Diverse sale cinamatografiche
Venezia

64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
dal 28/8/2007 al 7/9/2007
041 5218857 FAX 041 5218859
WEB
Segnalato da

Francesca Gariazzo




 
calendario eventi  :: 




28/8/2007

64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica

Diverse sale cinamatografiche, Venezia

Biennale Cinema. Il programma comprende le sezioni Venezia 64, i cui film gareggiano per il Leone d'oro, Fuori Concorso, Orizzonti, e Corto Cortissimo. La speciale sezione monografica Storia segreta del cinema italiano, giunta alla quarta edizione, sarà dedicata al Western all'italiana con Quentin Tarantino quale 'padrino' dell'iniziativa. Presidente Davide Croff e il Direttore Marco Muller.


comunicato stampa

Biennale Cinema

64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Il Presidente Davide Croff e il Direttore Marco Müller hanno presentato il 26 luglio a Roma i film in programma alla 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, che si svolgerà al Lido di Venezia dal 29 agosto all'8 settembre.

Il programma comprende le sezioni Venezia 64, i cui film gareggiano per il Leone d'oro, Fuori Concorso, Orizzonti, e Corto Cortissimo. La speciale sezione monografica Storia segreta del cinema italiano, giunta alla quarta edizione, sarà dedicata al Western all'italiana con Quentin Tarantino quale "padrino" dell'iniziativa.

In questi quattro anni, abbiamo imparato come non rinunciare a nulla: ci si impegna e poi si vede cosa succede, senza dover contare sulla Mostra (Internazionale d’Arte Cinematografica) come luogo che possa essere circoscritto come autonomo, da una parte, e su una frontiera che distingua il resto, come totalità visibile, dall’altra.

Senz’altro, c’è stato struggimento, stima per i valori portati da una piccola comunità perduta. Persino un po’ di nostalgia per le virtù di un’agguerrita falange della Cultura che si provava ad aprire varchi nel fianco di una civiltà delle culture di massa dominanti - non abbiamo certo rinnegato la condivisione tanto di intenti e aspirazioni come di gran parte del canone cinematografico che per anni quella comunità aveva difeso. Ma i luoghi del conflitto per la difesa affermativa, non meramente reattiva, del valore artistico del cinema erano, sempre e solo, gli ambiti artistico-industriali, culturali-mercantili dispiegati dal cinema. Poiché avevamo la vocazione (la volontà) d’essere piccola parte attiva dentro quegli ambiti, dovevamo intendere i rapporti di forza al loro interno, e cercare di insinuarci, portando una verità (conflittualità) del cinema in cui crediamo, esaltando nel profondo della produzione cinematografica e audiovisiva le contraddizioni ch’essa comporta.

Così che esploda su mille piani, persino sulle copertine dei rotocalchi (ma senza fare della polemica il piedistallo per rendere visibili le nostre idee). Nell’aperto della società, nessuna strategia è possibile, ci sono solo tattiche. Bisognava dunque continuare a sporcarsi le mani sul serio, era un lusso inutile pensare per conto nostro solo di notte, quando tutti i capipagina e i redattori sono grigi. Bisognava anche credere che le nuove individualità e originalità potessero ancora formarsi per assimilazione e comprensione, attraverso il confronto e il dialogo. Non dar fiducia alla vulgata che vuole che i film più belli abbiano le minori possibilità d’essere venduti e trovare spettatori (questo ci ha consentito, ad esempio, di creare le condizioni per l’impatto planetario del nostro Leone d’Oro 2006, Sanxia haoren di Jia Zhangke).

Quella contemporanea è un’epoca del cinema che non sembrerebbe più in grado di costruirsi sulla memoria di sè, la storia e le storie del cinema vengono sminuzzate nella piccola cronaca scandalosa del meccanismo del mondo. L’unica idea possibile del futuro pare sia un’estrapolazione dell’eterna immobile attualità. La Mostra ha provato a reagire a quest’assenza di memoria, a trovare rapporti immaginativi che legassero ciò che è stato a quello che dev’essere ancora possibile. A reintessere fili con il suo passato: cercando in quei 75 anni, spesi tutti dentro una Biennale d’arte e cultura, la traccia dell’imprevedibilità del futuro nel senso delle diversità di quello ch’era trascorso.

Un’evoluzione non priva di ripensamenti, errori corretti magari solo a singhiozzo, controsensi, ma in definitiva eccezionale nel suo trascrivere, sotto forma di selezioni e programmi, tutte quelle realtà visive che non avessero già appiattito le limitazioni economiche e la rigidità dei codici espressivi. Nel suo percorso, la Mostra ha annunciato, per molte delle sue edizioni (e noi siamo convinti che questo sia vero anche per il programma 2007), la possibilità di più libere scritture, di fertili contaminazioni tra i linguaggi, di confronti/scontri con il reale.

E’ lungo queste coordinate che abbiamo lavorato, con un convincimento che guarda, ascolta, dialoga ma poi divide, sceglie e si immerge infine nelle singolarità, senza mai coprirsi le spalle con l’idea. Per garantire che ogni nuova edizione fornisse una lettura in qualche modo critica dell’edizione precedente. Imparando ad utilizzare pedali diversi, a mescolare l’alto e il basso, l’esperimento e il popolare. Solo così potevamo fugare il sospetto, naturale quando si è di fronte a un istituto della società e della cultura arrivato al proprio Giubileo, che la Mostra si fosse, in tutto questo tempo, lentamente istituzionalizzata. E allontanare il rischio ch’essa fosse resa inutile tanto da una sudditanza alle strategie promozionali degli apparati dominanti di diffusione e circolazione dei film, così come da un vizio di spettacolarizzazione e autopromozione di se stessa (comune a tanti festival).

Per quest’ultima edizione di un quadriennio, ci siamo posti l’obiettivo di provare a problematizzare meglio la pertinenza e i confini del cinema contemporaneo. In un mondo dove il vero “contemporaneo” è solo la guerra (quanti film, quest’anno, sui conflitti bellici più o meno recenti...), il “contemporaneo” non è più questione di categoria o periodizzazione, e nemmeno di uno stile che possa coesistere con il “moderno”. I risultati del lavoro sismografico di quest’anno sono andati oltre le ventate di freschezza ed eccentricità, la trasgressività, negazione e sovversione artistica intese come valori, le rotture che mirano a esternare la soggettività. Ci hanno restituito qualcosa che stavolta scavalca addirittura le punte di potenza allucinatoria e i picchi immaginifici: una visione del mondo che è rivelazione e ricerca su forme e tecniche connesse ai sedimenti dell’esperienza del tempo nostro. Con essa, ci proponiamo di continuare a forzare il presente, anche se questo movimento si rivelasse in qualche modo già iscritto negli infiniti ritorni del tempo, e non portasse dunque ad alcun “progresso”. Sarà questo il risultato provvisorio del lavoro di quest’ultimo di quattro anni vissuti con impegno, emozione e passione.

Per Alberto Grifi (1938-2007) e Yang Dechang (1947-2007): anche se la verità non pare essere più cosa del nostro tempo, cercare quella del cinema è stata la vostra verità.

Calendario eventi:

Martedì 28 agosto, ore 20.30, Aspettando la Mostra, Venezia 75. Campo San Polo, Gli uomini che mascalzoni… versione restaurata dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma del film di Mario Camerini, proiettato in anteprima alla prima Mostra nel 1932. In collaborazione con il Comune di Venezia – Ufficio Attività Cinematografiche.

Mercoledì 29, Sala Grande, VENEZIA 75, cortometraggio diretto da Antonello Sarno, prodotto da Medusa Film e Istituto Luce, in collaborazione con RaiSat e RaiTeche; ripercorre con immagini inedite i 75 anni del più antico Festival del mondo.

Domenica 2 settembre, conferenza stampa di presentazione della 3° edizione del Premio DOC/IT, realizzato in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento. Il premio sarà assegnato al miglior documentario lungometraggio della Mostra. Questa la giuria internazionale: Francesca Comencini, Patricio Guzmàn, Thomas Kufus, Nicolas Philibert e Jean Perret.

Domenica 2 settembre, consegna del Premio Cinema Italiano “Diamanti al Cinema”, giunto alla quinta edizione, che ogni anno viene assegnato al film della passata stagione più votato dal pubblico delle sale.

Lunedì 3 settembre dalle ore 15.30 alle ore 17.30, Palazzo del Casinò, convegno internazionale organizzato dalla Biennale di Venezia, a cura di Peter Cowie, sul tema Eastern Western: The Impact of the Spaghetti Western on the Cinema in Asia and America.

Martedì 4 settembre, dalle ore 15.30 alle ore 17.30, Palazzo del Casinò, convegno internazionale organizzato dalla Biennale di Venezia, a cura di Peter Cowie, sul tema The Impact of the Mostra on the Destiny of Quality Films.

Mercoledì 5 settembre, Sala Pasinetti, ore 8.30, 5. Forum Internazionale sul Cinema Digitale, organizzato in collaborazione con la SMPTE, sul tema Il cinema 3D Stereoscopico.

Mercoledì 5 settembre, Sala Grande, consegna del Leone d’Oro alla Carriera a Tim Burton.

Giovedì 6 settembre, spazio Ente dello Spettacolo (Hotel Westin Excelsior), consegna del Premio Robert Bresson 2007 al regista Aleksandr Sokurov.

Venerdì 6 settembre, Sala Grande, ENRICO LXXV Lucherini a Venezia, cortometraggio diretto da Antonello Sarno, prodotto da Medusa Film, in collaborazione con RaiTeche; un omaggio a Enrico Lucherini, a cui il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani consegnerà, durante i giorni della 64. Mostra, il Premio Pietro Bianchi 2007.

Venerdì 7 settembre, Palazzo del Casinò, XIII Conferenza Euromediterranea sul Cinema, organizzata in collaborazione con l’UNESCO, dedicata al tema: Cinema tra localismi e mercato globale.

Venerdì 7 settembre ore 15.00, Sala Pasinetti, cerimonia di consegna del Premio Città di Venezia al regista indiano Murali Nair.

Venerdì 7 settembre, Venezia 75. Sala Grande, La via del petrolio (1966), film documentario opera prima di Bernardo Bertolucci. Versione restaurata dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale con il sostegno dell’ENI.

Venerdì 7 settembre, Venezia 75. Campo San Polo, Strategia del ragno, di Bernardo Bertolucci, presentato nel 1970 alla Mostra, nella nuova versione restaurata dalla Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.

Venerdì 7 settembre, Hotel Excelsior, Sala degli Stucchi, consegna del premio dell’Agiscuola, il Leoncino d’oro, che verrà assegnato da una giuria di giovani, proveniente da tutta Italia.

Sabato 8 settembre sarà assegnato il Premio Wella Professionals Cinema Donna, istituito da Wella nel 2001 e giunto alla settima edizione, che intende promuovere nel cinema d’autore il valore della bellezza al femminile che si esprime nelle sue radici più profonde ed attuali. Negli anni il premio è stato vinto da Naomi Watts, Scarlett Johansson, Angela Finocchiaro, Micaela Ramazzotti. Il presidente della giuria di quest’anno sarà Amanda Sandrelli.

Sabato 8 settembre, Sala Perla, cerimonia di consegna dei Premi Collaterali.

Sabato 8 settembre, Sala Grande, consegna del Leone d’Oro del 75° a Bernardo Bertolucci.

Mercoledì 29 agosto – sabato 8 settembre, Palazzo del Cinema, “Fotografi nel West”, in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena: mostra dedicata ai fotografi di scena che hanno documentato alcuni tra i più importanti degli spaghetti western.

Mercoledì 29 agosto – sabato 8 settembre, Palazzo del Cinema, esposizione dedicata alle immagini della prima edizione della Mostra (6 – 19 agosto 1932), organizzata dall’Archivio Storico delle Arti Contemporanee.

Mercoledì 29 agosto – sabato 8 settembre, Palazzo del Casinò, mostra “La trama del mito”, organizzata dalla Fondazione “Biella The Art of Excellence.” e a cura dell’Associazione Culturale daap delle Arti Applicate, che presenta abiti di scena e immagini di classici del cinema italiano e internazionale.

Giovedì 30 agosto - venerdì 7 settembre, Terrazza Hotel Westin Excelsior. Lido Philo – i filosofi pensano il cinema. Ciclo di conferenze quotidiane in cui esponenti del pensiero filosofico contemporaneo si interrogano sul cinema come forma e come funzione. Partecipano: Umberto Curi, Giulio Giorello, Oleg Kireev, Giacomo Marramao, Franco Berardi, Remo Bodei, Massimo Donà, Enrico Ghezzi, Jaques Rancière. A cura di Stefano Bonaga e Andrea Gropplero.

Giovedì 30 agosto – giovedì 6 settembre, spazi Industry Office presso il Palazzo del Casinò e l’Hotel Westin Excelsior, e al Vega, Digital Expo): programma di workshop, eventi e proiezioni, che vedrà coinvolti gli operatori e le aziende attive nel settore digital mediale.

Luoghi:
Lido di Venezia (Palazzo del Cinema, PalaLido, Casinò, PalaBiennale)

Sale cinematografiche
Palazzo del Cinema (Sala Grande, 1.100 posti e Sala Volpi, 160)
PalaLido (1.300 posti)
PalaBiennale (tensostruttura, 1.700 posti)
Sala Perla al Palazzo del Casinò (400 posti)

Industry Meeting Points al Casinò e all'Excelsior, solo per i
professionisti dell’industria cinematografica

Movie Garden. Stand di enti, Internet Point, punti di ristoro per il
pubblico e gli operatori del settore.

Come arrivare al Lido di Venezia
In treno: arrivo alla stazione ferroviaria di Venezia S. Lucia, si
prosegue in vaporetto per il Lido (linea pubblica di navigazione 51/52
ACTV, fermata Lido/S. Maria Elisabetta).
In auto: uscita casello autostradale Venezia , seguire indicazioni per
Venezia-Lido, imbarco Ferry Boat / traghetto ACTV.
In vaporetto: da Piazzale Roma e da Ferrovia, linee 1/82/61 o 51/52 ACTV
In aereo: dall'aeroporto Marco Polo, traghetto linea Alilaguna, fermata
Lido/ S. Maria Elisabetta

Come raggiungere le sedi della Mostra
include informazioni sull'accessibilità per le persone disabili

Informazioni:
Tel. 041 5218711 - Fax 041 5200569 cinema@labiennale.org

Ufficio Stampa
Francesca Gariazzo

Coordinamento Ufficio Stampa
Paolo Lughi
Tel. 041 5218857 - 041 5218859 Fax 041 5200569

Ufficio Stampa
Palazzo Giustinian Lolin, San Vidal
San Marco 2893
30124 Venezia

Diverse sale cinamatografiche
Venezia

IN ARCHIVIO [1]

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede