Un percorso artistico tra la Calabria Napoli e Roma. La mostra, a cura di Giorgio Leone, ha l'intento di mettere in luce l'opera del pittore calabrese pressoche' sconosciuta, rilevandone l'intreccio di relazioni con quanto contemporaneamente avveniva sia nel Regno meridionale che a Roma. Il percorso espositivo prevede circa 40 dipinti.
Un percorso artistico tra la Calabria Napoli e Roma
a cura di Giorgio Leone
Il 16 ottobre 2007, alle ore 18.00, si inaugura presso il restaurato Complesso monumentale di San Domenico a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro, la mostra dedicata a Giuseppe Pascaletti, pittore calabrese del Settecento, nel 250° anniversario della sua morte. L’esposizione si inserisce nel progetto “Visioni Simultanee” ideato e promosso dall’assessore alla cultura della Regione Calabria, on. Sandro Principe ed è organizzata dall’amministrazione comunale di Lamezia Terme, dott. Gianni Speranza - sindaco; prof.ssa Giovanna De Sensi Sestito - assessore ai beni e alle istituzioni culturali, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Università degli Studi della Calabria.
Giuseppe Pascaletti, nato a Fiumefreddo Bruzio in provincia di Cosenza, nel 1699 dopo un presumibile apprendistato svolto nella sua regione d’origine e a Napoli, si trasferì a Roma attorno al 1727, dimorandovi per oltre un ventennio. Nella città pontificia fu membro dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon e frequentò diverse personalità di spicco tra cui Sebastiano Conca (1680-1764), massimo esponente della cultura meridionale a Roma e che tenne “scuola” a Palazzo Farnese. Del clima classicistico romano il Pascaletti, ritornato in Calabria, fu il maggior esponente realizzando numerose pale d’altare per chiese e confraternite, riproponendo i modelli romani antichi e moderni, alla stregua di quanto un secolo prima aveva fatto il Sassoferrato (1609-1685) coniugando le istanze artistiche a quelle della devozione.
La mostra a cura di Giorgio Leone ha l’intento di mettere in luce l’opera del pittore calabrese pressoché sconosciuta, rilevandone l’intreccio di relazioni con quanto contemporaneamente avveniva sia nel Regno meridionale che a Roma. Il percorso espositivo che prevede circa quaranta dipinti, si divide in due sezioni: la prima, dedicata a dipinti napoletani e romani presenti in Calabria - tra cui si segnalano straordinarie tele di Paolo de Matteis (1662-1728), Sebastiano Conca e Corrado Giaquinto (1703 -1766) -; la seconda, alle circa trenta opere del Pascaletti. Tra i lavori più importanti del pittore, alcuni dei quali realizzati a Roma, si ricordano la pala della Pieve di Sestino, in provincia di Arezzo, il bellissimo Ritratto di Marcantonio Colonna del Museo Correale di Sorrento, in provincia di Napoli e la tela con la Sacra famiglia della chiesa del Ritiro di Rende, in provincia di Cosenza. Quest’ultima, assieme alla Madonna del riposo di Fiumefreddo Bruzio, è stata recuperata nel 2006 dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, dopo il furto avvenuto molti anni addietro.
La mostra, inoltre, offre una sezione dedicata ai restauri e alle indagini diagnostiche realizzate sui dipinti del pittore.
Inaugurazione 16 ottobre 2007
Complesso monumentale di San Domenico
Via San Domenico - Lamezia Terme (CZ)
Orario: Aperto tutti i giorni, feriali e festivi (escluso il lunedì) 9-18
Ingresso libero