Videoanthology. Tra trasgressione, miti e quindici minuti di fama, il progetto espositivo e' una retrospettiva attraverso la quale il pubblico ha l'opportunita' di avere una visione completa della produzione filmica dell'artista, sospesa tra fiction e documentario. A cura di Roberto Martino.
Videoanthology
a cura di Roberto Martino
La Videoarte ha quaranta anni di storia, ma è tuttora
considerata un'arte in evoluzione che assume sempre
più analogie cinematografiche grazie alle nuove
tecnologie digitali che permettono agli artisti di
portare l'immaginario video su sperimentazioni
estetiche sempre più complesse. Il video e il film,
sono diventati negli ultimi anni strumenti autonomi
di espressione e comunicazione all'interno dell'arte
contemporanea. Usati negli anni '70 come mezzi
sperimentali, i video sono oggi in costante dialogo e
competizione con mezzi tradizionali come la pittura e
la scultura. Un'espressione artistica sempre più
diffusa dunque, alla quale Fondazione SoutHeritage
dedica il progetto di mostra - ANDY WARHOL /
videoanthology.
Tra trasgressione, miti e quindici minuti di fama, il progetto
espositivo è una retrospettiva attraverso la quale il pubblico ha la
rara opportunità di avere una visione completa di uno degli aspetti
più salienti del lavoro di Andy Warhol: quello legato al video.
Un progetto dunque, per comprendere i meccanismi sperimentali della
filmografia warholiana che possiamo considerare alla base di molta
Videoarte contemporanea all'interno di una logica d'immagine-limite,
che consente di citare il grande mondo del cinema, di utilizzare
documenti e repertori, per confrontarli con la storia presente.
L'opera video-filmica di Andy Warhol, sospesa tra fiction e
documentario, rispecchia profeticamente il nostro presente mai così
mediatizzato e la maturità di questo mezzo raggiunta nell'arte
contemporanea, in cui l'artista racconta le proprie idee e storie
non più esclusivamente con i linguaggi classici, ma con strumenti
tecnologicamente avanzati e tuttavia malleabili a una sintassi
ancora molto personale e umana.
Con questo progetto curato da Roberto Martino, Fondazione
SoutHeritage intende dunque sottolineare il carattere non più
sperimentale ma lirico e massivo dell'immagine video nell'arte
contemporanea , a cui importanti musei hanno dedicato speciali
dipartimenti, concentrati nella raccolta e nella presentazione di
artisti che utilizzano il video come medium.
Un apposito setting progettato e allestito dallo studio
d'architettura Lab COPROJECT di Berna, coinvolge il luogo espositivo
che per 7 giorni consecutivi, accoglie proiezioni singole o multiple
delle opere introdotte da presentazioni critico-didattiche.
La mostra segue la seguente programmazione:
06_07 Kiss_1963-64
Blow Job_1963
Empire_1964
Mario Banana_1964
07_07 My Hustler_1965
08_07 Vinyl_1965
Velvet Underground & Nico_1966
09_07 The Chelsea Girl_1966
10_07 I a Man_1967
11_07 The Nude Restaurant_1967
12_07 Lonesone Cowboys_1968
Inaugurazione 6 luglio 2007
Fondazione SoutHeritage
via F.sco Paolo Volpe 6 - Matera
Proiezioni ore 18
Ingresso libero