Alessandra Capodacqua
Chiara Cochi
Simone Donati
Liliana Grueff
Martino Marangoni
Giuseppe Toscano
Margherita Verdi
Lara Vinca Masini
Collettiva fotografica. Opere di sette artisti
Collettiva fotografica. Opere di sette artisti
In una mostra, sette mostre. Un unico evento che raccoglie le personali di sette artisti che hanno segnato la storia della fotografia in Toscana negli ultimi anni: Alessandra Capodacqua, Chiara Cochi, Simone Donati, Liliana Grueff, Martino Marangoni, Giuseppe Toscano, Margherita Verdi. Alla Limonaia di Villa Strozzi “Fotografare oggi”, dal 19 giugno al 23 agosto 2007, dedicata alla scuola di fotografia Fondazione Studio Marangoni.
“La cultura fotografica in Toscana ha seguito un percorso autonomo e correlato”, ricorda la curatrice della mostra, Lara-Vinca Masini, che La mostra-evento di Villa Strozzi permetterà al pubblico di scoprire. Un percorso attraverso i lavori dei maggiori fotografi contemporanei toscani, un viaggio fra tanti scatti, un “istante del tempo catturato dall’occhio della macchina fotografica... congelato per sempre”, come scrive Alessandra Capodacqua, una delle fotografe in mostra.
Le fotografie di Martino Marangoni, fondatore dell’istituzione che ne porta il nome e che dal 1992 è impegnata nella formazione e nella promozione della cultura fotografica contemporanea, sono il risultato di una costante attività di ricerca personale affiancata a quella didattica. Dal suo obiettivo ancora una volta è catturata una città, Berlino, in una affascinante indagine tesa a cogliere la vita nelle nuove grandi realizzazioni architettoniche, che ne hanno trasformato l’immagine. Al suo fianco, Alessandra Capodacqua, vice presidente della Fondazione Studio Marangoni, elabora in “Emersioni” un raffinato linguaggio fotografico che, in ogni tema affrontato, privilegia l’introspezione, la leggerezza.
Chiara Cochi porta avanti una ricerca sottile, precisa, di grande intensità. “In habitat” è sia un’analisi del paesaggio, quasi umanizzato dal segno evidente dell’uomo, sia uno studio sulla persona raccolta nella sua interiorità segreta in quell’unicità che distingue come un delicato marchio. Simone Donati propone una serie in stile reportage. Nel suo “Saharawi” analizza l’esistenza di questo popolo dimenticato da quando la guerra tra Marocco e Mauritania lo ha costretto trovare rifugio nel deserto del Sahara, dal quale non si è più mosso e dove oggi, le originarie tendopoli si sono trasformate quasi in vere città. L’attenzione di Liliana Grueff è invece rivolta alla scrittura e al segno, come mezzo di comunicazione tra gli uomini, ma anche come espressione di se stessi, del proprio “esserci”. In “Incrinature/resistenze” l’attenzione dell’autrice è concentrata sul libro e sui segreti che le pagine nascondono.
Poi “Miniere di Zolfo: Tallarita Trabia” di Giuseppe Toscano: è ancora l’uomo il tema principale, ma non nella sua fisicità bensì nelle manifestazioni del suo vivere, nelle tracce della sua fatica: così una miniera abbandonata diventa museo di antropologia culturale. Margherita Verdi visualizza alcuni “luoghi della memoria” nel suo “Decalcomanie”, individuando piccoli oggetti disseminati nella natura, che sembrano trasformarsi in “reliquie che si distaccano dall’insieme come decalcomanie”. Tutto rimanda sempre all’uomo, alle tante vite vissute, alle tante componenti reali, virtuali, mentali, che all’uomo, alla qualità della sua vita si ricollegano. Un approfondimento, anche in questo caso, nel profondo della vita umana.
Il catalogo della mostra è stato realizzato con il contributo di Polistampa e di Foto Ottica mb.
Limonaia Villa Strozzi
Via Pisana, 77 - Firenze
Orario: tutti i giorni dalle 19 alle 23
Ingresso libero