.
La sua opera si sviluppa ancora in piena creatività, come dimostrano le 40 opere recenti (più 20 bozzetti che coprono uno spazio temporale più ampio) presentate in questa esposizione che ha un titolo - Equilibri in gioco - che ben si adatta a quest’ultima produzione. Evidente è quel rigore tipico di tutta la sua ricerca, un rigore mai pesante o arrogante, che però qui si concede qualche libertà in più affidando ad un segno curvilineo il compito di dare maggiore liricità al suo pensiero e al suo narrare pittorico. La costruzione delle prospettive nello spazio, la libertà che si percepisce ampia e appassionata, i fondi-cielo che trasgrediscono i colori piatti dell’astrazione geometrica sono caratteristiche specifiche di questi anni. Saranno inoltre una sorpresa per tutti le opere bianco-su-bianco e i dipinti in cui sono inseriti dei led che generano interessanti effetti.
Alvaro Molteni - l’artista si firma solo Alvaro - ha voluto fortemente questa mostra in questo anno come omaggio a due dei suoi maestri, cui ha dedicato anche l’ opera che apre la rassegna, a Carla Badiali nella ricorrenza del centenario della nascita e a Manlio Rho a cinquant’anni dalla morte. Non manca un ricordo di Giuseppe Terragni costituito da due opere realizzate in occasione del centenario del 2004.
Inaugurazione 5 giugno 2007
Ex chiesa di S. Francesco
Largo Spallino 1 - Como
Orario: tutti i giorni, feriali e festivi, dalle 15 alle 19.30
Ingresso libero