Secondome
Roma
via dei Pianellari, 26-27
06 97270135 FAX 06 97271259
WEB
Short Stories
dal 10/10/2007 al 29/11/2007
10-19 chiuso dom e lun

Segnalato da

Diana Giorgio




 
calendario eventi  :: 




10/10/2007

Short Stories

Secondome, Roma

Design da collezione. In mostra la collezione progettata da Ettore Sottsass, composta da 14 vasi-scultura, in ceramica e vetro di Murano. Sandro Chia presenta 5 tavoli-scultura in bronzo fuso a cera persa. Di Alessandro Mendini sono presenti le miniature dei mobili storici realizzati in ottone o rame dorato.


comunicato stampa

Chia, Mendini, Sottsass

Le opere di tre artisti eccezionali apriranno la stagione eventi 2007-2008 della design gallery secondome: dall’11 ottobre fino al 30 novembre vanno in scena le “Short Stories” di Mendini, Chia e Sottsass. Mendini, Chia e Sottsass, tre artisti di fama internazionale, “si mostrano” insieme in uno stesso contesto. A compiere l’impresa è riuscita la design gallery Secondome, che continua a portare a Roma il design più prestigioso. Guidata dall’architetto Claudia Pignatale, Secondome è una vetrina unica nella capitale dove fanno tappa nomi del panorama del design solitamente destinati ad altre mete.

Dopo le precedenti esposizioni che hanno visto attori la panca Ripples di Toyo Ito (premio Compasso d’oro), la poltrona Egg di Nanna Ditzel e l’Aqua Table di Zaha Hadid, è la volta delle “Short Stories” di Ettore Sottsass, Sandro Chia e Alessandro Mendini. Il progetto ideato da Stefania Campatelli nasce nel 2003, con la presentazione di quattordici ceramiche e vetri di Ettore Sottsass, seguiti nel 2004 dai tavoli scultura di Sandro Chia e dalle miniature di Alessandro Mendini nella collezione “Sandro e/o Sandro”.

In mostra la collezione progettata da Ettore Sottsass, 14 vasi-scultura, in ceramica e vetro di Murano, ciascuno realizzato in edizione limitata a 33 esemplari. In alcuni casi i colori ceramici sono sostituiti da colori acrilici e come dice Ettore Sottsass nel libro-catalogo Quattordici ceramiche e vetri di Ettore Sottsass: “(…)Ho pensato che i colori acrilici sarebbero andati bene per avere superfici opache, molto opache. Ho pensato che una grande quantità della pittura e “arte” del secolo appena passato e’ stata dipinta con colori acrilici supposti di essere quasi “eterni”. Se poi non saranno quasi eterni forse nel tempo arriveranno anche loro a una speciale bellezza: qualche colore sbiadirà, qualche colore no, qualche altro colore diventerà più cupo, nerastro, alla fine tutti i colori diventeranno i colori di qualche fantasma, di qualche amata memoria. Come e’ successo alle ceramiche azteche…”

Inoltre sono esposti i tavoli di Sandro Chia, 5 sculture in bronzo fuso a cera persa, ognuno riprodotto in 9 esemplari descritti dall’autore come guazzabugli o trespoli, basi-piedistallo per le sculture. Dice delle sue opere: “(…)fondere in bronzo questo mio trespolo e/o guazzabuglio e’ per me il metodo infallibile per esprimere che in esso e’ insito qualcosa da tramandare che contiene in sé un’attitudine che somiglia al bricolage della creazione dell’universo, qualcosa di divino che in maniera implacabile ci ricorda che le cose così dette semplici, semplicemente fanno ridere i polli.”

Di Alessandro Mendini sono presenti le miniature dei “mobili” storici realizzati in ottone o rame dorato con oro a 24 carati, in edizione limitata a 9 esemplari. “(…) Sono mondi carichi di me, pieni di vicende note ma pure anche ignote, segni, enigmi e testimoni di problematiche ancora non risolte. Penso che tutto ritorna: il tempo siderale magari non c’è, forse e’ enorme e lentissimo, può darsi che si svolga all’incontrario. Allora ho puntato oggi ancora l’attenzione su questi 9 oggetti, ne ho rilevato la materia e la geografia, ho tentato di estrarne l’aura e l’energia…” dice Alessandro Mendini nel libro “Sandro e/o Sandro”. In mostra anche l’originale della “Poltrona di Proust “, interamente dipinta a mano con la tecnica del puntinismo.

L’incontro di creazioni dai materiali diversi come il vetro, la ceramica, il bronzo e l’ottone rende questa esposizione multiforme e preziosa, unisce il concetto di arte e artigianato, di design e scultura. Un appuntamento da non mancare per i collezionisti di importante design contemporaneo. Secondome e Short stories hanno un denominatore comune: entrambe puntano sulle opere di artisti, architetti ed intellettuali che hanno lasciato e continuano a lasciare un segno nel nostro tempo, dando loro spazio e voce.

Short Stories, marchio livornese nato solo quattro anni fa, ha esposto in importanti musei come il Musée d'Art Contemporain de Rochechouart in Francia, il Grand Hornu Image in Belgio, la Triennale di Milano, e nelle più prestigiose gallerie di design contemporaneo tra cui la Moss Gallery di New York, la Dilmos di Milano e la Mourmans Gallery di Maastricht. Ed ora approda allo spazio eventi della design gallery Secondome di Roma, che riconferma ancora una volta l’obiettivo di voler divenire un punto di riferimento per i romani amanti del grande design.

Gli autori
Alessandro Mendini Architetto, è nato a Milano nel 1931. Ha diretto le riviste “Casabella”, “Modo” e “Domus”. Sul suo lavoro e su quello compiuto con l’atelier Alchimia sono uscite monografie in varie lingue. E’ interessato specialmente al designo moderno e contemporaneo. Realizza oggetti, mobili e installazioni. Da tempo collabora con compagnie internazionali come Alessi, Philips, Swatch e tante altre. E’ consulente di varie industrie per curare la loro immagine. E’ membro onorario della Bezalel Academy of arts and design di Gerulasemme. Gli è stato attribuito il Compasso d’oro per il design nel 1979 e nel 1981, è “Chevalier des Arts et des lettres” in Francia e ha ricevuto l’onorificenza dell’Archtictectural League di New York. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni privati. Ha progettato le fabbriche Alessi, il Forum-museum di Omega, delle stazioni di metropolitana e il restauro della villa comunale a Napoli, in Italia, una torre ad Hiroshima in Giappone, il Museo di Groningen in Olanda e altri edifici in Europa e negli Stati Uniti.

Ettore Sottsass Nasce a Innsbruck, in Austria nel 1917. Si laurea in architettura al Politecnico di Torino nel 1939. Nel 1947 apre a Milano uno studio professionale dove si occupa di progetti di architettura e di design.
Nel 1958 inizia la sua collaborazione con Olivetti come consulente per il design, collaborazione che durerà per oltre trent’ anni e che gli frutterà tre Compassi d’Oro per il design. Dopo un lungo giro di conferenze nelle università inglesi, nel 1976 gli é stata conferita la laurea honoris causa dal Royal College of Art di Londra. Nel 1981 ha dato inizio, con collaboratori, amici e architetti di fama internazionale al gruppo Memphis, che è diventato in breve il simbolo del 'nuovo design' e un riferimento per le avanguardie contemporanee.

Un anno dopo ha fondato lo studio Sottsass Associati con il quale prosegue la sua attività di architetto e designer. Sue opere e progetti fanno parte delle collezioni permanenti di importanti musei di vari paesi, come: Museum of Modern Art di New York, Metropolitan Museum di New York, Centre Georges Pompidou di Parigi, Musée des Arts Décoratifs di Parigi, Victoria & Albert Museum di Londra, il Musée des Arts Décoratifs di Montreal, Israel Museum di Gerusalemme, National Museum di Stoccolma, ecc... Tra gli ultimi riconoscimenti che gli sono stati conferiti si segnalano: nel 1992 la nomina a Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese, nel 1994 il premio IF Award Design dall'Industrie Forum Design di Hannover, nel 1996 la nomina a Honorary Doctor del Royal College of Art di Londra e l’Award Prize dal Brooklyn Museum di New York, nel 2001 le lauree ad honorem dal London Institut of Art e dal Politecnico di Milano. Nello stesso anno è stato nominato Grande Ufficiale per l'Ordine al Merito dal Presidente della Repubblica Italiana.

Sandro Chia Nato a Firenze il 20 aprile 1946. Si diploma all'Accademia delle Belle Arti di Firenze nel 1969. Visita l'India, la Turchia e gran parte dell'Europa prima di fermarsi a Roma nel 1970. Durante gli anni 70 il suo lavoro si distanzia sempre più dall'arte concettuale a favore di una riscoperta del linguaggio pittorico, attirando una sempre maggiore attenzione dalla critica italiana ed europea. Dopo aver lavorato un anno in Germania, nel 1981 si trasferisce a New York, dove si stabilisce per oltre due decenni, pur continuando a spostarsi frequentemente. Ha fatto parte del gruppo della Transavanguardia, nelle cui mostre ha esposto in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo. Ha esposto alle biennali di Parigi e di San Paolo e più volte alla biennale di Venezia. e' stato presente in prestigiose mostre collettive in alcuni dei maggiori musei del mondo. Ha tenuto importanti mostre personali in molti dei più significativi spazi museali internazionali, tra cui, solo per citarne alcuni, al Stedelijk Museum of Amsterdam, al Metropolitan Museum di New York, il museo d'arte moderna di Parigi e il Moma di Boca Raton in Florida. Attualmente vive e lavora tra New York, Roma e Montalcino.

Location - Design gallery secondome All’interno di un palazzo storico alle spalle di Piazza Navona, secondome è uno spazio espositivo di 220 metri quadri che fa del design italiano e internazionale la chiave di lettura per reinterpretare la filosofia dell’abitare secondo una sofisticata ricerca. In un itinerario articolato su due piani, si snoda un percorso dove si susseguono oggetti di design esclusivi, una galleria d’arte che offre una panoramica sul grande design internazionale, uno spazio dedicato interamente al design per bambini e infine una scenografica libreria dove sono esposti volumi d’arte, design, fotografia e architettura, come fluttuassero nell’aria. L’ideatrice di secondome, l’architetto trentenne Claudia Pignatale, ha contribuito con questo progetto, ad avvicinare Roma alle grandi metropoli internazionali, dove l’integrazione di espressioni artistiche diverse è già di scena da tempo. L’ubicazione storica nel seicentesco, Palazzo Scappucci, detto anche Palazzo della Scimmia, è stata scelta per giocare sui contrasti antico-moderno e per evidenziare che gli oggetti di uso quotidiano sono anch’essi delle opere d’arte, come insegnano i fondatori del Bauhaus. Bandita l'omologazione, protagonista assoluta è la personalizzazione dell’estetica.

Immagine: Proust di Mendini

Inaugurazione 11 ottobre 2007

Secondome
Via dei Pianellari 26-27 - Roma
Orario: dalle 10 alle 19. chiuso domenica e lunedì
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [6]
Massimo Lunardon
dal 14/5/2008 al 14/6/2008

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