Artista visivo, regista teatrale e scrittore, Jan Fabre dalla fine degli anni Settanta si esprime con una vasta gamma di linguaggi che spaziano dalle arti plastiche al video, dal teatro alla coreografia.Centrale nell'opera di Fabre sono i momenti di passaggio (tra il visibile e l'invisibile, il giorno e la notte, la vita e la morte) e le figure che lo rappresentano. La metamorfosi diventa metafora dell'operare artistico stesso.
Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali
Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma
Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea
Ambasciata del Belgio presso il Quirinale
Comunita' Fiamminga del Belgio
Academia Belgica
INAUGURAZIONI:
ex Fabbrica Peroni, mercoledì 17 ottobre, ore 18
Academia Belgica, mercoledì 17 ottobre, ore 20
18 ottobre  18 novembre 2001
Conferenza Stampa di presentazione della mostra
mercoledì 17 ottobre 2001, ore 12
presso la Sala Multimediale della Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea
Mercoledì 17 ottobre 2001 alle ore 18 sarà inaugurata negli spazi espositivi
della ex Fabbrica Peroni la personale di Jan Fabre, promossa dalla Galleria
Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea e dall'Academia Belgica, con la
direzione artistica di Zerynthia Associazione per l'Arte Contemporanea, e in
collaborazione con Aldo Miguel Grompone in qualità di produttore delegato.
Jan Fabre, nato nel 1958 ad Anversa, artista visivo, regista teatrale e
scrittore, dalla fine degli anni Settanta si esprime con una vasta gamma di
linguaggi che spaziano dalle arti plastiche al video, dal teatro alla
coreografia. Le sue opere costruiscono "un edificio complesso e intricato,
eretto sull'incastro misterioso ed affascinante di un percorso tra razionale
e irrazionale, in cui la speranza e l'angoscia, l'incubo e la follia, il
piacere e la gioia si mescolano per far emergere le immagini" (G.Celant).
Jan Fabre è nipote del famoso entomologo francese Jean-Henri Fabre da cui ha
ereditato la curiosità per il mondo delle scienze naturali e la passione
per gli insetti, in particolar modo dei coleotteri che popolano la sua
fantasia e il suo lavoro. Con l'immagine di questi insetti esprime l'eterno
mito della trasformazione e della rigenerazione inerente al mondo della
natura e alla condizione umana. La metamorfosi diventa metafora
dell'operare artistico stesso. Centrale nell'opera di Fabre sono i momenti
di passaggio (tra il visibile e l'invisibile, il giorno e la notte, la vita
e la morte) e le figure che lo rappresentano.
Nell'opera "Umbraculum - un
posto ombreggiato dove pensare e lavorare lontano dalla vita quotidiana"
Fabre porta davanti al nostro occhio spirituale la condizione umana intesa
come un ciclo che si autorigenera. Le pesanti seghe elettriche, macchine
infernali evocanti fatiche passate ed antiche torture, posate sul pavimento
sono compensate da una moltitudine di protesi sospese che testimoniano
sollievo elargito e miracoli avvenuti. Luccicanti perché coperti da
carapaci di coleotteri, questi insetti sono simboli di luce, di movimento
e
di ascensione. Due monaci senza volto e coperti di schegge di ossa, tipiche
figure di passaggio care all'artista, stabiliscono un legame tra mondo
terreno e mondo spirituale. La scena creata immerge il visitatore in una
atmosfera di silenzio e di solitudine che permette serena concentrazione,
introspezione e riflessione.
La sua opera e la sua formazione ne fanno un artista assolutamente
particolare, tanto che Jan Fabre è stato nominato ambasciatore culturale
delle Fiandre nel mondo per l'anno 2001.
Per dare, dunque, il giusto rilievo
alla sua figura, in occasione di questa esposizione romana, è già stata
collocata sul tetto dell'Academia Belgica la scultura L'uomo che misura le
nuvole, mentre in uno degli studi dell'Academia sarà ospitata la scultura
L'uomo dalle gambe di carne e in un¹altra sala una scultura ed un video,
realizzato da Jan Fabre in occasione dell¹installazione all¹Università di
Gent.
Jan Fabre ha partecipato a molte mostre collettive tra cui le Biennali
di Venezia, San Paolo e Lione. Ha tenuto mostre personali nei Musei di
Amsterdam, Gand, Helsinki, Lisbona, Stoccarda, Hannover, Basilea,
Francoforte, Monaco e, in Italia, a Prato e Palermo.
NOTIZIE UTILI
Orario
Spazi ex-Fabbrica da martedì a domenica 10  20;
festività 10  15; lunedì chiuso
Academia Belgica da lunedì a venerdì 10  19;
sabato 10 Â 13; domenica chiuso
Biglietteria
Spazi ex-fabbrica, intero Lit.10.000, ridotto
Lit.8000
Academia Belgica, ingresso gratuito
Informazioni
06 67107900
Servizi al pubblico
bookshop, caffetteria, mediateca, postazioni
multimediali, biblioteca del Centro Ricerca e
Documentazione Arti Visive
Ufficio Stampa
Roberto Begnini tel. 06 3204912 fax 06
32656269
rbegnini@tiscalinet.it
ROMA
Galleria Comunale d¹Arte Moderna e Contemporanea
Spazi Espositivi ex Fabbrica Peroni
Via Reggio Emilia, 54
Academia Belgica
Via Omero, 8