Personale dell'artista con opere che rappresentano scorsi ed altre immagini che vivono piu' nella memoria che sulla retina, con colori caldi efermi nel tempo.
Personale di pittura
A San Marco Argentano (Cosenza), negli spazi suggestivi della torre normanna, fatta erigere da Roberto il Guiscardo nel secolo XI, è stata inaugurata “Scorci ed altre immagini”, personale di pittura di Deborah Ines Orlando. A presenziare alla mostra, oltre alle cariche istituzionali, quali il sindaco Pinotto Mollo e il vicesindaco Virginia Mariotti, Annamaria Lico, funzionario della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico della Calabria e Edo Grandinetti, storico dell’arte contemporanea.
«L’utilizzo di strutture architettoniche di grande valenza storica per manifestazioni indirizzate soprattutto all’attività artistica di giovani talenti costituisce quel trait d’union tra passato e presente, utile e necessario per la costruzione di un futuro sostenibile. Le attività dell’ingegno umano celebrano la sensibilità artistica e la ricerca del bello, poi, contribuisce a formare non solo l’identità culturale di un territorio, ma risulta necessaria per la sua crescita e per il suo progresso. Il discorso diventa particolarmente importante in Calabria dove la necessità di ricostruire o riscoprire l’identità del territorio potrà dare la consapevolezza della ricca eredità che il passato ha trasmesso: un patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico unico che può diventare la sfida per l’avvio di un nuovo rinascimento non solo culturale, ma soprattutto sociale», queste le parole di Annamaria Lico, che sottolinea l’importanza di simili eventi culturali all’interno del panorama regionale, oltre che cittadino.
Più concentrato sugli aspetti artistici l’intervento di Edo Grandinetti, che, nel presentare la mostra, cita nomi del calibro di Cézanne e De Chirico. Secondo lo storico dell’arte lametino, infatti, le tele della giovane pittrice riprendono la tendenza a scomporre il paesaggio e la prospettiva tipica dei pittori citati, senza però rinunciare a una pennellata “emozionale”, fatta di immagini che vivono più nella memoria che sulla retina, con colori caldi, fermi nel tempo. Una pittura - continua Grandinetti - che è anche il simbolo del sud in questo scorcio di inizio secolo, con i suoi giovani talentuosi in fuga al nord, se non all’estero, come nel caso dell’Orlando. Fughe obbligate dalla spinta del mondo verso la globalizzazione, che lasciano impresse nella memoria tracce di un calore quasi romantico.
L’esposizione, allestita all’interno della torre normanna, rimarrà aperta al pubblico fino al 25 settembre prossimo.
Inaugurazione lunedi 17 settembre
Torre Normanna, San Marco Argentano, Cosenza
Ingresso libero