Carmine Calvanese
Theo Gallino
Piero Gilardi
Silvano Tessarollo
Vittorio Valente
Patrizio Brucciani
Carmine Calvanese, Theo Gallino, Piero Gilardi, Silvano Tessarollo, Vittorio Valente, 5 poetiche diverse per intenti, filosofie e risultati estetici, sono unite da un'appartenenza generazionale simile (tranne che per Gilardi) e il comune legame per materiali di derivazione plastica. Hanno scelto tutti l'oggettualita', sperimentando varie collocazioni contestuali. A cura di Patrizio Brucciani
A cura di Patrizio Brucciani
Theo Gallino, Vittorio Valente, Piero Gilardi, Carmine Calvanese e Silvano Tessarollo hanno scelto tutti se non l’oggetto comunque l’oggettualità, intervenendo sulla sua natura e sperimentando collocazioni contestuali e semantiche diversissime, ma accomunate anche da un fortissimo gusto per i materiali. Spazio Minerva, realtà da sempre attenta agli sviluppi dell’arte contemporanea, ha scelto di offrire al pubblico l’occasione di conoscere da vicino il lavoro di questi artisti, che in mostra lasciano trapelare tutta la fascinazione per valori visivi e tattili fuori dal comune.
“Materiali vari” non è la mostra che unisce semplicemente l’esperienza di alcuni esponenti dell’arte contemporanea, ma di cinque realtà che seppur diversissime per intenti, filosofie e risultati estetici, sono unite da una sorta di doppio filo conduttore: una appartenenza generazionale simile (eccezion fatta per Gilardi naturalmente) e il comune legame per materiali di derivazione plastica.
Gilardi, nella generazione precedente, aveva fatto esperienza di una corporalità soft-pop che aveva dato sfogo a nuove possibilità linguistiche e connotative per il mondo dell’oggetto: resine, siliconi e quant’altro si dimostravano i supporti privilegiati per poter aderire a necessità ogni volta sempre diverse, e per rispondere ad una duttilità anche semantica oramai indispensabile.
Per questo la varietà cui si fa cenno nel titolo della mostra è provocatoria, perché se tutto nasce dalla comune intenzione di andare oltre il sistema tradizionale di un’arte fatta di certe forme e di certe strutture, lo sviluppo tecnologico ha consentito una differenziazione netta e precisa tra i vari universi possibili.
Uguali quindi, ma anche estremamente diversi, e per niente dipendenti dal più anziano, che lungi dall’essere un maestro per i quattro giovani, è più che altro colui che ha dato origine ad un percorso storicamente rilevante.
Vedere questa mostra allora, significa potersi affacciare ad un dibattito estetico che ha coinvolto trances culturali e temporali diverse, ma anche cercare un intrigante terreno comune, quello della volontà di appartenenza ad un universo pienamente contemporaneo
Con il patrocinio di Tra art, Porto Franco, Provincia di Pisa, Comune di Montescudaio, CR Volterra, Cooper 2000, Rea
catalogo: con testi di Elena Forin
Inaugurazione 15 settembre ore 17.30
Spazio Minerva
via Della Madonna 35a Montescudaio (PI)
orario: Mercoledì – domenica 17.00 – 19.00
Venerdì e sabato anche 21.00 – 23