Museo della Grafica
Pisa
lungarno Galilei, 9 (Palazzo Lanfranchi)
050 2216060 FAX 050 2216065
WEB
Segni multipli
dal 7/6/2007 al 27/12/2007
Giugno-settembre 17-20. Ottobre-dicembre 15-19

Segnalato da

Matilde Meucci - Ufficio Stampa




 
calendario eventi  :: 




7/6/2007

Segni multipli

Museo della Grafica, Pisa

La mostra che da il via all'attivita' del museo, curata da Luigi Ficacci e Alessandro Tosi, e' dedicata ad una selezione di opere della donazione Argan. Attraverso l'ottica di uno dei protagonisti della cultura contemporanea, saranno ripercorse le ricerche grafiche di alcuni degli artisti piu' significativi del secondo '900.


comunicato stampa

Opere grafiche dalla donazione Argan

a cura di Luigi Ficacci e Alessandro Tosi

Si inaugura a Pisa il Museo della Grafica con una mostra dal titolo Segni Multipli. Opere grafiche dalla donazione Argan. Ospitato negli ambienti di Palazzo Lanfranchi, il Museo della Grafica nasce per volontà del Comune di Pisa e dell'Università di Pisa, che insieme intendono presentare alla città una struttura originale e di grande suggestione che integra, a livelli di eccellenza, il sistema museale cittadino. Viene così restituito alla città uno dei palazzi più belli e affascinanti dei lungarni, Palazzo Lanfranchi, già sede di uffici comunali e spazio per mostre temporanee. Il Museo della Grafica ospita le collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe del Dipartimento di Storia delle Arti dell'Università di Pisa, raccolta di grafica sorta nel 1957 per iniziativa di Carlo Ludovico Ragghianti e che ha fatto di Pisa un centro d'avanguardia nella conoscenza e nello studio dell'arte contemporanea.

Il Museo della Grafica si configura come una delle più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea, in grado di presentare a studiosi, studenti e appassionati un panorama di ampio respiro sulle ricerche artistiche che hanno percorso il XX secolo, con notevole livello qualitativo e attraverso il taglio critico e la grande lezione intellettuale e morale di personaggi come Timpanaro, Ragghianti e Argan. La mostra che da il via all'attività del museo, curata da Luigi Ficacci e Alessandro Tosi, è dedicata ad una significativa selezione di opere della donazione Argan. Attraverso l'ottica eccezionale di uno dei protagonisti della cultura contemporanea, saranno ripercorse le ricerche grafiche di alcuni degli artisti più significativi del secondo '900.

Segni multipli nel senso di una panoramica delle molteplici ricerche degli artisti italiani in anni di intense meditazioni formali in cui proprio l'impegno di studioso e di intellettuale di Argan, mai disgiunto da una convinta e appassionata partecipazione alla vita politica, aveva aperto orizzonti nuovi ai linguaggi dell'arte contemporanea, consentendone un pieno riconoscimento nel contesto di un dibattito internazionale. Se già nell'immediato dopoguerra Argan affrontava con esemplare sintesi interpretativa i temi legati alle avanguardie europee - dal cubismo all'astrattismo, da Picasso a Moore, da De Stijl a Gropius - è con i primi anni '60 che maturava le profonde riflessioni sulla funzione sociale ed educativa dell'arte attraverso la ridefinizione dei suoi presupposti teorici, laddove il superamento delle problematiche estetiche apriva a un rinnovato interesse per le arti applicate e per i rapporti con la tecnologia e l'industria.

Molte delle stampe esposte documentano la fitta rete di rapporti di stima e amicizia con gli artisti che ne hanno seguito e condiviso il pensiero critico. Oltre alle opere di alcune delle presenze più rilevanti dell'arte italiana in un arco di tempo che dal dopoguerra arriva ai primi anni '80 (da Capogrossi a Vedova, da Conti a Mastroianni, da Munari a Strazza) acquistano ad esempio un particolare significato le opere di alcuni degli artisti del "Gruppo Uno" (Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro e Giuseppe Uncini), nato a Roma nel 1962 e che trovava proprio in Argan il riferimento teorico. Segni multipli, quindi, anche e soprattutto per il ruolo dato alla stampa e al multiplo in un'accezione etica ancor prima che estetica, come momento imprescindibile per una più vasta diffusione e comprensione del fare artistico in una dimensione di impegno sociale.

Comitato scientifico: Paola Argan, Luigi Ficacci, Antonio Pinelli, Lucia Tomasi Tongiorgi, Alessandro Tosi

Con la collaborazione di: Nadia Marchioni

Segreteria organizzativa: Sabrina Balestri, Antonella Riacci, Alice Tavoni

Allestimento: Marco Guerrazzi. Con la collaborazione di: Olga Guerrucci, Maurizio Malasoma.

Il Museo della Grafica

Ospitato negli ambienti di Palazzo Lanfranchi, il Museo della Grafica nasce per volontà del Comune di Pisa e dell'Università di Pisa, che insieme intendono presentare alla città una struttura originale e di grande suggestione che integra, a livelli di eccellenza, il sistema museale cittadino. Il Museo della Grafica ospita le collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe del Dipartimento di Storia delle Arti dell'Università di Pisa, raccolta di grafica sorta nel 1957 per iniziativa di Carlo Ludovico Ragghianti e che ha fatto di Pisa un centro d'avanguardia nella conoscenza e nello studio dell'arte contemporanea. Il Museo della Grafica si configura come una delle più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea, in grado di presentare a studiosi, studenti e appassionati un panorama di ampio respiro sulle ricerche artistiche che hanno percorso il XX secolo, con notevole livello qualitativo e attraverso il taglio critico e la grande lezione intellettuale e morale di personaggi come Timpanaro, Ragghianti e Argan.

Collezioni

La raccolta Timpanaro

La raccolta di opere grafiche formata dall'illustre scienziato e storico della scienza Sebastiano Timpanaro, donata all'Università di Pisa dalla vedova Maria Timpanaro Cardini e dal figlio Sebastiano Timpanaro junior, costituisce il primo, prestigioso nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe. La raccolta è costituita da più di mille pezzi e si distingue in modo particolare per la sezione otto-novecentesca. Al prezioso nucleo di acqueforti di Giovanni Fattori e al corpus di incisioni ottocentesche, si uniscono disegni e incisioni di molti dei protagonisti di un primo Novecento vissuto da Timpanaro con intensa partecipazione: da segnalare in tal senso i fogli di Renato Birolli, Corrado Cagli, Massimo Campigli, Domenico Cantatore, Felice Carena, Carlo Carrà, Pietro Consagra, Primo Conti, Giorgio De Chirico, Pericle Fazzini, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mino Maccari, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Marino Marini, Ottone Rosai, Toti Scialoja, Ardengo Soffici, Arturo Tosi, Alberto Viani, Lorenzo Viani, Giuseppe Viviani e Tono Zancanaro. Particolare valore assumono le incisioni di Giorgio Morandi e Luigi Bartolini - autori che hanno firmato pagine tra le più alte dell'incisione novecentesca - e le prove grafiche di Eugenio Montale, nate ai tavoli delle "Giubbe Rosse" a Firenze proprio grazie ai suggerimenti dell'amico Timpanaro.

I doni degli artisti

Ininterrotto è stato l'accrescimento delle raccolte del Gabinetto Disegni e Stampe tramite le donazioni degli artisti, iniziate nel 1957 grazie agli appelli rivolti da Ragghianti ad artisti italiani e stranieri. Da segnalare l'ingresso di opere di autori come Giuseppe Capogrossi, Fabrizio Clerici, Emilio Greco, Ennio Morlotti, Bruno Munari, Achille Perilli, Arnaldo e Giò Pomodoro, Picasso, Aligi Sassu, Vittorio Tavernari, Ernesto Treccani, Emilio Vedova o Alberto Ziveri. Rilevante per quantità e qualità è il nucleo di opere dell'architetto futurista Mario Chiattone, donato nel 1965 e preziosa testimonianza di una produzione estremamente significativa nel panorama dell'architettura italiana del '900.

La donazione Argan

Si tratta di un prezioso nucleo di oltre 600 tra incisioni e disegni che documentano le amicizie e le relazioni del grande storico e critico d'arte Giulio Carlo Argan (Torino, 1909-Roma, 1992) con generazioni di artisti di diversa formazione e cultura, rappresentativi degli orientamenti dell'arte italiana del secondo '900. La raccolta, donata all'Università di Pisa dalla figlia Paola Argan e da suo figlio Andrea, comprende ad esempio opere di Carla Accardi, Luigi Boille, Giuseppe Capogrossi, Primo Conti, Antonio Corpora, Umberto Mastroianni, Luciano Minguzzi, Bruno Munari, Concetto Pozzati, Mauro Reggiani, Guido Strazza, Giuseppe Uncini e Emilio Vedova, offrendo così uno scenario emblematico di un momento di particolare intensità e problematicità di quelle ricerche artistiche che hanno trovato in Argan un imprescindibile punto di riferimento critico e teorico.

Il deposito perpetuo della Calcografia Nazionale

Nel 1967 la Calcografia Nazionale di Roma ha concesso in deposito al Gabinetto Disegni e Stampe una serie cospicua di incisioni, spesso in tirature ottocentesche. Repertori di numismatica, di glittica, di statuaria ed urbanistica antica si affiancano così alle numerose incisioni di traduzione, sia in campo artistico che antiquario (da Raffaello, Michelangelo, Albani, Reni, Poussin etc.).

Il patrimonio documentario

Il Gabinetto Disegni e Stampe presenta una ricca collezione di materiale bibliografico e documentario inviato dagli artisti e dalle gallerie d'arte, che copre un arco cronologico dagli anni '50 agli anni '70. Si tratta di documenti relativi a mostre di artisti tenute in diverse sedi d'Italia e comprende circa oltre 3.500 fra piccoli cataloghi, depliants, opuscoli, pieghevoli, inviti; un centinaio di manifesti di contenuto artistico, politico e satirico; biglietti da visita, fotografie, ritagli e recensioni da vari quotidiani e riviste, bozze di stampa, curricula di artisti.

Multimedia

Il Museo della Grafica prevede una sezione dedicata alla multimedialità e al rapporto tra le nuove tecnologie e la creazione artistica, dal documentario sull'arte alle frontiere attuali dell'arte elettronica.

Ufficio stampa

Università di Pisa
Antonio R. D'Agnelli
tel. 050 2212 531 fax 050 2212 678
mail: a.dagnelli@adm.unipi.it

Spaini & Partners tel. 050 36985
Matilde Meucci C 349 2381566 email matilde.meucci@spaini.it
Guido Spaini C 347 1419507 email guido.spaini@spaini.it

Museo della Grafica
(Palazzo Lanfranchi) - Pisa
Orario: giugno settembre 17 - 20, Ottobre dicembre 15 - 19.
Ingresso libero

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