Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Torino
via Modane, 16
011 3797600 FAX 011 3797601
WEB
Stop & Go
dal 22/10/2007 al 5/1/2008
martedi' - domenica 12-20, giovedi' 12-23, lunedi' chiuso

Segnalato da

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo




 
calendario eventi  :: 




22/10/2007

Stop & Go

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Nuovi Video della Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Una scelta centrata sul movimento e sullo spazio, da quelli mentali di Zinedine Zidane nel video di Douglas Gordon e Philippe Parreno, a quelli creati dal corpo della danzatrice Trincia Brown nell'ipnotico film di Babette Mangolte. Una sezione speciale e' dedicata alla trilogia di viaggio di Marine Hugonnier. I video esposti sono stati prodotti dalla fine degli Anni 90 ai giorni nostri. A cura di Francesco Bonami.


comunicato stampa

Nuovi Video della Collezione Sandretto Re Rebaudengo

a cura di Francesco Bonami

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo rafforza il suo impegno ad aprire le porte di una importante collezione internazionale presentando dal 23 ottobre 2007 al 6 gennaio 2008 nella sede di Via Modane 16 a Torino: STOP & GO. Nuovi Video della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, le più recenti acquisizioni di video provenienti dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Dopo l’esposizione nel 2005 di una parte considerevole della Collezione per celebrare i dieci anni della Fondazione, la nuova rassegna di video è l’occasione per mostrare come la Collezione si stia sviluppando, in che direzione stia andando e per aggiornare il pubblico su quale sia il ruolo del video in questi ultimi anni all’interno di un significativo corpus di opere, considerato ormai una traccia fondamentale della storia dell’arte contemporanea. In STOP & GO. Nuovi Video della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, a cura di Francesco Bonami, la Fondazione invita a scoprire una selezione di opere di artisti italiani e stranieri, tra i più interessanti della scena del momento.

Una scelta centrata sul movimento e sullo spazio, da quelli mentali di Zinedine Zidane nel video di Douglas Gordon e Philippe Parreno a quelli creati dal corpo della danzatrice Trincia Brown nell’ipnotico film di Babette Mangolte. Una sezione speciale è dedicata alla trilogia di viaggio di Marine Hugonnier coprodotta dal Philadelphia Museum of Art (dove è stata presentata da aprile a luglio 2007), dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla Kunsthalle di Berna (dove verrà presentata da ottobre a dicembre 2007).

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha sempre guardato con interesse al video come mezzo di indagine, acquisendo in anticipo sui tempi opere video di artisti giovani che sono diventati i nuovi protagonisti della scena contemporanea. In questa mostra propone non i soliti sospetti, ma i nomi che con grande probabilità riconosceremo nei prossimi anni tra gli artisti più significativi. “Mostrare oggi parte dei video della Collezione, significa rivelare il senso di un progetto a lungo termine, di cui si sono visti fino ad ora alcuni stralci, significa mostrare le evoluzioni, i cambiamenti, la storia di una Collezione di Arte Contemporanea, facendo il punto su quanto è già stato fatto e anticipando quanto si farà.“ afferma Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione che porta il suo nome. Le opere scelte affrontano diverse modalità tecniche e di narrazione, tra cui l’animazione, il tema dell’identità, le nuove tecnologie, le relazioni interpersonali, le problematiche di attualità e le icone della nostra società.

I video in mostra sono stati prodotti dalla fine degli Anni Novanta ai giorni nostri. Saranno presentate le opere di: Douglas Gordon, Philippe Parreno, Marine Hugonnier, Olaf Metzel, Jordan Wolfson, Clemens Von Wedemeyer, Catherine Sullivan, Amar Kanwar, Babette Mangolte, Miguel Calderòn. In particolare sarà esposta per la prima volta in Italia la trilogia di Marine Hugonnier, un’importante installazione di Olaf Metzl e l’opera video su Zidane (di cui era stato presentato il film nel 2006) di Gordon e Parreno coprodotta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedica una mostra al video, indagando questa forma d’arte come sperimentazione, come ricerca che si apre spesso a realizzazioni di tipo ambientale e installativa. La video arte, come linguaggio e come terreno d’indagine, è una declinazione dell’arte contemporanea relativamente giovane e sempre più presente nelle mostre. La Fondazione vuole focalizzare l’attenzione su questa modalità artistica, di cui le prime sperimentazioni nascono negli Anni Sessanta, ma che dagli Anni Novanta si diffonde in maniera consistente e diventata un mezzo di espressione privilegiato rispetto alle tecniche tradizionali come la pittura, la scultura e anche la fotografia.

Una linea di ricerca specifica che emerge dai video in mostra è l’approccio narrativo che mescola e complica il rapporto tra realismo e finzione. Molti lavori partono da fatti oggettivi, eventi della storia o dell’attualità, dinamiche sociali o politiche, identità di luoghi e persone, per farne l’oggetto di una rappresentazione non documentaristica. Catherine Sullivan prende spunto da un tragico fatto di cronaca, l’assalto dei terroristi ceceni al teatro di Mosca nel 2002, ma dirige il proprio sguardo verso il palcoscenico, re-inscenando lo spettacolo cui gli sfortunati spettatori avrebbero dovuto assistere quella notte. Il filmmaker indiano Amar Kanwar racconta il passato e il presente del proprio paese tramite le voci di poeti e cantori di strada, e il suo stesso linguaggio fonde mirabilmente documentario e invenzione poetica.

Jordan Wolfson riproduce il discorso finale del Grande Dittatore di Chaplin, un momento significativo della nostra storia culturale in cui l’impegno politico di Chaplin entrò nello spazio della finzione cinematografica, per uscirne nuovamente con amare conseguenze nella vita del cineasta. Altri artisti usano il mezzo documentario col fine di indagare il rapporto tra corpo, spazio e gli strumenti di registrazione della realtà, come nei video-ritratti di danza di Clemens Von Wedemeyer e di Babette Mangolte. La questione del ritratto, come forma tradizionale di rappresentazione e celebrazione dell’individuo, è al centro del film su Zidane di Douglas Gordon e Philippe Parreno e della videoinstallazione di Olaf Metzel dedicata a un altro mito del calcio, George Best. Al di là dei singoli temi affrontati, le opere in mostra indagano così le possibilità e i limiti di un racconto obiettivo del vero tramite il mezzo filmico, che per sua stessa natura opera una trasposizione del reale nello spazio del virtuale, nell’inconsistenza dell’immagine proiettata.

Inaugurazione 23 ottobre 2007

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
via Modane, 16 - Torino
Orario: mar/dom, 12/20, gio 12/23. Lunedì chiuso
Biglietti: euro 5, Gruppi euro 4, Ridotto euro 3

IN ARCHIVIO [136]
Adrian Villar Rojas
dal 3/11/2015 al 27/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede