Monica Pennazzi
Maria Cristiana Fioretti
Maria Pia Daidone
Luisa Bergamini
Giovanni Boldrini
Arturo Borlenghi
Alessandro Carlini
Umberto Esposti
Antonio Fomez
Giuseppe Antonello Leone
Franco Lista
Chiara Strozzieri
Chiara Catalani
Romy Nardi
Ettore Le Donne
Nabil
Massimo Pompeo
Giovanni Lacatena
Cesare Iezzi
Alessandro Perinelli
Clara Rezzuti
Benvenuto Succi
Gianni Rossi
Ognuno degli artisti in mostra ha affidato segni e colori a una delle 22 carte del mazzo dei tarocchi, cercando di assicurare sostanza alle attese e ai passaggi che esse generano. Nell'ambito del VII Festival Hermatema. A cura di Maurizio Vitiello.
Collettiva
A cura di: Maurizio Vitiello
Nell'ambito del VII Festival Hermatema (Scienze Arti Alchimia - tra arte, musica, spettacolo, conferenze e performances ed esposizioni -) sarà inaugurata al Museo dei Tarocchi venerdì 22 giugno 2007, alle ore 18, la mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata "22 Artisti per 22 Arcani" con opere originali di Monica Pennazzi, luna; Maria Cristiana Fioretti, sole; Maria Pia Daidone, eremita; Luisa Bergamini, torre; Giovanni Boldrini, morte; Arturo Borlenghi, bagatto; Alessandro Carlini, ruota della fortuna; Umberto Esposti, amanti; Antonio Fomez, giustizia; Giuseppe Antonello Leone, papessa; Franco Lista, giudizio; Chiara Strozzieri e Chiara Catalani, diavolo; Romy Nardi, imperatrice; Ettore Le Donne, matto; Nabil, mondo; Massimo Pompeo, stelle; Giovanni Lacatena, appeso; Cesare Iezzi, imperatore; Alessandro Perinelli, carro; Clara Rezzuti, temperanza; Benvenuto Succi, forza; Gianni Rossi, papa.
Apertura su appuntamento, sino a mercoledì 19 settembre 2007.
Ecco chi ha risposto ed a quale carta ha affidato segni e colori: Monica Pennazzi, luna; Maria Cristiana Fioretti, sole; Maria Pia Daidone, eremita; Luisa Bergamini, torre; Giovanni Boldrini, morte; Arturo Borlenghi, bagatto; Alessandro Carlini, ruota della fortuna; Umberto Esposti, amanti; Antonio Fomez, giustizia; Giuseppe Antonello Leone, papessa; Franco Lista, giudizio; Chiara Strozzieri e Chiara Catalani, diavolo; Romy Nardi, imperatrice; Ettore Le Donne, matto; Nabil, mondo; Massimo Pompeo, stelle; Giovanni Lacatena, appeso; Cesare Iezzi, imperatore; Alessandro Perinelli, carro; Clara Rezzuti, temperanza; Benvenuto Succi, forza; Gianni Rossi, papa.
Questo "mazzo" di tarocchi imperniato a "rispondere" sul rapporto con l'alchimia diventerà un "must", un "cult" nel mondo dei collezionisti di tarocchi. I collezionisti potranno visionare, gustare, "guadagnare" immagini insolite, redatte con amore, più che con sapienza; venute, insomma, fuori da uno studio all'approccio con i tarocchi, prima, e con l'alchimia, poi.
I tarocchi sono "sentiti", si percepisce il rapporto che molti hanno con le carte per antonomasia e l'urgenza di altri di toccarli, tastarli e palparli, quasi si nascondesse un mondo probabile da perlustrare con un telescopico imbuto che solletica o picchia su un orizzonte possibile di arcani da praticare per "afferrare" meglio la vita. E, difatti, gli artisti hanno cercato di assicurare sostanza alle attese e ai passaggi che respirano; hanno indugiato con un contatto "estremo" per allargare una presa di coscienza, corroborata anche dalla disamina di ciò che si sedimenta nella vita.
(Maurizio Vitiello)
Inaugurazione: venerdì 22 giugno 2007 alle 18
Museo dei Tarocchi
Via A. Palmieri 5 - Riola