Velatamente. Pittura. Siamo davanti a oggetti di vento e di luce, in moto rapido sull'acqua: spatolate decise, colori freddi e caldi accostati con violenta armonia e l'aggiunta di altre tecniche (aerografo, pennello) per creare la tensione del movimento.
Velatamente
In un momento di stasi culturale, la Passeggiata degli Artisti di Abissola richiama il cosiddetto “popolo della notte”, che, ignaro del valore storico ed artistico delle opere che calpesta, è in attesa impaziente di accedere alle discoteche sulla spiaggia. Decisamente in controtendenza con questa logica di puro consumo dell'effimero, la gestione dello spazio interno al bar Testa, nel quale una proprietà illuminata ad attenta alla cultura mette a disposizione degli amanti dell'arte un ambito di godimento ed incontro.
Il bar Testa ha una consolidata tradizione nell'ospitare eventi espositivi nella propria Saletta degli Artisti. Tale consuetudine risale alla seconda metà del secolo scorso quando Albissola è stato un vero e proprio crogiolo artistico: hanno operato infatti in questa località, tra gli altri, Fontana, A. Jorn e W. Lam del gruppo Cobra , Scanavino, Luzzati.
P. Delfino, di ritorno dalle mostre in Lombardia, ci presenta opere prodotte fra la fine del 2006 e il 2007, il cui tema principale è il dinamismo statico ovvero la rappresentazione di scene ad elevato contenuto di movimento rappresentate con una immagine per sua natura fissa.
Queste scene nascono dal vissuto recente dell'artista, che, iniziata una nuova attività creativa nella zona dei laghi di Lombardia, confronta i soggetti del suo “patrimonio genetico” con gli scenari e le regate degli specchi d'acqua prealpini e le relative rappresentazioni pittoriche degli artisti di quelle zone.
Ecco le vele dell'artista di Celle Ligure, soggetto banale, dirà qualcuno, già visto penserà qualcun altro, scrollando il capo e invece, ancora e sempre, la Delfino riversa la sua inquieta e mai sazia necessità di sperimentare e rimettere tutto in discussione nella sua opera e già dalla prima occhiata la banalità e il senso di dejà vu scompaiono dal lessico e dal sentimento del visitatore.
Siamo davanti a oggetti di vento e di luce, in moto rapido sull'acqua: spatolate decise, colori freddi e caldi accostati con violenta armonia e l'aggiunta di altre tecniche (aerografo, pennello) per creare la tensione del movimento, la vibrazione della luce dispersa dalle iridescenze degli spruzzi nebulizzati.
La tensione della regata ci viene regalata come un turbinio di colori e luci sparsi dal vento sui supporti di mdf o di tela, le imbarcazioni vogliono lasciare il supporto stesso sul quale danno l'impressione di essere solo temporaneamente fissate.
Ed ancora una volta, la Delfino spezza l'immagine e per le opere più grandi utilizza i dittici - che come afferma l'autrice stessa, contaminata dal pragmatismo prealpino, si trasportano meglio - nei quali affianca due supporti in mdf montati a cassetta, ulteriore espressione della volontà domata solo temporaneamente dei soggetti di staccarsi dall'opera e dalla parete a cui sono vincolati; e, ancora, l'opera continua anche sui bordi laterali del supporto a definire un rapporto non definito con lo spazio esterno al quadro.
Ancora una volta quest'artista riesce a sorprenderci con la sua ricerca continua sul concetto stesso di opera pittorica ancora una volta le sue realizzazioni devono essere viste e gustate con calma, magari mentre ci si rinfranca con un caffè o ci si rilassa sorbendo una bibita, nella Saletta degli Artisti del bar Testa ad Albissola Marina.
Bar testa
Piazza del popolo, 2 - Albissola Marina (SV)
Ingresso libero