Le immagini delle piu' belle Ville Venete del territorio confrontate con quelle delle dimore patrizie, del Veneto e del Friuli. Alle foto d'autore degli interni e dei complessi architettonici e dei parchi fanno da contrapposto modelli lignei di alcune delle piu' belle dimore ideate da Palladio, Sansovino e altri dell'epoca. Postazioni multimediali consentono di visualizzare percorsi per epoca, autore ed area. In primo piano il tema della conservazione e del restauro del patrimonio artistico rappresentato dalle Ville Venete.
Le immagini delle più belle Ville Venete del territorio confrontate
con quelle delle dimore patrizie, del Veneto e del Friuli.
Alle foto d'autore degli interni e dei complessi architettonici e dei
parchi fanno da contrapposto modelli lignei di alcune delle più belle
dimore ideate da Palladio, Sansovino e altri dell'epoca.
Postazioni multimediali consentono di visualizzare percorsi per epoca,
autore ed area.
In primo piano il tema della conservazione e del restauro del patrimonio
artistico rappresentato dalle Ville Venete con esempi dei più
importanti fra gli interventi recenti promossi dall'Istituto Regionale
per le Ville Venete.
50 anni di attività dell'Ente Ville Venete, ora Istituto Regionale
Ville Venete per ridare dignità alle 4 mila e più "ville venete"
disseminate nel Veneto e nel Friuli. Un intervento ciclopico per
dimensioni, avviato nel dopoguerra quando il Veneto era tra le aree
più depresse del Paese, l'emigrazione sembrava l'unico scampo
all'indigenza diffusa e le ville, persa l'originaria funzione di luoghi
per le villeggiature della nobiltà e della borghesia e di centri
economici, venivano abbandonate o smembrate fra gli ex mezzadri. Poi
l'impatto di un ambiente ancora agricolo con la nuova
industrializzazione, l'inurbamento, l'incontrollata crescita di
fabbriche, capannoni, case con l'ansia di cancellare la miseria d'un
tempo più che di rispettare il territorio e le meravigliose
testimonianze di una civiltà ormai dimenticata; infine il graduale
recupero dell'importanza di ciò che è stata la storia e la
necessità che "l'oggi" non cancelli o offenda "il ieri".
Tutto questo racconta l'ampia ed articolata mostra "Ville Venete:
testimonianze di una civiltà tra conservazione e valorizzazione", che
l'Istituto Regionale Ville Venete ed l'Assessorato alla Cultura del
Comune di Padova propongono dal 26 ottobre al 30 dicembre 2001 nella
Cattedrale dell'ex Macello (via Cornaro), un enorme spazio di
archeologia industriale, attorniato da un vasto parco, posto all'interno
della cinta muraria cinquecentesca di Padova, ma al contempo facilmente
raggiungibile dall'uscita autostradale di Padova est.
Questa non è solo una mostra di splendide immagini fotografiche di
architetture, giardini, interni firmati da Palladio, Scamozzi,
Falconetto, Paolo Veronese, Giambattista Zelotti, dai Tiepolo, Jappelli
o Bagnara, per citare solo alcuni dei grandi artisti che hanno
contribuito a formare questo meraviglioso patrimonio veneto. E' anche
una mostra su come, grazie anche a queste immagini, i veneti, l'Italia e
poi il mondo siano stati sensibilizzati a scoprire prima l'esistenza,
poi l'importanza delle ville venete e quindi a sostenere il processo di
recupero e di valorizzazione di un patrimonio che non ha eguali al
mondo.
Fu proprio con una mostra fotografica che, nel 1952, Giuseppe Mazzotti,
affiancato dallo scrittore Giovanni Comisso e da Renato Cevese pose per
la prima volta l'opinione pubblica e il mondo culturale italiano di
fronte all'urgenza di non perdere per sempre il patrimonio culturale
rappresentato dalle ville venete.
I pannelli fotografici di quella storica mostra hanno per anni viaggiato
l'Italia e il mondo, catalizzando lo svilupparsi di un processo e di una
presa di coscienza di cui oggi, mezzo secolo dopo, si ammirano i
risultati. Dopo quella, periodicamente, altre campagne simili, hanno
accompagnato il lavoro dell'Ente e del successivo Istituto Regionale,
documentando ciò che veniva fatto e ciò che restava da fare per il
restauro, ma anche per la valorizzazione di quel patrimonio.
All'immagine di fiera decadenza delle prime immagini mazzottiane, si
sono via via andate sovrapponendo immagini, questa volta a colori, di
architetture rinate, di affreschi fatti rivivere, di interni in cui è
tornato il soffio della vita, di giardini non più giungle o campi di
grano.
Quelle immagini, le nuove forme di promozione come quella del Burchiello
che scende il naviglio della Brenta, gli itinerari, le manifestazioni
che via via le ville recuperate cominciavano ad ospitare, hanno fatto
delle ville venete una delle maggiori attrattive turistiche del Veneto
di oggi.
Di tutto questo impegno di interventi ma anche di comunicazione, da
conto la grande mostra padovana, che diventa anche una mostra sui grandi
fotografi, dallo stesso Mazzotti alla recente campagna sulle
realizzazioni palladiane affidata a Pino Guidolotti, che si sono
misurati con il non facile compito di riassumere per immagini lo spirito
di ciascuna villa. Percorrere questa mostra è come percorrere l'intero
territorio veneto e friulano, scoprendo come ogni località sia
"improntata" intorno ad almeno una villa, e, insieme, percorrere
l'ultimo mezzo secolo di storia di questi edifici e del territorio su
cui sorgono. Osservare, via via, la loro rinascita ma anche come il
mutare dell'ambiente abbia, in non pochi casi privato le ville
restaurate di ciò che costituiva un elemento imprenscindibile, ovvero
l'unità edificio-ambiente. Su questo si apre il nuovo fronte della
battaglia per la salvaguardia delle ville: ridare dignità di contesto
agli edifici rinati e ritrovati.
Accanto al singolare itinerario nei luoghi e nel tempo offerto dalla
successione di mostre (presentate in sintesi molto suggestive) che in
questo mezzo secolo hanno girato il mondo per far conoscere le Ville
Venete a tutti, l'esposizione si sofferma su alcuni interventi di
recupero e valorizzazione emblematici dell'attività dell'Istituto
Regionale Ville Venete. "Isole informative" sono riservate al restauro
di Villa Pojana a Pojana Maggiore (VI); al progetto di restauro per le
"Foresterie Vecchie" di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD); al
restauro del complesso cinquecentesco di Villa Venier Contarini di Mira
(VE) e al restauro di Villa Garzoni Carraretto a Candiana (PD).
Postazioni multimediali sul programma informativo degli "Itinerari
Palladiani" offrono informazioni, percorsi, spunti di visita per chi,
oltre che ammirarle nelle gigantografie esposte nall'ex Macello, vuole
andare a vedere da vicino ed entrare in queste affascinanti,
testimonianze rinate della civiltà veneta.
Nella giornata di venerdì 26 ottobre, ai Musei Civici agli Eremitani,
Sala del Romanino, alle ore 17.00, si terrà un incontro curato
dall'Istituto Regionale Ville Venete per la presentazione dei volumi
"Ville Venete: la Provincia di Padova" e "Ville Venete: bibliografia".
Interverrà Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale Studi
di Architettura Andrea Palladio di Vicenza.
Mostra curata dall'Istituto Regionale Ville Venete, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova.
Inaugurazione venerdì 26 ottobre ore 19
Orari: tutti i giorni escluso il lunedì 10-12.3, 16-19
Ingresso unico Lire 3.000 (euro 1,55)
Per informazioni 049.8204547. Sede tel. 049.8075426
Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo, tel. 049.663499, fax
049.655098
Padova, Sala Ex - Macello
Via A. Cornaro n. 1/B