Personale di scultura. '"Ho preso i piani, le diagonali, le curve ed i ferri e li ho spezzati. Poi ho preso dei cerchi ed ho spezzato anche loro. Perche' non mi interessa la Forma ma il concetto di Forma e per quello agisco"(G.Spagnulo).
Personale
Giuseppe Spagnulo nasce a Grottaglie (Taranto) il 28 dicembre 1936 da una famiglia di artigiani ceramisti; cresce in fabbrica e in lui cresce l’amore per la ceramica che lo spinge a frequentare la Scuola D’arte della sua città, l’Istituto della Ceramica di Faenza ed infine a trasferirsi nel ’59 a Milano, dove ben presto abbandona l’Accademia di Brera per diventare assistente negli studi di Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro, entrando così in stretto contatto con la forte discussione artistica di quegli anni. Nel ’65, per la sua prima personale al Salone Annunciata, la sua attenzione comincia a rivolgersi ad altri materiali ed espone opere in terracotta, legno e pietra.
Nel ’68 prende parte alla contestazione sociale e nasce in lui l’esigenza di segnare quel particolare momento storico, il tempo, lo spazio, con un gesto capace di stimolare l’attenzione e la partecipazione fisica della gente iniziando così a realizzare quelle maestose opere in ferro e acciaio che presto lo contraddistingueranno.
“ Ho preso i piani, le diagonali, le curve ed i ferri e li ho spezzati. Poi ho preso dei cerchi ed ho spezzato anche loro. Perché non mi interessa la Forma ma il ‘concetto’ di Forma e per quello agisco. Io cercavo di rompere anche la costrizione dell’ ideologia in sé…..per me spezzare il cerchio era anche superare e rompere ogni ideologia precostituita.”
Già da quegli anni pieni di fermento si intuisce che il Fuoco è l’ ispirazione, il compagno ed il mezzo con cui Spagnulo affronta, nel senso letterale del termine, la Materia, in un continuo gioco di amore e lotta feroce. La pressione della forgia la usa per levare forma ad un oggetto con pressioni tremende in un’ azione che è gesto e pensiero in un solo attimo, prima che il ‘Dio’ Fuoco si raffreddi.
“ Il Fuoco lo si può mostrare solo attraverso i segni che lascia sopra e dentro i metalli, segni di colori sfumati che restano lì come pennellate. Quando il ferro incandescente si è raffreddato, vediamo che dentro gli rimane sempre qualcosa del fuoco” e ancora “ Provo una grande soddisfazione a lavorare sia con la terracotta che con l’ acciaio perché, in entrambi i casi, è il fuoco - sia pure in modo antitetico, là indurendo,qua ammorbidendo - il vero anello di congiunzione della mia ricerca. E’ questo che mi interessa di più perché attribuisce all’ intervento una dimensione quasi erotica”.
Questa vena di sensualità, che pervade il lavoro di Spagnulo, si vedrà fortemente realizzata nelle opere su carta che esegue con le mani sprigionando forza ed energia attraverso quegli elementi atavici a lui tanto cari: l’ ossido di ferro, il carbone e la sabbia vulcanica.
Dagli anni ‘70 ad oggi Spagnulo ottiene grandi riconoscimenti da parte di critica e pubblico partecipando ad eventi artistici internazionali quali la Biennale di Venezia e Documenta Kassel ed esponendo le proprie opere in importanti musei e gallerie private ; vive e lavora tra Milano e Stoccarda dove, dai primi anni ‘90, insegna all’ Accademia delle Belle Arti.
Inaugurazione ore 19
Galleria Brera 1
via Brera 1 - Corbetta (MI)
Orari: martedì-venerdì 10:00-12:30 sabato 10.00-12:30 / 16:00-19:00 domenica 10:00-12:30
Ingresso libero