Doppia personale. Jimmie Durham, attraverso un'attenta osservazione del mondo, sembra incarnare il ruolo dell'artista che riarrangia gli oggetti per mettere in scena la relazione diretta tra i processi sociali e quelli artistici. Michelangelo Pistoletto realizza per l'occassione "Progetto n.92", tratto dal libro "Cento mostre da realizzare nel mese di ottobre", edito nel 1976. L'opera consiste in una rete metallica tirata tra due pareti contro cui sono ammucchiati 'da una parte stracci di tutti i colori e dall'altra solo stracci bianchi'. Il risultato e' un gioco di opposti tra la morbidezza informe degli stracci e la rigidita' della barriera spaziale che li divide.
Doppia personale
La Galleria Cesare Manzo è lieta di presentare nello spazio di Pescara una doppia mostra personale di Jimmie Durham e Michelangelo Pistoletto.
Jimmie Durham, attraverso un’attenta osservazione del mondo, sembra incarnare il ruolo dell’artista che riarrangia gli oggetti - non importa se prodotti della società o della natura - per mettere in scena la relazione diretta tra i processi sociali e quelli artistici. Particolarmente famosi sono i suoi assemblages di oggetti trovati e via via accumulati, veri e propri concentrati di quotidianità che trovano il più delle volte ispirazione nelle origini cherokee dellartista, e che diventano strumento di critica rivolta alla dominante cultura capitalistica e consumistica, a tutte le forme di razzismo e all’arrogante nozione dell’arte occidentale che relega tutto il resto a mero folklore. Così un semplice pezzo di legno, ritrovato casualmente sulla spiaggia del Lido di Venezia, può diventare lo spunto per raccontarci una storia, a sua volta frutto di altrettante casualità, ma anche per parlarci, senza alcuna retorica, dell’uomo e della sua capacità distruttiva.
Michelangelo Pistoletto realizza per l’occassione Progetto n° 92, tratto dal libro Cento mostre da realizzare nel mese di ottobre, edito nel 1976, contenente 100 idee per altrettante mostre concentrate in un mese ma potenzialmente espandibili nel tempo. Realizzata per la prima volta nell’ambito della manifestazione d’arte contemporanea Fuori Uso ’95 Caravanserraglio Arte Contemporanea presso l’Ex Aurum di Pescara, l’opera consiste in una rete metallica tirata tra due pareti contro cui sono ammucchiati «da una parte stracci di tutti i colori e dall’altra solo stracci bianchi». Il risultato è un gioco di opposti tra la morbidezza informe degli stracci, per l’artista simbolo dell’effimero e del transitorio, e la rigidità della barriera spaziale che li divide in maniera netta senza possibilità di trapasso.
Galleria Cesare Manzo
via Umbria, 48 - Pescara
Orario: dal lunedì al sabato 10.30-13 / 16-19.30
Ingresso libero