Diaeta di Saturo: sopralluogo ambientale di arte pubblica. L'opera consiste in tre installazioni interconnesse, che si misurano con l'ambiente, l'orizzonte e la memoria storica. Si tratta di un progetto fortemente basato sull'integrazione tra archeologia, arte contemporanea, natura e cultura. A cura di Anna Marzo.
Diaeta di Saturo
a cura di Anna Marzo
Diaeta di Saturo è un sopralluogo ambientale di arte pubblica e consiste in tre
installazioni interconnesse dell'artista romano Franco Ottavianelli che si
misurerà con l'ambiente, l'orizzonte e la memoria storica come scoperta del Parco
archeologico di Saturo attraverso gli occhi della contemporaneità. Si tratta di
un progetto fortemente basato sull'integrazione tra archeologia, arte
contemporanea, natura e cultura.
Come fa notare Paolo Thea nel suo intervento critico, con le sue erme e la
altalena ermetica Franco Ottavianelli fa riferimento alle altalene e alle maschere
appese agli alberi durante le feste in onore di Dioniso, nate nell'antica Grecia
con la diffusione del vino. Con le sue installazioni l'artista avvicina la Diaeta
romana, resto archeologico di una sala destinata ai banchetti posta nel settore
più orientale del sito di Satùro, ai riti propiziatori atti a favorire un
equilibrio cosmico durante l'alternarsi dei cicli stagionali.
La Diaeta di Saturo non tralascia la componente sociale, per una riscoperta dei
sapori che la natura da secoli offre a questi luoghi. L'aspetto enogastronomico è
curato del Centro Murialdo di Taranto e dell'Associazione Strada del vino D.O.C.
Primitivo di Manduria e Lizzano.
Alla realizzazione del progetto ha collaborato Ecoturismo Italia.
Intervento critico: Paolo Thea
Installazione sonora: Nico Viso
Inaugurazione: Venerdì 27 luglio
Parco Archeologico di Saturo
zona Canneto 74020, Marina di Leporano (Ta)