Il ciclo Orange Juice giunge, con l'installazione outdoor di Alex Pinna, al terzo appuntamento. Entrare questa volta nel chiostro della Casa delle Letterature significhera' per un momento abbandonare la percezione del tempo e dello spazio borrominiano o meglio, avvertire come questo si tinga dei toni carichi delle trame arabeggianti, e come la sua dimensione venga stravolta dai riflessi di allucinatorie visioni da mille e una notte.
Il ciclo Orange Juice giunge, con l'installazione outdoor di Alex Pinna,
al terzo appuntamento. Entrare questa volta nel chiostro della Casa
delle Letterature significherà per un momento abbandonare la
percezione del tempo e dello spazio borrominiano o meglio, avvertire
come questo si tinga dei toni carichi delle trame arabeggianti, e come
la sua dimensione venga stravolta dai riflessi di allucinatorie visioni
da mille e una notte.
Il lavoro dell'artista milanese Alex Pinna si basa
sul forte smacco ironico attraverso il quale i suoi interventi o i suoi
personaggi fronteggiano, filtrandola la realtà , con lo scopo di
assottigliare i limiti tra quella reale e quelle del fumetto e del
cartoon. L'artista interagirà con il luogo immaginandolo come il
cortile di un caravanserraglio. I tappeti volanti che stazionano nel
giardino, come in un primordiale "otogar", attendono sospesi i loro
prossimi passeggeri, mentre le presenze fantasma di chi da lontano è
stato condotto qui, si avvertono ancora nell'aria.
La sfida ironica
dell'artista verso il suo spettatore è posta sul piano del confronto
tra questo e la possibilità che egli è lì a fornirgli: la fuga, la
libertà , l'illusione di intraprendere un volo con destinazione ignota.
Il desiderio, spesso denunciato dall'uomo, di riuscire ad assecondare i
propri sogni, di prendere distacco dalla realtà contingente,
quotidiana, di trasferirsi in terre lontane, ha qui la rappresentazione
del suo possibile appagamento: le lampade di Aladino sono lì in attesa
che qualcuno le sfreghi, le scalette di corda intrecciata un
incoraggiante sollecito a salire a bordo e partire.
L'insofferenza
umana, pur trovando nell'opera un chiaro invito ad esaurirsi, tenderà ,
come spesso accade, a conservare il suo paradossale equilibrio. E quella
opportunità , proprio perché offerta inaspettatamente, perché porta
come un dono disinteressato, non troverà facilmente qualcuno pronto a
coglierla, qualcuno che abbia il coraggio di lasciarsi andare alla
prospettiva di un viaggio senza certezze. Le scalette finiranno allora
per servire chi ne ha usufruito in partenza, ovvero le immaginarie
entità che, leggere, riprenderanno il loro volo.
Inaugurazione martedì 18 settembre 2001 ore 18,30
Orario:
dal lunedì al venerdì 9,00 - 19,00
sabato 9,00 - 13,00
Catalogo: il catalogo Orange Juice, che raccoglierà la documentazione
iconografica e narrativa delle tre diverse esposizioni, è in
preparazione; testi di Maria Ida Gaeta, Emanuela Nobile Mino, Ludovico
Pratesi.
Informazioni:
tel. 06 44702861/ fax 06 49385854
futuro2000@tiscalinet.it
tel. 06 68134697 / 06 6873649
Comune di Roma -Assessorato alle Politiche Culturali - Dipartimento
Cultura- Ufficio Convegni Mostre Conferenze
Orange juice è un progetto che si inserisce nel ciclo "Arte e
Letteratura" promosso dalla Casa delle Letterature del Comune di Roma in
collaborazione con l'Associazione Culturale Futuro.
Casa delle Letterature
Piazza dell'Orologio 3, Roma