Luogo di frontiera. Superfici pittoriche ed installazioni diventano una sorta di dialogo sussurrato con lo spazio che le accoglie, un diario di viaggio di un ospite del luogo: attimi, respiri, palpiti di vita, momenti di dolce malinconia e squarci luminosi, bagliori esistenziali. A cura di Martina Corgnati.
Luogo di frontiera
a cura di Martina Corgnati
La rocca medievale di Umbertide ospita dall’ 8 settembre 2007 le ultime ricerche dell’artista egiziano, vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1995 per il Padiglione Egitto, da trent’anni cittadino italiano. Superfici pittoriche ed installazioni diventano una sorta di dialogo sussurrato con lo spazio che le accoglie, un diario di viaggio di un ospite del luogo: attimi, respiri, palpiti di vita, momenti di dolce malinconia e squarci luminosi, bagliori esistenziali.
Tavole di legni di recupero cariche di segni e grandi sudari realizzati con tessuti, garze pigmentate e carte umili, recano tracce di oro, mirra, oli sacri e acquasanta. Come per incanto appaiono le maschere delle beduine dei deserti egiziani, con i loro canti e le litanie, che ci trascinano in una dimensione di tempo lontano.
Tempo, dove i monaci del deserto hanno conservato il sapere umano, in quei luoghi inospitali, rendendoli oasi di civiltà dense di emozioni e di senso.
Nella Rocca l’occhio e la mente spaziano a 360° per cogliere la magia e il respiro dei luoghi circostanti, pregni di spiritualità e il luogo di frontiera diventa luogo di meditazione ed espansione dell’essere. La mostra sarà accompagnata da un catalogo che verrà presentato in occasione della chiusura della stessa per permettere di fotografare le opere in situ, l'artista infatti interpreta la rocca e le sue antiche pietre attraverso una serie di installazioni site specific che si è voluto pubblicare nella loro interezza e bellezza.
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956 e dal 1976 vive ed opera in Italia. Diplomato in pittura e scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dagli anni Ottanta partecipa con successo a molte rassegne artistiche nazionali ed internazionali. Nel 1991 partecipa a due importanti rassegne a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti, “Akhanaton: sette pittori del moderno Egitto” a cura di C.Siniscalco e a Marsala, al Museo d’arte contemporanea, “Il Sud del mondo, l’altra arte contemporanea” curata da C.Strano.
La sua consacrazione arriva con la Biennale di Venezia del 1995, dove il Padiglione Egitto da lui rappresentato viene premiato con il Leone d’oro alle Nazioni. Dal 1995 si susseguono le sue presenze in Italia e all’estero sia in spazi pubblici sia privati: nel 1996 a Mantova, a Palazzo Ducale, con la mostra “La Croce e il vuoto” , testo di A. Amati, nel 1997 al Museo della Repubblica di San Marino “Luoghi” curata da A. Fiz e a Ghibellina inizia la realizzazione di un’opera monumentale “Qanat, le rotte del cielo” nell’ambito delle Orestiadi.
Nel 1998 la personale a Les Mans, al Centre Culturel l’Espal, la rassegna “Mediterranea” all’Hotel de Ville di Bruxelles, e la partecipazione alla VI Biennale du Film sur l’art al Centre Pompidou a Parigi con “Il percorso dell’asceta”. Nel 1999 realizza l’installazione “La via della seta” in San Francesco a Como, curata da Alberto Fiz ed Elena Pontiggia , è presente con una personale ad Art Basel 30 e alla Galleria Comunale di Cervia, Ex Pescheria, con l’installazione “Il risveglio della Fenice: Fuoco” curata da C. Cerritelli.
Nel 2001 espone alla Galleria d’arte Contemporanea di Bad Homburg in Germania, alla Galleria Civica d’arte Moderna di Spoleto, Palazzo Racani Arroni, “Nidi di luce” curata da Martina Corgnati e, all’Arengario di Milano, “Tutto l’odio del mondo” curata da A.Riva. Nel 2002 inizia il nuovo ciclo di opere “Sabbie”, impronte su carta, presentate da Marco Meneguzzo, a M.Sciaccaluga al Museo Archeologico di Aosta. Nel 2003 espone una personale all’Accademia di Belle Arte di Brescia, partecipa a “l’Ebrezza di Noè” alla Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di San Giminiano e alla Biennale Internazionale de Il Cairo vincendo il The Nile Grand Prize.
Nel 2004 a Verona, l’installazione “La dimora del poeta”, viene esposta ed acquisita nella collezione Permanente del Museo di Palazzo Forti e partecipa a “Medioevo prossimo Venturo” curata da M. Sciaccaluga al Palazzo Pretorio di Certaldo.
Nel 2005 partecipa alla rassegna “Identità e nomadismi” curata da Lorenzo Fusi e Marco Pierini al Museo d’arte Contemporanea di Siena alle Papesse. Nel 2006 allestisce la personale Aiqunat - territori dell’anima presso la galleria Spirale Arte di Milano con nuove, imponenti opere di medio e grande formato, partecipa al Simposio parallelo alla X Biennale Internazionale de Il Cairo con il video Flash Back e alla rassegna internazionale curata da Antonio D’avossa all’Arsenale di Taranto intitolata Mediterraneo Contemporaneo. Nel 2007 espone a Verona nella rassegna Il Settimo splendore, curata da Giorgio Cortenova che ha inaugurato il Palazzo della Ragione, e alla Galleria d’Arte Moderna di Genova nella rassegna internazionale Linee all’orizzonte, curata da M.Sciaccaluga. A settembre una personale, Luogo di frontiera, alla Rocca di Umbertide, curata da M.Corgnati e sempre in Umbria al Palazzo della Penna di Perugina, farà parte della rassegna internazionale curata da L.Beatrice Anatomia dell’irrequietezza, nel mese di novembre avrà luogo una personale alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Forti a Verona.
Ufficio stampa: Cristina Ghisolfi Guazzone Tel 0289408401
e-mail: ufficiostampa@spiralearte.com
Inaugurazione 8 settembre 2007
Rocca di Umbertide
Piazza Braccio Fortebraccio - Umbertide (PG)