L'esposizione presenta un ristretto numero di opere rappresentative ed emblamatiche dello scultore, autore di una delle tre porte bronzee della Basilica Vaticana. A cura di Enzo Rossi-Roiss e Floriano De Santi.
Personale
a cura di Enzo Rossi-Roiss e Floriano De Santi
L'esposizione di Venanzio Crocetti (1913-2003), concomitante con la 52°
Biennale Internazionale d'Arte, sarà allestita nella sala espositiva e
nella "porta d'acqua" del Palazzo Priuli-Bon in San Stae a Venezia sul
Canal Grande, con poche opere rappresentative ed emblematiche,
organizzata dall'Associazione Culturale Italo-Baltica e col patrocinio
della Compagnia De Calza "I Antichi", a cura di Enzo Rossi-Ròiss e
Floriano De Santi.
Il Crocetti e l'autore di una delle tre porte bronzee della Basilica
Vaticana (le altre due sono di Manzù e Minguzzi). E' stato docente a
Venezia presso l'Accademia di Belle Arti dal 1946 al 1955, subentrando
ad Arturo Martini. A Venezia ha esposto le sue sculture in ben sei
Biennali (cinque consecutive dal 1934 al 1942, più quella del 1952),
aggiudicandosi il Gran Premio per la Scultura nel 1938 (venticinquenne).
Durante la sua lunga esistenza ha esposto in prestigiose sedi museali
internazionali. Gli è stata intestata una Fondazione-Museo a Roma (via
Cassia 492), il cui scopo statutario precipuo è la tutela e
valorizzazione della sua operosità artistica a futura memoria.
L'esposizione nella sala espositiva e nella "porta d'acqua" del Palazzo
Priuli-Bon in San Stae sul Canal Grande, quasi certamente sarà visitata
anche da chi gli è sopravvissuto, dopo essere stato suo allievo a
Venezia nell'Accademia di Belle Arti. E sarà colta dagli amatori come
occasione per una verifica esegetica dei suoi insegnamenti visibili o
dissimulati in tante opere di scultori suoi coetanei o posteri.
Inaugurazione 4 agosto
Palazzo Priuli-Bon
Campo San Stae, 1979 - Venezia