La fotografia di George ha una natura misteriosa e allusiva, composta di vari strati di immagini. Betty utilizza la ceramica come materiale d'elezione, dando vita a forme dipinte con colori vivaci. Charles ha da sempre manifestato una passione per il teatro e per il cinema. In Francesca si e' materializzata una spiccata propensione nei confronti della fotografia.
Betty, Charles, Francesca, Gerge
La Galleria Biagiotti Progetto Arte è lieta di presentare una mostra della
famiglia Woodman, artisti di fama internazionale, le cui opere fanno parte
dei più prestigiosi musei, fondazioni e collezioni nel mondo.
George e Betty Woodman si incontrarono quando George aveva 18 anni e la
loro ambizione era quella di diventare artisti. I due avevano e hanno
tuttora in comune l'entusiasmo per l'arte, anche se lavorano con
differenti materiali e differenti intenti.
La fotografia di George ha una natura misteriosa e allusiva, spesso
composta di vari strati di immagini che danno il senso di una memoria
inventata che si dibatte nell'opposizione tra Eros e Natura. I suoi lavori
sembrano provenire da un tempo e da un universo di un'altra dimensione.
Betty, invece, utilizza la ceramica come materiale d'elezione, dando vita
a forme dipinte con colori vivaci che trovano la loro reale dimensione
solo interagendo. Erede della tradizione delle avanguardie (Matisse,
Bonnard, soprattutto Picasso), l'artista esplora il tema dell'illusione
della realtà sfruttando la tridimensionalità del supporto. Il suo lavoro
va dalla scultura di bellissimi vasi dipinti a veri e propri quadri con
tela dipinta e a meravigliose forme in ceramica applicata.
George e Betty hanno avuto due figli: Charles e Francesca. Non c'è da
stupirsi che anche in loro si sia sviluppato molto presto l'interesse per
l'espressione artistica.
In Charles quest'interesse si è manifestato nella sua passione per il
teatro e per il cinema, che poi lo ha portato a concentrarsi sul video, in
cui l'artista affronta le tematiche del corpo e della natura in movimento,
lavorando contemporaneamente anche alla creazione di performances. Inoltre
fondamentale nella sua opera, come in quella del padre George, è il
rapporto dell'arte con la poesia.
In Francesca si è materializzata, sin da giovanissima, una spiccata
propensione nei confronti della fotografia. Il rapporto con la macchina
fotografica è intenso e mai casuale, e le sue immagini sono specchio di un
tormento interiore, che l'ha portata a riflettere sul suo corpo, sulla sua
femminilità, e sugli oggetti in movimento intorno a lei. Ogni sua
fotografia mette in discussione il realismo del mezzo stesso per dar vita
ad un universo fatto di epifanie e trasfigurazioni.
Vivere in una casa colonica nella campagna fiorentina da oltre
quarant'anni ha fatto in modo che la formazione dell'orizzonte espressivo
e creativo della famiglia venisse influenzata dall'Italia e dalla sua
ricchezza culturale.
La Galleria Biagiotti Progetto Arte vuole in questa importante occasione
sottolineare la profonda unità dell'arte di Betty, Charles, Francesca e
George, che è stata rafforzata anche dall'importante ruolo che ha avuto
l'Italia nello sviluppo del linguaggio personale di ognuno di questi
straordinari artisti.
Inaugurazione: giovedì 25 ottobre 2007 h. 18
Biagiotti Arte contemporanea
via delle Belle Donne 39r - Firenze
Ingresso libero