Circolari o esagonali che fossero, le immagini antiche di città erano sostanzialmente intercambiabili: una cinta muraria all'interno della quale non gli agglomerati di case venivano rappresentati, non i grovigli di vie, ma torri e campanili che s'innalzavano altissimi.
Sappiamo dalle cronache che la costruzione alacre delle torri, ognuna
della
quali doveva superare in altezza tutte le altre, costituiva una forma di
competizione che aveva come posta il riconoscimento del potere da parte
di
sudditi, di alleati e di nemici: nelle torri dei palazzi e nei campanili
delle chiese si condensava simbolicamente l'idea di autorità , di
sicurezza,
di superiorità .
Anche New York, metropoli occidentale per eccellenza, appare come una
selva
di grattacieli. Il suo fascino non può essere disgiunto dalla coscienza
che
qui, come nelle città medievali, lÃagòne economico si esprime anche
nell'altezza degli edifici.
L'uso dell'immagine - dell'immagine di città a maggior ragione - è
sempre
stato legato al bisogno di lanciare evidenti, visibili segnali di forza.
La
presenza dell'immagine sembra oggi aver raggiunto un acme di
pervasività .
Non è mai stata così capillare. Esistono immagini per tutti i gusti e
per
tutti gli usi. Ne siamo assediati.
Portare interesse verso l'immagine imperiosa dell'Empire State Building
significa riconoscerne il fascino innegabile e la valenza autoritaria al
contempo. Rifiutarla, occultarla, coprirla di voce e di parole, equivale
a
negarla attraverso quanto di più intimo e personale possediamo.
Fabrizio Basso fa le due cose. Dalla finestra del Hotel 31, a New York,
ha
filmato l'Empire in ore diverse della giornata, variamente illuminato.
Di
tutte le immagini possibili, ne ha scelta una in cui la nebbia lo
nasconde
fin quasi a farlo sparire. Di quel potente, solido volume trasmette
un'impressione fluida, quasi ambientale. Dalla saletta del Graffio la
sua
voce leggerà un testo in cui esprime "l'oppressione provata di fronte
alla
sovrabbondante messa in scena di immagini in una grande metropoli come
New
York".
Attraverso un'immagine svela, con parole, lo spettacolare gioco del
potere.
Gabi Scardi
Esposizione: Empire State Building
Autore: Fabrizio Basso
Introduzione: Gabi Scardi
Inaugurazione: 10 aprile 2000, ore 18.00
Sede Mostra: ZONE C/O GRAFFIO - Via S. Apollonia, 23-25 - Bologna