Cortile Sassolini
Panzano (FI)
Piazza Ricasoli, 3

Clante
dal 7/7/2007 al 30/7/2007
335 224862
WEB
Segnalato da

Leonora Bisagno




 
calendario eventi  :: 




7/7/2007

Clante

Cortile Sassolini, Panzano (FI)

Leonora Bisagno, Perrine Wettstein, Wanli. La campagna come luogo di produzione artistica. Il paesaggio culturale inteso come serbatoio storico e come confronto con lo stato delle cose attuale.


comunicato stampa

Leonora Bisagno, Perrine Wettstein, Wanli

Un ciclo di mostre ideato da Heinrich Nicolaus con Wolf Guenter Thiel

Il progetto intende aprire un confronto sull’idea di paesaggio culturale come idea e come valore, non solo nel Chianti e in Toscana. Il dogma contemporaneo del sistema dell’arte insiste sulla centralità delle (grandi) città come luoghi esclusivi di produzione e di messa in scena. Alla campagna toscana viene concessa una specie di nicchia benevola: nelle proprietà di grandi collezionisti, che espongono la propria collezione e le iniziative più o meno frequenti e durature di singoli o associazioni e istituzioni.

La campagna come luogo di produzione artistica è un'altra cosa. Il paesaggio culturale inteso come serbatoio storico e come confronto con lo stato delle cose attuale sarà l’oggetto della mostra. Quello che ci interessa è lo sguardo dell’artista sull’evoluzione del paesaggio. Il Chianti come modello alternativo al paesaggio rurale, scena di una produzione industrializzata e razionalizzata al massimo, e alla città intesa come realtà sociale, culturale, ambientale ed urbana.

Cosa sono state storicamente le caratteristiche del paesaggio culturale, e cosa sono le condizioni di una fusione ideale fra naturale e culturale nel mondo di oggi? L’impegno dell’artista come analista interdisciplinare di un contesto complesso che coinvolge la storia, l’architettura, l’agricoltura, la biologia, la geologia e la sociologia del territorio mira a costruire un intervento preciso ed articolato ponendo delle domande che coinvolgeranno l’identità del luogo degli interventi. Questo ciclo di mostre guarderà alcune piante ed elementi presenti nel Chianti tra cui il bambù, i papaveri d’oppio, il gelsomino, lo zafferano, i bachi da seta, il giaggiolo, la canapa.

Il gelsomino
Queste piante hanno una cosa in comune (escluso il giaggiolo): non vengono comunemente associati al Chianti, ma all’Oriente. Le ritroviamo coltivate da centinaia di anni proprio qui, nel Chianti (ma non solo). Sappiamo della via della seta, delle incursioni europee di Dsingis Khan, delle crociere di Marco Polo e di missionari che partivano per l’Oriente.

Da un lato il Chianti ha subito la contaminazione tramite elementi che hanno la loro provenienza in paesi lontani come la Cina, dall’altro lato il Chianti è caratterizzato dall’ architettura e dai reperti archeologici che sono testimoni di una storia, dagli Etruschi ai Romani ai Longobardi al medioevo dei missionari cristiani fino alla collocazione fra due centri del potere del Rinascimento come Firenze e Siena. Il rapporto fra città e campagna che è spesso conflittuale, perché la campagna si oppone ai cambiamenti, mentre la città spinge per il nuovo, può essere una simbiosi costruttiva, che produce il paesaggio culturale non come idea statica, ma come una realtà che partecipa alla storia delle città e ne approfitta. Il nostro progetto cerca di definire le condizioni del paesaggio culturale come un possibile modello di vita anche nel futuro.

Un progetto organizzato da :
Momap_Museum of Modern Art Panzano
In collaborazione con il LAC Laboratorio di Arte Contemporanea e con la partecipazione di Marco Mazzoni, dell’Associazione “Zafferano Colline Fiorentine” e con l’Associazione “Arte in Chianti”
Con la partecipazione di Rossella Tesi.

inaugurazione ore 18

Cortile Sassolini
Piazza Ricasoli, 3 - Panzano (FI)
Ingresso libero

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