Antonio Ambrosino
Paolo Bini
Marco Cammarata
Andrea Caputo
Giulio Del Ve'
Daniela Di Mare
Vincenzo Frattini
Gradinetta & Marchese
Giusy Parisi
Antonio Patrizio
Andrea Pierro
Anna Maria Saviano
Valerio Veneruso
Marcella Ferro
Collettiva multisettoriale. Il disegno di una geografia della nuovissima arte campana, sgombra, pero', dalle inquinanti speculazioni mondane, dalle ritualita' di una certa critica celebrativa di tendenze omologanti. A cura di Marcella Ferro.
Nuovissima generazione di artisti in Campania
a cura di Marcella Ferro
Sabato 21 luglio, alle ore 19,00, nel Salone delle Conferenze del Fondo Regionale d'Arte Contemporanea di Baronissi, sarà inaugurata la mostra Echi Temporanei, uno spaccato su una nuovissima generazione di artisti in Campania, curata da Marcella Ferro con opere di Antonio Ambrosino, Paolo Bini, Marco Cammarata, Andrea Caputo, Giulio Del Vè, Daniela Di Maro, Vincenzo Frattini, Massimiliano Gradinetta & Roberto Marchese, Giusy Parisi, Antonio Patrizio, Andrea Pierro, Anna Maria Saviano, Valerio Veneruso. Una mostra che apre i confini, nello stile del Frac, ad altre esperienze, attivando un rapporto diretto sui linguaggi: alle ore 21,00 si terrà il concerto di una nuovissima band campana i The Mantra Above The Spotless Melt Moon.
“La mostra Echi Temporanei, dedicata ad aspetti della 'nuovissima generazione' di artisti campani - annotano nella presentazione il sindaco di Baronissi Franco Cosimato e l'assessore alla cultura Agostino De Chiara - collocata subito dopo la personale dedicata al maestro Gerardo Di Fiore, ampia e spettacolare retrospettiva di uno dei più significativi interpreti della scultura sul piano nazionale, assume una valenza particolare: è tenere presente che questo spazio ha posto tra i suoi obiettivi principali la volontà di dare voce soprattutto ai giovani.
Energie il più delle volte formatesi proprio sotto il magistero di docenti come Gerardo Di Fiore e naturalmente di tanti altri artefici, alcuni dei quali già ospitati nella nostra sede. È in sostanza riconoscere le ragioni ed i fondamenti di un segmento di continuità, affidando proprio ai giovani la speranza del nostro futuro.”.
“La mostra odierna è stata affidata a Marcella Ferro, tra le allieve più vivaci dei corsi da me tenuti - scrive Massimo Bignardi nel saggio introduttivo al catalogo -, fino a qualche anno fa, presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli: vivace nel senso pieno del termine, ossia con lo sguardo 'lungo', pronta a porre e porsi domande, insomma disposta al dubbio, a coltivare la capacità di dubitare, virtù così assente nella contemporaneità. Le scelte che ha operato spaziano su tutti i fronti e le barricate della creatività, accogliendo sia le sollecitazioni dell'empirismo digitale, sia le ostinate rivisitazioni della figurazione, sia l'attraversamento di nuovissimi 'extra media'.
Il risultato è un ulteriore apporto, per fortuna parziale e personale, al disegno di una geografia della nuovissima arte campana, sgombra, però, dalle inquinanti speculazioni mondane, dalle ritualità di una certa critica celebrativa di tendenze omologanti. Il tentativo è di parlare in prima persona e in presa diretta con il proprio contesto, vale a dire sentirsi partecipe di una posizione critica, ma anche di un progetto, insomma di scoprire un'identità critica attraverso un processo di confronto collettivo.
Perché, da anni, insisto sui giovani con convinta tenacia? Perché sono convinto che esprimano l'essenza vera del concetto di “bene culturale”: essi sono i protagonisti del tempo, inteso nella sua ampia accezione, non di presente, tanto meno di passato, neppure di futuro, bensì materia in fieri, ricca di lieviti e di fermenti, di ipotesi e dunque di una capacità di dubitare che, ricordava Fromm, è “il principio della saggezza”.
La nuova esigenza è l'aspirazione dell'artista a divenire “messaggero sociale - precisa Marcella Ferro nelle battute iniziali del lungo saggio -, l'Ermes portatore di ideologie, che si fa carico dei malesseri del mondo. Tuttavia oggi compie questo passo negando il concetto di gruppo, di collettività, che caratterizzò i bollenti anni Settanta. [...]Accanto a questo indirizzo di indagine sopravvive un genere d'arte svincolato da ogni impegno sociale, che si manifesta attraverso le diverse forme di astrattismo geometrico, e di nuove correnti antifigurative. Stimolato come tutti da milioni di messaggi mediatici e dalla conquista tecnologica di poter viaggiare nel mondo rimanendo seduti innanzi al monitor del proprio PC, l'artista, che sostanzialmente vive il qui ed ora, controbatte a questo meccanismo con il recupero della memoria. Quest'ultima è infatti annullata dal contatto rapido che la sta formattando lasciandoci sospesi in un' eterna DDR, dove il ricordo è temporaneo ed ogni residuo di esso può essere sempre cancellato […]”.
Autori: Antonio Ambrosino, Paolo Bini, Marco Cammarata, Andrea Caputo, Giulio Del Vè, Daniela Di Maro, Vincenzo Frattini, Gradinetta & Marchese, Giusy Parisi, Antonio Patrizio, Andrea Pierro, Anna Maria Saviano, Valerio Veneruso
Inaugurazione ore 19
Convento Francescano della SS. Trinita'
Baronissi (SA)
Orario: lunedi - venerdi ore 9 - 12 - lunedi e giovedi anche ore 16 - 19 sabato, domenica e festivi: previste aperture straordinarie
Ingresso libero