Racchiusa in un grande cubo dalle spiccate caratteristiche multimediali, la visione dell'opera prende forma in una Stanza ideale, dove ogni oggetto e' significativo e simbolico, nell'intento di ricreare l'atmosfera della propria personale ricerca, coinvolgendo lo spettatore in un onirico e multiforme percorso di emozioni visive e intellettive.
La Stanza dell'Artista
A cura di: Fabrizia Buzio Negri
Nell'ambito degli Eventi Collaterali della 52. Esposizione Internazionale d'Arte, La Biennale di Venezia, è presentata "La Stanza dell'Artista" di Loredana Raciti, su progetto della Soprintendenza al Polo Museale Romano e del Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo e a cura di Fabrizia Buzio Negri.
All'interno della prestigiosa cornice del Presidio Militare di Riva degli Schiavoni a Venezia, la grande installazione darà modo al visitatore di entrare in stretto contatto con l'intima ispirazione dell'artista, in uno spazio dove lo spirito creativo trova espressione. Racchiusa in un grande cubo dalle spiccate caratteristiche multimediali e tecnologiche, la visione emozionale dell'opera prende forma in questa Stanza ideale, dove ogni singolo oggetto è significativo e simbolico, nel preciso intento dell'artista di ricreare l'atmosfera della propria personale ricerca, coinvolgendo lo spettatore in un multiforme percorso di emozioni visive e intellettive.
"La Stanza non solo è il laboratorio dove l'opera viene pensata elaborata e formulata...E' una sorta di epifania interiore dell'artista che tuttavia non ha lo scopo di creare uno spazio di contemplazione o di sosta dell' immaginazione, ma, al contrari, intende sollecitare un discorso "attivo" in cui la Stanza funge da scrigno di aspettative ben concrete, attraverso le quali si possa recuperare quella sorta di stupefazione cui il processo creativo è implicitamente legato." Prof. Claudio Strinati.
L'installazione è stata sviluppata come un unico progetto, sincresia tra arte, elementi tecnologici e materiali d'avanguardia. L'impianto emozionale della Stanza ben si concilia con l'avveniristica tecnologia applicata per la costruzione della struttura, realizzata da 3M, con l'utilizzo per la parte interna di una particolare pellicola a stratificazione di colore che ripropone fedelmente il pavimento dello studio romano di Loredana Raciti. L'obiettivo di sincresia tra opera d'arte, tecnologia e innovazione è accentuato dall'applicazione per l'esterno di un progetto di nanotecnologia sviluppato da Euromed e consolidato da ricerche del Politecnico di Milano: i moduli costruttivi di base della struttura della Stanza sono stati rivestiti con mattonelle ceramiche fotocatalizzatrici, che, grazie al processo di ossidazione della pellicola di titanio della quale sono ricoperte, consentono l'abbattimento delle sostanze inquinanti presenti nell'ambiente.
Le pareti blu cobalto accentuano l'atmosfera onirica, il mondo visionario di magia e mistero che La Stanza racchiude. La Lampada di Aladino, faro di luce nell'ombra, rappresenta l'avverarsi di un desiderio di sentimento, un messaggio di risveglio; la Porta luminosa infonde il senso di precarietà dell'esistenza, dove le due libellule, simboli del misticismo e dell'aldilà, cercano di porsi come spiriti guida dell'anima; il Tavolo del Bosco rimanda alla Natura, nell'inscindibile legame che ogni uomo ha con gli altri esseri viventi e dunque un monito al rispetto della vita e all'animo infantile di ognun; il Letto giapponese con cuscino di legno simboleggia il rigore e il dolore del sacrificio dal quale lo spirito dell'artista sfugge grazie agli Stivali volanti per cavalcare la libertà espressiva e artistica del proprio pensiero.
Loredana Raciti approda a questo progetto dopo un lungo percorso artistico, iniziato nel 1996 con la ripresa della tecnica collage di matrice cubista, reinterpretata con fotogrammi cartacei. La sua cultura eclettica e cosmopolita la porta ad abbracciare il Metropolismo di Achille Bonito Oliva e le sperimentazioni che riflettono la moderna comunicazione mediatica e il condizionamento rispetto alla coscienza collettiva.
Il viaggio artistico a partire dal 2000 compie un'ulteriore trasformazione emotiva, impossessandosi della materialità della natura e dei vivi colori delle terre. L'apice coloristico e la pienezza delle forme travolgenti si esprimono nella mostra del 2003 alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, felice momento creativo e d'ispirazione. Nel novembre 2005 la sinuosità del movimento corporeo affascina lo spettatore nella mostra-spettacolo al Teatro Nazionale dell'Opera di Bucarest.
Ora il viaggio interpretativo dell'artista, sempre in continuo evolversi, giunge qui alla Biennale di Venezia nella visione tridimensionale della sua ispirazione, "La Stanza dell'Artista", dove all'interno, oltre agli elementi emblematici, proposti "in una sorta di laboratorio della surrealtà" fa da controcanto YellowTale, video-frame dal ciclo P/Art, a painting in motion.
Come descritto in catalogo, nel testo antologico dalla curatrice della mostra, il critico Fabrizia Buzio Negri: "P/Art rifugge l'univocità convergente dello schermo attraverso una diaspora cromatico/musicale di brani che guidano entro l'idea stessa dell'immagine, come cifra di riferimento di un mondo interiore."
L'artista stessa racconta "Per la Stanza dell'Artista, mi sono ispirata al mondo delle geishe perché proprio come loro, anche l'artista segue un destino già segnato al quale non si può opporre. Al centro della Stanza, un "tatami" con un cuscino in legno, simbolo della durezza del cammino creativo...".
Ufficio Stampa:
Valentina Zolla Comunicazione
e-mail: valentinazolla@hotmail.com
Info artista:
http://www.loredanaraciti.it
Inaugurazione: sabato 9 giugno 2007 alle 19
Chiostro del Presidio Militare
Riva degli Schiavoni - Venezia
Orari: da martedi' a domenica 9.30-13.30 15.30-19, fino al 30 settembre apertura prolungata giovedi' e venerdi' alle 21.30, lunedi' chiuso
Ingresso gratuito