I suoi personaggi sono spesso volti della contemporaneita' riproposti dai media, creati pero' attraverso numerose stratificazioni e velature, con passaggi dall'argento al grigio piombo al quasi-nero. In mostra i suoi ultimi dipinti.
Mercoledì 11 luglio 2007, alle ore 18.00, sarà inaugurata la personale dell’artista urbinate Geraldina Garattoni. La mostra è a cura della Capricorno Gallery, che presenta da anni le proposte più interessanti del visivo contemporaneo (con sedi a Capri e a Washington DC). Nella meravigliosa cornice del Castello di Lupinari, una sede di grande suggestione dove forti sono gli echi di un passato legato alla vita dell’antica aristocrazia terriera toscana, il vernissage sarà accompagnato da un delizioso cocktail.
La mostra
Con opere di grande raffinatezza ed eleganza Geraldina Garattoni presenta l’ultima produzione, sempre estremamente coerente alla scelta stilistica che la contraddistingue: totalmente individuale ed originale.
Le sue donne, sognanti, pensierose, sempre introverse anche quando rivolgono lo sguardo all’osservatore, rivelano l’animo dell’autrice, che ha scelto una vita riservata, quasi ascetica per i tempi moderni. L’elemento decorativo, che è sempre presente nelle sue opere - anche quando affianca semplici ritratti, sotto forma di pannello lavorato ad acrilico, spesso con l’aggiunta di foglia d’oro bianco - ha talvolta il fascino vagamente palpitante tipico del Liberty, talaltra la profonda spiritualità dei disegni preliminari di Dante Gabriele Rossetti.
Attraverso le numerose stratificazioni, le sapienti velature, che creano infiniti passaggi dall’argento al grigio piombo al quasi-nero, la Garattoni nobilita il disegno fino a trasformarlo in pittura e i materiali – la grafite, la carta – dei quali si serve per infondere un’aura di eterna bellezza alle figure rappresentate. In tal modo il chiaroscuro si fa colore, vibra di una luce quasi irreale, ottenuta con tecnica impeccabile.
I personaggi della Garattoni sono spesso volti della contemporaneità, riproposti dai media; eppure la loro resa crea una fondamentale distanza, più intuita che ostentata, dal realismo pittorico. Simili a vecchie fotografie, dove il tempo ha sfumato i contorni dei visi e dei corpi, i volti sono lontani dalla realtà quanto lo è la madonna di dantesca memoria; ma più dolci, intimamente presi dal mistero senza tempo dell’universo femminile.
Estratti in catalogo: Geraldina Garattoni, di Lynne Lawner (ott. 2005)
Garattoni si è saggiamente fermata al confine delle sue visioni, preferendo un effetto ricco a qualsiasi gradazione, e scegliendo solo apparenze invece di scene che potrebbero falsificare o alterare quella prima impressione ed intuizione. Inoltre essa applica industriosamente abilità tecniche spesso riservate alla pittura, per esempio il difficile processo di velatura che potremmo definire oltre l’impossibile per ottenere un effetto cupo e fioco simile agli smalti nella pittura veneziana.
Così come queste tecniche hanno un proprio contenuto, la stratificazione inevitabilmente suggerisce una molteplicità di significati.
Garattoni riesce nel guidarci, come Beatrice, attraverso questi suoi “passaggi” inventati dal puro nulla – nostalgica apparenza di un passato stimolata con provocativi elementi del presente, e ondeggiano silenziosamente verso il futuro… fatto di donne.
Nota biografica
Geraldina Garattoni è nata a S. Angelo in Lizzola nel 1949; vive e lavora ad Urbino. Qui, assieme ad altri membri della famiglia, dirige la Stamperia d’Arte Grafica Santachiara. Questa attività le ha reso possibile lavorare gran parte della propria vita a fianco di nomi noti nel mondo dell’arte; ma solo dieci anni fa, a seguito di una profonda crisi d’identità, la Garattoni ha deciso di intraprendere in prima persona il cammino di artista, ottenendo da subito un grande successo di critica ed importanti committenze. Ha esposto in Italia, Svizzera, Lussemburgo, Belgio, Francia, Germania, Olanda e Stati Uniti.
Inaugurazione Mercoledì 11 luglio 2007, alle ore 18.00
Castello di Lupinari
Bucine (AR)
Ingresso libero