Pilar Albarracin
Elizabeth Aro
Betty Bee
Nan Goldin
Suzy Gomez
Luzia Simons
Tracey Moffatt
Liliana Moro
Yoko Ono
Berni Searle
Achille Bonito Oliva
Collettiva. "Costante nelle opere di Pilar Albarracin, Elizabeth Aro, Betty Bee, Nan Goldin, Suzy Gomez, Luzia Simons, Tracey Moffatt, Liliana Moro, Yoko Ono e Berni Searle e' l'irruzione metaforica del fattore temporale che potenzia naturalmente il tema della passione che permette distacco e rappresentazione." (A.B.Oliva)
La Passione Secondo ABO
a cura di Achille Bonito Oliva
Passioni minime è il luogo dell’immaginario femminile, capace di elaborare le proprie turbolenze sentimentali, erotiche, politiche, sessuali, senza alienarsi e lasciarsi assorbire. La convenzione per la quale la passione sembra essere romanticamente una sorta di professione ed appalto della condizione femminile viene ribaltata e riportata in una condizione che permette analisi e sintesi nello stesso tempo.
Le artiste scelte, appartenenti tutte a culture e contesti diversi tra loro, adoperano materiali, tecniche e linguaggi multimediali che vaporizzano la passione mediante installazioni, proiezioni, citazioni cinematografiche ed inserimenti sonori. L’ironia è usata strategicamente da queste artiste donne che scelgono ciascuna l’ambito della passione da rappresentare che corre così dall’eros al pathos, dalla politica alla religione, dalla natura all’antropologia. Ora la passione, all’imbocco del XXI secolo, filtrato culturalmente da una concezione più paritaria tra il maschile e il femminile, la passione si fa volutamente minore ed assume la cadenza di un racconto volutamente a passo ridotto.
Costante nelle opere di Pilar Albarracin, Elizabeth Aro, Betty Bee, Nan Goldin, Suzy Gòmez, Luzia Simons, Tracey Moffatt, Liliana Moro, Yoko Ono e Berni Searle è l’irruzione metaforica del fattore temporale che potenzia naturalmente il tema della passione che permette distacco e rappresentazione. Le passioni vengono formalizzate dalle artiste sempre con segnali mai amplificati, ma concentrati su pochi elementi e presentati con molteplici registri, dall’enfasi della Moffatt, al conflitto della Moro al dolore della Goldin, all’eros della Aro al viaggio edipico della Gòmez, alla confessione di Betty Bee, all’erotismo della Searle, alla danza della Albarracin, alla lussuria della Simons, fino al dichiarato amore di Yoko Ono per Ravello.
Le artiste accettano dunque la minorità delle proprie passioni, consapevoli di vivere nella civiltà postindustriale ed in una estesa società di massa, dove tutto diventa oggetto rappresentabile al servizio della sensibilità pellicolare di un pubblico di voyeur. Se ci deve essere spettacolo, allora che sia short, un cortometraggio che argina dentro di sé con ironica brevità il tema e consegni allo spettatore più che uno scenario totale tracce e dettagli di un percorso appassionato.
Immagine Betty Bee
Villa Rufolo
Piazza Duomo - Ravello (SA)
Orario: 10-20
Ingresso libero