Fondazione Ferrero
Alba (CN)
strada di Mezzo, 44
0173 295259 FAX 0173 363274
WEB
La Collezione di Roberto Longhi
dal 12/10/2007 al 9/2/2008
lun-ven 15-19, sab e festivi 10-19

Segnalato da

Studio Esseci




 
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12/10/2007

La Collezione di Roberto Longhi

Fondazione Ferrero, Alba (CN)

La mostra presenta 71 opere della collezione privata dello storico dell'arte. Seguendo un percorso espositivo cronologico "Dal Duecento a Caravaggio a Morandi", l'esposizione, articolata in sette sezioni, illustra le scoperte e gli avanzamenti critici di Roberto Longhi nel corso della sua attivita' di storico e collezionista d'arte. Fra gli artisti: Battistello Caracciolo, Carlo Carra', Giacomo Ceruti, Colantonio, Giovan Battista Crespi, Vitale da Bologna, Stefano da Ferrara, Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. L'interesse di Longhi per l'arte contemporanea e' documentato dalle opere di Carra', De Pisis e Morandi. A cura della Fondazione Ferrero.


comunicato stampa

Pittura. Dal Duecento a Caravaggio a Morandi

La Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, la Fondazione Ferrero e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte organizzano per il prossimo autunno la mostra La Collezione di Roberto Longhi. Dal Duecento a Caravaggio a Morandi.
Lo storico dell’arte Roberto Longhi ritorna nella città natale, Alba, attraverso 71 opere della sua collezione privata che saranno presentate negli spazi della Fondazione Ferrero dal 13 ottobre 2007 al 10 febbraio 2008.
Con questa nuova mostra, la Fondazione Ferrero conferma il carattere distintivo delle sue proposte culturali: esposizioni di grande prestigio, allestite con cura, accompagnate da cataloghi approfonditi e rivolte a tutti, grazie anche all’ingresso gratuito.

Tavole e tele esposte abitualmente, secondo criteri d’arredamento domestico, nella villa “Il Tasso”, la dimora fiorentina che fu di Longhi, sono proposte ad Alba seguendo un percorso espositivo cronologico Dal Duecento a Caravaggio a Morandi, come recita il titolo dell’esposizione. Il percorso, articolato in sette sezioni, illustra le scoperte e gli avanzamenti critici di Roberto Longhi, riscoprendo l’eccezionalità della sua esperienza. La mostra prende il via con I primitivi del Due e del Trecento, sezione che presenta un importante nucleo di dipinti bolognesi (Vitale da Bologna, Simone dei Crocifissi, Jacopo di Paolo) e riminesi (la Madonna con il Bambino e Santi di Pietro da Rimini).

Il tardogotico fa riflettere sulla complessa diversità di esiti pittorici fra il Gotico e il Rinascimento attraverso artisti veneti (Jacobello del Fiore), emiliani (Stefano da Ferrara) e lombardi (Cristoforo Moretti).
Nella terza sezione, Il Quattrocento, si trova un variegato gruppo di maestri che testimoniano gli scambi culturali fra i maggiori centri artistici italiani: Defendente Ferrari, Colantonio, pittore di Alfonso d’Aragona e maestro di Antonello da Messina, Ambrogio Bergognone, Bernardino Butinone e ancora Apollonio di Giovanni e Girolamo di Benvenuto.

Gli scambi culturali fra i maggiori centri artistici italiani tra Quattro e Cinquecento sono testimoniati da un diversificato gruppo di tavole: il napoletano Colantonio, pittore di Alfonso d’Aragona e maestro di Antonello da Messina rappresenta una congiuntura fra la pittura fiamminga e il mondo mediterraneo; Ambrogio Bergognone e Bernardino Butinone illustrano la cultura lombarda dell’età sforzesca; Defendente Ferrari apre uno spiraglio sulla situazione piemontese.

Il percorso approda quindi a Il Cinquecento evidenziando l’interesse di Longhi per gli “eccentrici padani”, quegli artisti che interpretavano con spregiudicata libertà mentale il portato della “maniera moderna” cinquecentesca (il Cristo fra la Madonna e San Giuseppe di Amico Aspertini, il Ragazzo con canestro di fiori di Dosso Dossi, i due Santi domenicani di Lorenzo Lotto).
Il Seicento trova uno dei suoi vertici nel celeberrimo Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio, oltre alle tele di Battistiello Caracciolo, Mattia Preti, Carlo Saraceni, Matthias Stomer e alla Madonna con il Bambino e San Giovannino di Guido Reni.

Nella sezione dedicata a Il Settecento si trovano il Ritratto di gentildonna di Pietro Longhi, il Pellegrino di Giacomo Ceruti, la Fantesca di Gasparo Traversi, il Ritratto di giovinetto in veste di pittore di Fra’ Galgario. La chinoiserie attribuita a Watteau e il Paesaggio con case in riva al mare evocano l’eleganza sobria ed equilibrata della casa fiorentina dello studioso e della moglie, la scrittrice Anna Banti.

Infine, l’interesse di Longhi per l’arte contemporanea è documentato dalle opere di Carlo Carrà, Filippo De Pisis e Giorgio Morandi.

Per l’evento è stato chiesto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
La mostra è realizzata con il patrocinio di: Regione Toscana, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Città di Alba.

Immagine: Fra' Galgario, Ritratto di giovinetto in veste di pittore.

Ufficio Stampa: Studio Esseci
Sergio Compagnolo
via San Mattia, 16, Padova
tel. 049 663499 - info@studioesseci.net

Inaugurazione 13 ottobre 2007 ore 18 ( su invito)

Fondazione Ferrero
Strada di Mezzo, 44, Alba (CN)
Orari: lun-ven 15-19, gio 15-22, sab-dom-fest 10-19
Ingresso libero

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