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4/8/2007

Anna Seccia

Mediateca Comunale, Alanno (PE)

Una Stanza del Colore per due Paesi

a cura di Ivan D’Alberto e Antonio Zimarino

Domenica 5 agosto 2007, alle ore 19,00, nel Centro Storico di Alanno presso la Mediateca Comunale verrà inaugurata una mostra con una singolare installazione creata dall’artista Anna Seccia, dal titolo “Una Stanza del colore per due Paesi”. L’evento è organizzato dall’Associazione A.S.C. di Rosciano e curato da Ivan D’Alberto e Antonio Zimarino. Singolare si presenta la manifestazione in quanto i lavori presentati nell’installazione fanno parte di altri due eventi creati dalla stessa artista in due differenti paesi abruzzesi: Alanno e Lettomanoppello nel mese di Aprile 2007.

Le realizzazioni pittoriche assemblate ad arte e legate dal filo azzurro delle opere dell’artista stanno a ricreare “La Stanza del Colore” interattiva che, da anni, l’artista propone alla Pubblica Amministrazione di Pescara.
Lo spazio d’arte che l’artista ha creato in questo luogo assembla la creatività spontanea di diverse personalità che hanno permesso la sua attuazione attraverso la relazionalità tra chi produce arte e chi ne fruisce per condurre ad un approccio originale del “vedere” e, soprattutto, di scoprire le potenzialità nascoste nel gruppo sul palcoscenico della vita con i moti dell’anima attraverso il movimento, il suono, il colore e il segno pittorico.
Il colore e i segni dipinti in questi pannelli sono sgorgati dallo spazio vuoto della mente e le idee sono servite da trampolino di lancio al gioco creativo per esprimere la consapevolezza di sé e del gruppo attraverso l’armonia di forme e colori.

Scrive il critico pugliese Toti Carpentieri sul catalogo del progetto OLOS presentato al “Museo Vittorio Colonna” di Pescara ad aprile del 2007: ”La Stanza del Colore è, infatti, un luogo ma anche una situazione ed un evento che consente alle persone tutte, in tutti i luoghi sotto tutte le latitudini di “rivelarsi” per il tramite del gesto pittorico e dei significati del colore, passando dall’autoconoscenza alla formulazione di possibilità relazionali imprevedibili e impreviste, per il tramite della presenza catalizzatrice e direzionale che si identifica con l’artista e con il suo ruolo”; a cui fa eco il critico partenopeo Maurizio Vitiello: “La realizzazione delle pitture di diversi pannelli è nata dalla sinergia di diverse personalità attraverso segni liberi e spontanei sotto la direzione dell’artista e ciò ha prodotto un lavoro corale dove ogni singola voce ha avuto identità e riconoscimento fondendosi con tutte le altre in modo armonico in un risultato espressivo coloristico che è di tutti allo stesso modo”.

Aggiunge il critico tarantino Giovanni Amodio in Meridiano Sud: “Nella Stanza del Colore, tutto accade con libero ingresso, si amalgama e si nutre di competenza infantili o adulte nella nobiltà del colore che si accentua e si contamina per assurgere a valore autonomo non casuale, ma certamente sublimato dall’idea di base vincente” e così conclude lo storico e critico d’arte Giorgio Di Genova di Roma nel testo della monografia che ha curato per l’artista: “La Stanza del colore è diventata con il passare degli anni il topos centrale dell’identità interiore di Anna Seccia. In altre parole, per riallacciarmi a quanto asserito nell’incipit di questo testo, è diventato il vero son double”.

L’arte che Anna Seccia porta avanti con “La Stanza del Colore” è legata alla pratica relazionale a partire da una concezione dell’arte come attivazione dei processi quindi con una visione sconfinata nella realtà con l’eterna ricerca di equilibrio tra materia e spirito con una gestualità larga e ritmata che si traduce in una sintesi lirica-coloristica in cui il colore è metafora del profondo e traduce le emozioni in un linguaggio denso di percezione di significato.

Un’arte come processo collettivo autogestito, come scambio di informazione interpersonale e di produzione di comunità; un’arte che permette al tradizionale pubblico di non essere più semplice spettatore, ma di poter partecipare alla creazione stessa di un processo, processo innescato dall’artista, ma capace di trasformarsi in un’opera aperta. L’allestimento creato ad Alanno nella Mediateca comunale presenta un viaggio ai confini tra astrazione e surrealtà, dove si sente l’energia del suono nella forza del gesto dove nel percorso creativo un colore chiama un altro e la danza e la tensione tra l’uno e l’altro portano nello spazio pittorico il movimento animico dell’artista.

Breve scheda su Anna Seccia
Anna Seccia è nata a Ortona (Chieti) e risiede a Pescara. Compiuti gli studi artistici e dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura è stata titolare della cattedra di Discipline Pittoriche e Plastiche al Liceo Artistico di Pescara. Da dieci anni svolge una ricerca innovativa su nuove metodologie di insegnamento per lo sviluppo del potenziale creativo attraverso il corpo, il suono, il colore e nella materia, che trova il suo sbocco nella creazione del laboratorio esperenziale: “La Stanza del Colore”, che può essere considerata spazio pittorico d’arte interattivo, che sintetizza le sue numerose conoscenze e specializzazioni nei suoi anni di studio e di lavoro professionale. Anna Seccia ha incentrato la sua ricerca pittorica nell’ambito del segno come espressione di un linguaggio, che rende manifesto il fluire della coscienza attraverso i colori. Il suo lavoro, apprezzato da critici e giornalisti, ha riscosso consensi e riconoscimenti con recensioni e inserimenti su riviste e cataloghi d’arte con partecipazioni a prestigiose rassegne ed esposizioni in fiere d’arte.

Mediateca Comunale
Centro storico - Alanno (PE)
Ingresso libero

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