Palazzo Trinci
Foligno (PG)
piazza della Repubblica
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Terremoti d'Italia
dal 25/9/2007 al 29/12/2007
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Ufficio Stampa Comunicare Organizzando




 
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25/9/2007

Terremoti d'Italia

Palazzo Trinci, Foligno (PG)

La mostra ripercorre i numerosi fenomeni sismici che nel corso dell'ultimo secolo hanno segnato il territorio italiano, attraverso una variegata raccolta di testimonianze storico-artistiche: dipinti, sculture, disegni, incisioni, testi a stampa, cartoline, fotografie, filmati e quant'altro possa restituire la nostra memoria storica. Fra le opere presenti figurano lavori di Mario Nigro, Renato Guttuso, Alberto Burri, Robert Rauschenberg, Cy Twombly, Gilbert&George, Tony Cragg e Richard Long.


comunicato stampa

Mostra collettiva itinerante

Il prossimo 26 settembre, in occasione del decennale del terremoto che ha interessato nell'anno 1997 Umbria e Marche, verrà inaugurata a Palazzo Trinci, "Terremoti d'Italia", mostra itinerante di carattere scientifico, storico e artistico, promossa dal Dipartimento della Protezione civile e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L'itinerario della mostra si snoderà attraverso le Regioni italiane colpite da terremoti nell'ultimo secolo, partendo da Umbria e Marche per chiudersi, nel dicembre 2008, a Reggio Calabria e Messina. Il fulcro della mostra è rappresentato dall'area espositiva definita "l'esperienza del terremoto", dove il visitatore può apprendere cosa sia un terremoto attraverso la percezione sensoriale degli effetti sulle persone e sulle cose, grazie a due grandi tavole vibranti che simulano il movimento sismico.

Nella sua articolazione, la mostra ripercorre i numerosi fenomeni sismici che nel corso dell'ultimo secolo hanno segnato il territorio italiano, attraverso una variegata raccolta di testimonianze storico-artistiche: dipinti, sculture, disegni, incisioni, testi a stampa, cartoline, fotografie, filmati e quant'altro possa restituire la nostra memoria storica. L'esposizione a Foligno si avvale di numerosi prestigiosi prestiti provenienti da tutta Italia e della collaborazione di musei, archivi, biblioteche, gallerie private, nonché del prezioso contributo audiovisivo di Istituto Luce, Discoteca di Stato e Teche Rai.

Una importante sezione verrà dedicata a Mario Nigro, artista che "agli inizi degli anni ottanta, comincia una nuova indagine realizzando una serie di opere dal titolo sconcertante: Terremoto. Si tratta di dipinti in cui il gesto è ridotto ad una essenzialità estrema e dove tutto il percorso fino a quel punto sperimentato viene sottoposto dall'artista a nuova verifica. Nigro torna ai segni primari come quello della linea che, pari ad un fulmine improvviso attraversa la superficie del quadro. Il punto di partenza è in effetti proprio l'immagine di una saetta, che in una celebre opera del Giorgione, la Tempesta, appare misteriosamente in lontananza nella scena rappresentata. Per l'artista, quel segno scuro che si dispiega a zigzàg quasi a volere fendere il bianco della tela, è una presenza che mette in allarme, suscita inquietudine e rimanda ad avvenimenti tragici: "...Ormai non se ne parla: il terremoto è stato una catastrofe. Come un'altra catastrofe, ben più grave, ci sovrasta, ora più che in passato: una guerra. La presenza di un dipinto vive costantemente nella mia memoria visiva. è come un segno, un segnale, un avviso, una visione: la Tempesta di Giorgione è un lampo che investe di luce rosata: case, alberi, una cicogna su un tetto, due personaggi incantati, e uno squarcio, sinuoso, morbido, ovattato nel cielo; è un'immagine che rimane come il ricordo di un sogno irreale e sereno, è un fatto romantico: eppure è una 'Tempesta'...". (...) Nella serie Terremoto il "bisogno" di cui parla Nigro, la voglia di scuotere e cambiare lo stato delle cose, è ridotto quasi alla sua stessa essenza: un segno violento, spezzato, che velocemente attraversa l'immobilità della tela e su cui delicati tocchi di colore sono sovrapposti: piccoli racconti nel racconto, appena percettibili, dettati sottovoce. (...) La serie Terremoto avrà un periodo di realizzazione breve, esattamente compreso tra il 1980 e il 1981. Dopo questi anni Nigro non tornerà mai più sul medesimo soggetto." (Antonella Soldaini)

Tra le importanti opere presenti figurano inoltre lavori di Rauschenberg, Twombly, Gilbert&George, Tony Cragg, Richard Long, che hanno dato la loro personale interpretazione del fenomeno sismico attraverso la mediazione dei linguaggi dell'arte contemporanea. Oltre a questi grandi protagonisti del panorama artistico internazionale, spiccano le opere di due grandi maestri dell'arte contemporanea italiana come Renato Guttuso e Alberto Burri, che hanno rivisitato il tema in occasione del terremoto del Belice.

Le classi in visita alla mostra potranno partecipare al progetto didattico "Tutti giù per terra", un percorso attivo di scoperta sul terremoto, ideato appositamente per le scuole: tale percorso si basa su un approccio fortemente interattivo e partecipativo che ha come obiettivo l'educazione al rischio sismico dei bambini e dei ragazzi. La proposta "Tutti giù per terra" è destinata alle ultime tre classi di scuola primaria (terza, quarta e quinta elementare) e alle classi di scuola secondaria di primo grado (prima, seconda e terza media).

Inaugurazione 26 settembre 2007

Palazzo Trinci
Piazza della Repubblica, Foligno
Ingresso libero

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