I segni incrociati del silenzio. La mostra ha il duplice intento di indagare da un lato il rapporto di Morlotti con un aspetto peculiare della sua produzione artistica - la grafica - attraverso una selezione della sua produzione incisoria che va dagli anni '70 al 1990 e, parallelamente, di documentare il legame dell'artista con la Liguria.
I segni incrociati del silenzio
La programmazione estiva degli eventi culturali del Comune di S. Stefano al
Mare inaugura la stagione con la mostra Ennio Morlotti. I segni incrociati
del silenzio, che verrà inaugurata sabato 21 luglio alle ore 18,00 e rimarrà
aperta sino a domenica 19 agosto.
La rassegna ospitata nella suggestiva cornice della Sala Consigliare, al
primo piano della storica Torre ennagonale, sede del Comune, ha il duplice
intento di indagare da un lato il rapporto di Morlotti con un aspetto
peculiare della sua produzione artistica, la grafica, attraverso una
selezione della sua produzione incisoria che va dagli anni ¹70 al 1990 e,
parallelamente, di documentare il legame dell¹artista lecchese con questa
parte di liguria attraverso il profondo e proficuo rapporto di amicizia
ultratrentennale che lo legò allo scrittore Francesco Biamonti, cantore
dell'estremo ponente imperiese, grande narratore di paesaggi liguri.
L'iniziativa voluta dal Comune di Santo Stefano al mare per celebrare, a
quindici anni dalla sua scomparsa, uno dei principali protagonisti della
vicenda artistica italiana ed europea si è arricchita grazie al contributo
dell¹Associazione Amici di Francesco Biamonti che ha messo a disposizione
materiale documentario che testimonia del rapporto fra il pittore e lo
scrittore e ne racconta l'amicizia, le idee e le affinità.
L¹incisione è un genere che Morlotti ha praticato -con notevole ritardo
rispetto alle tappe iniziali della sua pittura- a partire dal 1958, con
diverse cesure temporali, sino alla sua scomparsa avvenuta nel 1992.
Le opere in mostra, una quarantina di acqueforti datate dal 1979 al 1990,
riproducono paesaggi, fiori (rose, calendule, girasoli), alberi e foglie,
melograni, nudi femminili, tutti temi che rispecchiano fedelmente i cicli
tematici dei dipinti e ne moltiplicano le suggestioni in una accezione
diversa, senza l'artificio degli abbellimenti o le indulgenze a facili
astuzie di mestiere.
In questi lavori il classico elementare tratteggio,
semplice o incrociato, più o meno fitto, che scava le ombre o lascia
filtrare la luce, rende con sicuro impatto l'immediatezza e la freschezza
dell¹intuizione artistica. Sembrerebbe che Morlotti si sia accostato
all¹acquaforte quando nei suoi tormentati impasti matrici ha iniziato a
farsi innanzi un problema di luce che alla fine degli anni settanta e oltre
è diventato la dominante della sua pittura (Dante Isella in Ennio
Morlotti. Opera incisa Catalogo generale delle incisioni di Ennio Morlotti
a cura di Repetto & Massucco Galleria Bottega d¹arte, Acqui Terme, 1990).
Una sezione della mostra ospita una raccolta di scritti, fotografie e
cataloghi per documentare il sodalizio più che trentennale fra Ennio
Morlotti e Francesco Biamonti ed evocare le suggestioni di un dialogo tra
due straordinarie esperienze creative condotte nel campo di due specifici
linguaggi, quello pittorico e quello letterario, in costante e feconda
relazione. A documentare la grande intesa e affetto tra i due artisti -che
si conobbero nel 1958- ma anche il loro profondo e fervido sodalizio
culturale, una serie di immagini in cui sono ritratti fra il verde della
campagna di San Biagio della Cima e altre ancora che li mostrano in visita
allo studio di Cézanne a Aix-en-Provence, o alla Fondazione Maeght di St.
Paul de Vence. Sono esposti, in copia fotostatica del dattiloscritto
originale, anche i numerosi testi critici scritti da Biamonti su Morlotti
che si possono considerare una riflessione sul significato stesso dell¹arte
e sono il frutto di un lungo dialogo critico che meglio fa comprendere
l'opera del pittore e ne rivela l¹anima mediterranea oltre a mettere in
evidenza temi e figure che attaversarono i libri del romanziere mostrando le
radici della sua poetica.
Ufficio Stampa:
Emanuela Filippi - 02.4547.907 - emanuela.filippi@tiscali.it
Inaugurazione: sabato 21 luglio, ore 18
Palazzo del Comune - Sala Consigliare
Lungomare D'Albertis 4 - Santo Stefano al mare (IM)
Orari: aperto tutti i giorni: h. 18-20, 21,30-23,30
Ingresso: libero