Scialle 'e lusse e pettenessa. "Allora il manufatto ricostruisce discrezione e intimita': ecco riapparire la creazione generosa dello sfondo, soltanto grazie al quale gesto, atto e presenza oscurano tempestivamente le notti bianche municipali"
Scialle 'e lusse e pettenessa
Psicologa, insegnante di Yoga, iniziata all’arte del telaio a mano, secondo la tradizione colombiana, argentina e messicana che fonde con le trame ed i colori forti della sua terra, opera a Montreal, New York, Copenhagen, Oslo, Munchen, Parigi, Salisburgo, Innsbruck, Matrei im brenner, Dubrovnic, Lugano, Atene, New Delhi, Bihar, Rajastan, infine a Roma. Nel 1997 fa ritorno al suo laboratorio incantato che domina il mediterraneo da dove tessitura, pratiche Yoga, scuola di tessitura ed arte del vivere, irradiano fasci di luce verso il Mediterraneo delle genti ed i suoi riferimenti cardinali a nord verso la Sardegna, ad ovest verso la Spagna, a sud ovest verso la Tunisia, a sud verso la Libia, a sud est verso il Libano ed ad Est verso la Grecia e l’India.
Qui la tessitura è la trama della comunicazione che si estende ai quattro angoli del pianeta: non c’è più periferia da quando ogni angolo è collegato a tutto il resto. La trama dell’evento dal suo angolo remoto accade allora, simultaneamente, in qualsiasi altro angolo del mondo. Artista, artefice, progettatrice beneficia quindi di esposizione totale e permanente centrata sulla trama della comunicazione.
Allora il manufatto ricostruisce discrezione e intimità: ecco riapparire la creazione generosa dello sfondo, soltanto grazie al quale gesto, atto e presenza oscurano tempestivamente le notti bianche municipali in cui tutte le vacche sono bianche. E’ il rinnovato avvento del soggetto, del quale solo pochi riuscivano a raccogliere le tracce.
PicaGallery
vico Vetriera, 16 - Napoli
Ingresso libero