Vitaliano Angelici
Alberto berti
Massimiliano Cacchiarelli Principi
Erika Calepini
Franco Campanari
Gaetano Carboni
Anna Carpiteti
Isabella Crucianelli
Davide Dall’Osso
Francesco Diotallevi
Carlo Iacomucci
Giovanni Gaggia
Davide Giovannini
Marzia Luchetti
Andrea Marconi
Roberta Manzotti
Mauro Migliorelli
Corrado Olmi
Massimiliano Orlandoni
Nazzareno Rocchetti
Silvia Salvarani
Armando Ginesi
Collettiva dedicata al grande favolista italiano Gianni Rodari. Ogni anno viene invitato un ristretto numero di artisti (pittori, scultori, grafici e scenografi), a cui si chiede di realizzare un elaborato che traduca in immagine un breve testo.
Collettiva dedicata al grande favolista italiano Gianni Rodari
A cura di Armando Ginesi
Autori: Vitaliano Angelici – Alberto berti – Massimiliano Cacchiarelli Principi – Erika Calepini – Franco Campanari – Gaetano Carboni – Anna Carpiteti – Isabella Crucianelli – Davide Dall’Osso – Francesco Diotallevi – Carlo Iacomucci – Giovanni Gaggia – Davide Giovannini – Marzia Luchetti – Andrea Marconi – Roberta Manzotti – Mauro Migliorelli – Corrado Olmi – Massimiliano Orlandoni – Nazzareno Rocchetti – Silvia Salvarani
Sede: Teatro S.Agostino – Pieve Torina (MC)
Si inaugura sabato 9 giungo la II° Edizione di “Spazio della Fantasia”, un’iniziativa che vuole rendere omaggio al grande favolista moderno Gianni Rodari, coniugando l’immagine letteraria con quella visiva.
Ogni anno viene invitato un ristretto numero di artisti (pittori, scultori, grafici e scenografi), a cui si chiede di realizzare un elaborato che traduca in immagine un breve testo di Rodari. Tale opera resterà in esposizione permanente in quello diventerà nel tempo un vero e proprio “Museo della Fiaba”.
Come afferma il critico Armando Ginesi, ideatore del progetto, “Lo abbiamo scritto nel catalogo dell’edizione scorsa: lo spazio mentale, dell’anima, quello in cui si produce e alberga la fantasia, è tutto nostro, impenetrabile, inviolabile e nessuno ce lo può rubare. Il suo prodotto, però, attraverso il linguaggio esce da noi, si esteriorizza e si cala nel sociale, si offre agli altri perché anch’essi ne possano godere.
Dunque si qualifica come un atto d’amore : fantasia come dono per allietare quanti vogliono condividere con noi la gioia dell’invenzione. La fantasia sta alla base di ogni intento creativo e Gianni Rodari, con la sua straordinaria capacità affabulatrice, ha fatto di essa, in modo ancor più accentuato rispetto alla normalità, il substrato del suo dire narrativo.
Da parte nostra abbiamo voluto tentare un esperimento non semplice: utilizzare un linguaggio (quello visivo: pittorico, plastico, grafico) per tradurne un altro (quello verbale). Ognuno di essi, si sa, possiede le proprie regole formali le quali si trasformano in sostanza inventiva e dunque traslare il senso dalla parola all’immagine (o viceversa) costituisce operazione niente affatto facile perché rischia di ingabbiare, all’interno di una griglia linguistica non propria, il senso di ciò che si è detto con un sistema grammaticale e sintattico di altra natura.
Sicché quando dal linguaggio verbale (orale o scritto che sia) si trasferisce il portato narrativo – con tutte le sue qualità, da quelle icastiche a quelle sfumate, con tutte le sue tinte, con tutte le sue valenze di prosa o poetiche – a quello dell’immagine, si possono percorrere due strade: una è l’illustrazione, l‘altra è la reinvenzione visiva autonoma. La prima è una attività creativa che potremmo definire di servizio la quale aggiunge la sua carica creativa a quella preesistente e le dà una consistenza visiva; la seconda è un’azione fattrice di fantasia totale che fa nascere una metafora visiva da un’altra verbalmente espressa.
Quest’anno gli artisti partecipanti allo “Spazio della Fantasia” hanno fatto ricorso sia all’una che all’altra modalità espressiva. Il risultato raggiunto è molto buono e si gioca tutto sul colore – in maniera prevalente – poi sul segno e sulla forma, ingredienti con cui si confeziona quel piatto prelibato che chiamiamo arte, prodotto della fantasia a cui abbiamo voluto dedicare uno spazio fisico. Il quale si appresta, anno dopo anno, a diventare una raccolta originale e qualitativamente interessante per trasformarsi poi, speriamo prima possibile, in un vero e proprio museo che abbia anche la possibilità di coinvolgere artisti stranieri. Ma di ciò parleremo più avanti. Ora preoccupiamoci di crescere in modo coerente e rilevante all’interno del contesto creativo nazionale. Per la gioia dei bambini ma anche degli adulti, così come ci avrebbe raccomandato caldamente di fare Gianni Rodari.”
Inaugurazione Sabato 9 giugno - ore 16.30
Teatro S.Agostino
via sant'agostino - Pieve Torina (MC)
Orario: tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Ingresso libero